Catania, 27 feb. (Adnkronos) - Dall’ambiente all’industria, dall’energia al welfare, dai servizi alla formazione, dall’università alla sanità, dalla cultura all’economia e al lavoro. Ogni settore della vita sociale, economico e produttivo della Sicilia è stato analizzato da tutte le federazioni, dalle Unioni sindacali territoriali e dalla Unione sindacale regionale della Cisl, per dare vita "al primo piano di proposte del sindacato, condiviso ed elaborato con metodo partecipativo". Destinatari del piano il governo regionale, l’Ars e gli eurodeputati eletti in Sicilia, “interlocutori principali per una visione complessiva del presente e del futuro della Sicilia”, come ha ribadito il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, presentando il piano oggi all’Hotel Sheraton di Aci Castello (Catania). Sono intervenuti l’assessore regionale al Bilancio, Alessandro Dagnino, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il presidente della Cesi, Antonino Raspanti, gli eurodeputati Marco Falcone, Giuseppe Lupo, Ruggero Razza e Gianfranco Caccamo in rappresentanza di Sicindustria.
“L’errore principale che viene fatto nella programmazione delle scelte è quello di immaginare i settori come slegati l’uno dall’altro. Invece è esattamente il contrario perché ogni segmento è interconnesso con l’altro. Da qui la decisione di elaborare un piano che fosse di tutta la Cisl siciliana, perché per noi la partecipazione è davvero un principio fondante da replicare come fondamentale metodo e strumento di lavoro”, ha detto il numero uno della Cisl Sicilia La Piana, sottolineando che non servono misure di assistenzialismo, mentre occorre pianificare e progettare, per non essere costretti poi ad affrontare le emergenze.
“Non siamo né saremo mai professionisti del No - ha aggiunto La Piana - perché abbiamo scelto di partecipare ai percorsi e ai processi, analizzandoli con approccio propositivo e criticamente costruttivo”. Ogni Federazione e ogni Unione Sindacale Territoriale della Cisl siciliana ha elaborato una scheda di approfondimento con proposte tematiche, una sintesi delle quali è poi stata inserita in una relazione complessiva elaborata dalla Confederazione regionale del sindacato. La Cisl Sicilia oltre al piano complessivo ha presentato 6 proposte di immediata realizzazione che non gravano sulle casse regionali, perché la loro copertura finanziaria è legata all’utilizzo efficace e totale dei fondi comunitari e regionali, alla razionalizzazione delle risorse e alla capacità di investire su aree ancora non valorizzate.
Le proposte sono: Creazione di un centro d’eccellenza per la formazione relativa all’intelligenza artificiale, che abbia sede a Castello Utveggio a Palermo e che sia propedeutico alla creazione di un Hub sull’AI nell’isola; Sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro sulla legalità fra governo regionale, associazioni datoriali, parti sociali, Anci, Inps e Inail che abbia come focus la centralizzazione delle informazioni delle aziende attraverso la creazione di una centrale digitale di tutte le informazioni, un database delle aziende siciliane; Piena attuazione della continuità territoriale, in relazione della condizione di insularità riconosciuta dal Parlamento Europeo; Riforma del Welfare che doti i Distretti Socio Sanitari di effettiva personalità giuridica; Avvio di un percorso legislativo finalizzato alla piena attuazione dello Statuto siciliano, relativamente all’obbligo del versamento dell’ imposta sui redditi delle società (Ires) per le imprese che operano in Sicilia ma hanno sede legale altrove e costituzione di un fondo per l’occupazione da realizzare attraverso le risorse reperite; istituzione della giornata regionale delle vittime del dovere, per onorare la memoria dei morti sul lavoro e incentivare le azioni di sensibilizzazione e pianificazione di interventi dedicati.
“Con questo lavoro si pongono le basi per l’avvio di un confronto permanente a livello regionale e territoriale fra le Federazioni e le Unioni territoriali con le istituzioni di riferimento- ha detto La Piana - per dare valore al coraggio delle idee e tradurre le proposte in atti concreti”.
Lobby
Bookmaker stranieri dicono no a sanatoria di Renzi. A rischio 220 milioni
Il governo contava di incassare la somma grazie alla "regolarizzazione facile" per i centri scommesse non autorizzati prevista dalla legge di Stabilità. Ma le società con licenza rilasciata da altri Paesi Ue rivendicano di essere già legittimate. E accusano: "La nuova norma apre le porte del settore ai peggiori delinquenti"
I big delle scommesse si mettono di traverso. E dicono no all’offerta del governo Renzi, che nella legge di Stabilità da un lato ha previsto il versamento da parte dei concessionari di 500 milioni di euro di tasse aggiuntive ogni anno, dall’altro ha inserito una sanatoria che consente ai centri di raccolta delle giocate non autorizzati di regolarizzare la propria posizione versando 10mila euro e le tasse dovute. Secondo l’agenzia specializzata Agipronews i maggiori gruppi stranieri del settore non hanno alcuna intenzione di aderire. Si prospetta dunque un rifiuto generalizzato che comporterà mancati introiti per 220 milioni, cioè la cifra che l’esecutivo contava di racimolare grazie alla sanatoria, basandosi sull’ipotesi che il 50% dei 7.000 punti scommesse non autorizzati presenti in Italia avrebbe pagato. Risultato: occorrerà trovare i soldi da qualche altra parte.
Le motivazioni della rinuncia alla regolarizzazione – per la quale in teoria c’è tempo fino a fine gennaio – sono diverse. L’inglese Stanleybet sostiene che “ctd (centri trasmissione dati, ndr) illegali in Italia non ce ne sono più”. Nel senso che secondo l’operatore chi ha una licenza rilasciata da un altro Paese Ue è già legittimato a operare in tutti gli Stati membri. Anche se sul punto la giurisprudenza non è univoca: se è vero che nel 2012 la Corte di Giustizia Ue ha criticato il sistema italiano delle concessioni, che avvantaggerebbe gli operatori già presenti sul mercato, ma nel 2013 gli stessi giudici hanno sentenziato che non è possibile operare nella Penisola senza un’autorizzazione di polizia. Non solo: aderire alla sanatoria, per Stanleybet, “sarà l’inizio di un incubo” in quanto “viene chiesto all’agenzia di sottoscrivere un contratto che ancora non è stato neanche predisposto o pensato da chi ha fatto la legge”. La società basata a Malta affonda poi il colpo ventilando che la nuova normativa permetterà anche ai “peggiori delinquenti, persino quelli con gravissimi precedenti penali purché a piede libero”, di aderire al condono. Sulla stessa linea l’austriaca Sks365, che definisce la sanatoria fiscale “salto nel buio” in quanto “non garantisce il rilascio della licenza di polizia né altri eventuali provvedimenti di chiusura disposti dalle Questure”.
Il bookmaker Betuniq, anch’esso basato a Malta, ritiene che il governo abbia “ancora una volta ignorato la richiesta della Corte di Giustizia Europea di permettere agli operatori stranieri – con licenza di uno stato Ue – di operare in Italia” e che lo scopo dell’operazione sia “favorire ancora una volta i concessionari storici” consentendo loro di “acquisire nuovi punti vendita attingendo dalle reti di centri esteri”.
In questo quadro, sulle barricate ci sono anche i concessionari italiani, che rifiutano il balzello aggiuntivo da 500 milioni. L’Associazione concessionari apparecchi da intrattenimento (Acadi), in una nota, definisce la tassa “esorbitante nell’ammontare, iniqua perché colpisce gli operatori a prescindere dalla propria capacità contributiva, irrazionale in quanto si configura quale flat tax in un mercato in declino, irragionevole in quanto probabilmente causerà una riduzione del gettito erariale, pericolosa in quanto rischia di riportare sensibili quote di mercato verso il gioco illegale”. L’associazione – a cui aderiscono anche i big Cogethech, Lottomatica e Sisal, che nella legge di Stabilità ha incassato anche un aiutino nella forma di un emendamento ad hoc andato in soccorso del Superenalotto – sostiene che per sfuggire alla mazzata fiscale alcuni operatori hanno iniziato a dismettere videolotteries e slot, “lasciando così ulteriore spazio agli apparecchi da gioco illegali”.
Lady Etruria
di Davide Vecchi 11.4€ Acquista su AmazonArticolo Precedente
Truffa Sopaf, Cassazione annulla assoluzione per Aldo e Giorgio Magnoni
Articolo Successivo
Ilva, Greco: “Decreto del governo mette a rischio rientro dei soldi dei Riva”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Giustizia & Impunità
Sciopero magistrati, adesione quasi all’80% | Diretta. Il presidente del tribunale di Milano: “Paura quando si vogliono sentenze in nome di aspettative politiche”
Politica
Palazzo Chigi, l’invito da una mail ufficiale a tutti i dipendenti: “Al lavoro condividete la Parola di Dio”
FQ Magazine
È morto Gene Hackman, l’attore premio Oscar trovato senza vita assieme alla moglie e al loro cane. Addio a “il monte Rushmore del cinema”
Roma, 27 feb (Adnkronos) - Una "informativa urgente della presidente Meloni" è stata chiesta in aula alla Camera da Avs, Pd e M5s sulla questione dei Dazi sui prodotti europei annunciati da Donald Trump. "Meloni venga in aula a dirci cosa intende fare per difendere la nostra economia, le fabbriche, i lavoratori e le lavoratrici. Meloni scappa da settimane, non pronuncia una parola", ha detto Elisabetta Piccoloti, di Avs.
"Mi pare non ci sia percezione dell'eccezionalità e gravità della situazione, a maggior ragione quando è stata data notizia dalla decisione degli Stati Uniti di dazi al 25% nei confronti di prodotti dell'Ue -ha spiegato Federico Fornaro, del Pd-. E' necessaria una sessione straordinaria del Parlamento dedicata alla politica estera, è in gioco un pezzo importante del nostro futuro".
"La minaccia fatta all'Europa, al Paese, al nostro tessuto industriale è concreta. E' assolutamente necessario che la presidente Meloni, che vanta una amicizia e vicinanza politica al presidente Trump, venga a spiegarci cosa intende fare il suo governo per evitare questa che sarebbe una sciagura", ha detto Marco Pellegrini, del M5s.
Catania, 27 feb. (Adnkronos) - Dall’ambiente all’industria, dall’energia al welfare, dai servizi alla formazione, dall’università alla sanità, dalla cultura all’economia e al lavoro. Ogni settore della vita sociale, economico e produttivo della Sicilia è stato analizzato da tutte le federazioni, dalle Unioni sindacali territoriali e dalla Unione sindacale regionale della Cisl, per dare vita "al primo piano di proposte del sindacato, condiviso ed elaborato con metodo partecipativo". Destinatari del piano il governo regionale, l’Ars e gli eurodeputati eletti in Sicilia, “interlocutori principali per una visione complessiva del presente e del futuro della Sicilia”, come ha ribadito il segretario generale della Cisl Sicilia, Leonardo La Piana, presentando il piano oggi all’Hotel Sheraton di Aci Castello (Catania). Sono intervenuti l’assessore regionale al Bilancio, Alessandro Dagnino, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, il presidente della Cesi, Antonino Raspanti, gli eurodeputati Marco Falcone, Giuseppe Lupo, Ruggero Razza e Gianfranco Caccamo in rappresentanza di Sicindustria.
“L’errore principale che viene fatto nella programmazione delle scelte è quello di immaginare i settori come slegati l’uno dall’altro. Invece è esattamente il contrario perché ogni segmento è interconnesso con l’altro. Da qui la decisione di elaborare un piano che fosse di tutta la Cisl siciliana, perché per noi la partecipazione è davvero un principio fondante da replicare come fondamentale metodo e strumento di lavoro”, ha detto il numero uno della Cisl Sicilia La Piana, sottolineando che non servono misure di assistenzialismo, mentre occorre pianificare e progettare, per non essere costretti poi ad affrontare le emergenze.
“Non siamo né saremo mai professionisti del No - ha aggiunto La Piana - perché abbiamo scelto di partecipare ai percorsi e ai processi, analizzandoli con approccio propositivo e criticamente costruttivo”. Ogni Federazione e ogni Unione Sindacale Territoriale della Cisl siciliana ha elaborato una scheda di approfondimento con proposte tematiche, una sintesi delle quali è poi stata inserita in una relazione complessiva elaborata dalla Confederazione regionale del sindacato. La Cisl Sicilia oltre al piano complessivo ha presentato 6 proposte di immediata realizzazione che non gravano sulle casse regionali, perché la loro copertura finanziaria è legata all’utilizzo efficace e totale dei fondi comunitari e regionali, alla razionalizzazione delle risorse e alla capacità di investire su aree ancora non valorizzate.
Le proposte sono: Creazione di un centro d’eccellenza per la formazione relativa all’intelligenza artificiale, che abbia sede a Castello Utveggio a Palermo e che sia propedeutico alla creazione di un Hub sull’AI nell’isola; Sottoscrizione di un Accordo di Programma Quadro sulla legalità fra governo regionale, associazioni datoriali, parti sociali, Anci, Inps e Inail che abbia come focus la centralizzazione delle informazioni delle aziende attraverso la creazione di una centrale digitale di tutte le informazioni, un database delle aziende siciliane; Piena attuazione della continuità territoriale, in relazione della condizione di insularità riconosciuta dal Parlamento Europeo; Riforma del Welfare che doti i Distretti Socio Sanitari di effettiva personalità giuridica; Avvio di un percorso legislativo finalizzato alla piena attuazione dello Statuto siciliano, relativamente all’obbligo del versamento dell’ imposta sui redditi delle società (Ires) per le imprese che operano in Sicilia ma hanno sede legale altrove e costituzione di un fondo per l’occupazione da realizzare attraverso le risorse reperite; istituzione della giornata regionale delle vittime del dovere, per onorare la memoria dei morti sul lavoro e incentivare le azioni di sensibilizzazione e pianificazione di interventi dedicati.
“Con questo lavoro si pongono le basi per l’avvio di un confronto permanente a livello regionale e territoriale fra le Federazioni e le Unioni territoriali con le istituzioni di riferimento- ha detto La Piana - per dare valore al coraggio delle idee e tradurre le proposte in atti concreti”.
Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - "E' importante far conoscere le malattie rare, è importante far capire i bisogni delle persone con malattie rare, è importante parlarne. Per noi questa campagna significa portare l'attenzione sulle nostre persone e cercare di far sì che poi, con l'aiuto di tutti e con la rete che costruiamo, anche con questi convegni, incontri e dibattiti, le cose vengano strutturate sempre meglio intorno alle persone. Con Governo e istituzioni dobbiamo lavorare per ottimizzare e incentivare i percorsi per le persone con malattia rara, rispondendo ai loro bisogni reali". A tale proposito "sono appena tornata da Bruxelles, dove come Federazione abbiamo vinto il Black Pearl Awards per la categoria 'media'". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Annalisa Scopinaro, presidentessa Uniamo, Federazione italiana malattie rare, oggi a Roma in occasione del convegno finale della campagna #UNIAMOleforze, promossa per la Giornata mondiale delle malattie rare che si celebra domani, 28 febbraio.
Sulle differenze regionali nella presa in cura, di questi pazienti, a volte anche tra Asl della stessa città, della stessa regione, illustrate nel corso del convegno da Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al ministero della Salute con delega alle malattie rare, Scopinaro commenta: "Purtroppo ancora oggi, nonostante la rete sia stata costituita dal 2001, abbiamo differenze territoriali dovute alle diverse organizzazioni che sono state costruite intorno alle reti, che sono diventate regionali" e non "una rete nazionale. Sarebbe fondamentale trovare dei sistemi organizzativi - e anche in questo la ricerca ci viene di supporto - che possano far sì che dappertutto il modello di presa in carico della persona sia lo stesso e che dappertutto siano garantiti gli stessi diritti, in ogni momento", conclude.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Con gli scenari che abbiamo davanti, se l'Occidente si divide si indebolisce, soprattutto si indebolisce l'Alleanza atlantica. Da una parte dobbiamo operare all'interno dell'Unione europea per evitare fughe in avanti. Ci deve essere grande coesione e una strategia. Non possiamo ripetere gli errori del passato, quando ognuno andava per la sua strada”. Così Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, intervenendo ad Agorà su Raitre.
“Dall’altra parte –aggiunge- dobbiamo lavorare per mantenere il dialogo con gli Stati Uniti d'America, perché non possiamo permetterci di aprire un fronte anti-americano. Questa è la strategia che Forza Italia sta portando avanti con il suo ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’Unione europea si deve rafforzare, come ha sottolineato anche Merz, costruendo un’industria della difesa comune, senza però rompere l’alleanza transatlantica”.
Roma, 27 feb (Adnkronos) - "Quando in un Paese esiste un robusto partito autoritario di ultradestra come la Fpö di Herbert Kickl - dichiaratamente antieuropeista e contrario ai valori di fondo delle Costituzione - le forze parlamentari che credono nella democrazia e nell'europeismo devono mettere in secondo piano ciò che può dividerle e unirsi per non affidare il governo nelle mani di estremisti irresponsabili". Lo dice il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente commissione Affari Costituzionali.
"Devono farlo senza se e senza ma, siglando compromessi trasparenti e ragionevoli. Lo impone il senso di responsabilità nazionale. Si chiama patriottismo costituzionale", aggiunge Parrini.
Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - "In tema malattie rare non esistono difformità nella presa in carico dei pazienti soltanto fra Nord e Sud, ma anche fra Asl della stessa regione. Purtroppo oggi non abbiamo un'uniformità di approccio nella presa in carico e nella cura dei pazienti affetti da malattie rare. Questo, ovviamente, causa una sperequazione che non rispetta l'articolo 32 della nostra Costituzione. Per questo motivo, il nostro lavoro deve essere finalizzato in prima battuta ad invertire la rotta. L'obiettivo è migliorare l'assistenza e integrare le Ern, le reti europee per le malattie rare". Lo ha detto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute con delega alla Malattie rare, intervenendo oggi a Roma al convegno finale della campagna #UNIAMOleforze, promossa per la Giornata mondiale delle malattie rare che si celebra domani, 28 febbraio.
"Il Governo - ha ricordato Gemmato - in questi 2 anni ha finanziato il Piano nazionale delle malattie rare, dopo 7 anni durante i quali non è mai stato attuato. Quindi lo abbiamo attuato e finanziato con 25 milioni per il 2023 e 25 milioni nel 2024. In più, i decreti attuativi della legge 175 del 2021 aprono alla possibilità di defiscalizzazione per soggetti pubblici e privati che investono in ricerca o investono nella produzione di farmaci orfani, quindi la sintesi di farmaci orfani". Si tratta di "importanti misure concrete che, insieme a un costrutto giuridico, finanziano puntualmente quello che deve essere l'obiettivo del ministero della Salute, ovvero eliminare le differenze che esistono fra diverse aree de nostro Paese in tema di accesso, presa in carico e cura delle persone con malattie rare. Noi lavoriamo - ha concluso il sottosegretario - affinché quanto scritto nell'articolo 32 della Costituzione si realizzi anche in tema di malattie rare".
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Ogni giorno, con coraggio e dedizione, i Vigili del Fuoco mettono a rischio la propria vita per garantire la sicurezza di tutti noi. Il loro impegno instancabile è un esempio di servizio e altruismo che merita la più profonda gratitudine. Grazie di cuore a questi eroi silenziosi". Lo scrive su X il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.