In questo spazio ho parlato altre volte dell’argomento spinoso (ma solo da noi) della vasectomia, sterilizzazione maschile tecnicamente legale in Italia ma che all’atto pratico non viene quasi mai esercitata.
La questione ha sollevato un polverone di insulti e sdegno da parte di tanti uomini, ma anche l’interesse di molti altri che discretamente, in privato, mi hanno contattata per saperne di più.
Per chiudere il cerchio, rassicurare ancora una volta coloro che si ostinano a sbandierare la lesa virilità, ma soprattutto diffondere nella speranza che un domani possa diventare una realtà anche italiana, vi racconto di seguito cosa succede realmente.
Traverse City, Michigan: la clinica urologica è in un edificio non lontano dal luogo dove si tiene ogni anno il Festival del Cinema fondato da Michael Moore, in una via parallela al lago.
La prassi vuole che il paziente si presenti per un incontro informativo qualche giorno prima dell’intervento. Qualche reciproca domanda e viene infine rilasciato un plico di fotocopie con le linee guida sull’operazione. “Visto che vieni da così lontano, mi prenderò un’ottima cura di te”. E così dicendo, l’urologo poco più che trentenne, si congeda.
E’ possibile farsi prescrivere un ansiolitico, da prendersi prima della vasectomia (e quasi tutti lo accettano), ma mio marito preferisce fare senza.
Nelle avvertenze ricordano di tenere in casa una borsa del ghiaccio o in assenza, la famosa borsa di pisellini surgelati (che diventa per ovvi motivi la battuta più frequente tra quelli che si sono sottoposti a vasectomia). Bisogna restare a riposo durante le successive quarantotto ore, non sollevare pesi e niente sesso per una settimana. Per un decorso veloce è importante attenersi a queste poche regole.
Il giorno dell’intervento ci fermiamo a comprare un sospensorio sportivo, che da profana dell’attività fisica mi sembra più adatto a una festa sadomaso. Anche un paio di mutande aderenti vanno benissimo, basta non presentarsi coi boxer.
Ci registriamo e paghiamo in anticipo. Il prezzo senza assicurazione non è cheap: novecento dollari. In Inghilterra, altro paese dove la pratica è diffusissima, il prezzo medio nazionale è ottocento sterline ma ci sono ospedali dove ne chiedono solo 275.
Mio marito è tranquillo, forse sono io la più agitata. Nella sala d’attesa ci sono più che altro anziani con problemi alla vescica.
Dieci minuti e chiamano il suo nome, entra da solo. Racconta l’urologo che di solito le donne presenti all’operazione sono quelle sposate da meno tempo, nelle coppie insieme da anni la moglie resta fuori.
Nella stanza c’è solo il dottore, l’infermiera resta fuori. Prima viene depilato e poi gli viene iniettata l’anestesia locale.
Nella stanza la radio sta passando Darlington County di Springsteen. “Non sai quante volte capita di ascoltare Girls just want to have fun mentre sto procedendo con una vasectomia”. E’ probabile che la battuta abbia visto l’alba un bel po’ di tempo fa, ma sortisce ugualmente l’effetto sperato.
“Ho parlato di te al mio collega, del fatto che sei venuto dall’Italia per fare l’operazione. Dice che è la storia migliore sulla vasectomia che abbia mai sentito”. Il dottore è loquace ma intanto procede sicuro. “Hai l’anatomia perfetta per questo tipo di intervento!”
Il primo testicolo è finito. C’è un momento preciso, questione di un secondo, in cui sente un po’ di dolore. Poi più nulla. Non ci sono punti. Si tratta di un forellino grande come la punta di un ago, effettuato tramite la pinza chirurgica. Ad occhio nudo si vede e non si vede.
L’operazione è finita: sono passati tredici minuti. Mio marito farebbe volentieri altre due chiacchiere ma il dottore lo lascia da solo, deve continuare con le visite.
L’infermiera esce per dirmi che va tutto bene e che tra poco potrò rivederlo. Non sono nemmeno riuscita a finire un capitolo del nuovo libro di Nick Hornby. Nella mia testa avevo immaginato la scena di mio marito che a passo incerto, claudicante, esce dall’ambulatorio, un po’ come dopo il parto si ritorna in camera sulle proprie gambe.
Ma quando la porta si apre mio marito è identico a prima, cammina come prima, si muove come prima, è bello come prima. E sorride compiaciuto. Nei due giorni che seguono resta in poltrona a guardare più Nba di quanta ne vede in tutta la stagione, mentre io servo pasti caldi, birra ghiacciata, vino al calice.
Quanto mi sarebbe piaciuto avere lo stesso trattamento dopo i parti! C’è un piccolo livido su un testicolo ma nessun gonfiore, né dolore. L’aspetto sessuale è rimasto inalterato.
Dopo una ventina di eiaculazioni si potrà effettuare uno spermiogramma per attestare l’assenza di spermatozoi nel liquido.
Mia figlia mi prende da parte, vuole avere anche lei una confezione di piselli da mettere “sulla pancia”. Riesco a convincerla che non è una buona idea.
Un giorno le spiegherò meglio cosa è successo, e spero che per allora anche suo marito sarà così illuminato da ripetere – in Italia – la gentilezza che suo padre ha fatto a me.
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Erica Vecchione
Ex casalinga e blogger
Società - 14 Gennaio 2015
Vasectomia: cronaca di un intervento
In questo spazio ho parlato altre volte dell’argomento spinoso (ma solo da noi) della vasectomia, sterilizzazione maschile tecnicamente legale in Italia ma che all’atto pratico non viene quasi mai esercitata.
La questione ha sollevato un polverone di insulti e sdegno da parte di tanti uomini, ma anche l’interesse di molti altri che discretamente, in privato, mi hanno contattata per saperne di più.
Per chiudere il cerchio, rassicurare ancora una volta coloro che si ostinano a sbandierare la lesa virilità, ma soprattutto diffondere nella speranza che un domani possa diventare una realtà anche italiana, vi racconto di seguito cosa succede realmente.
Traverse City, Michigan: la clinica urologica è in un edificio non lontano dal luogo dove si tiene ogni anno il Festival del Cinema fondato da Michael Moore, in una via parallela al lago.
La prassi vuole che il paziente si presenti per un incontro informativo qualche giorno prima dell’intervento. Qualche reciproca domanda e viene infine rilasciato un plico di fotocopie con le linee guida sull’operazione. “Visto che vieni da così lontano, mi prenderò un’ottima cura di te”. E così dicendo, l’urologo poco più che trentenne, si congeda.
E’ possibile farsi prescrivere un ansiolitico, da prendersi prima della vasectomia (e quasi tutti lo accettano), ma mio marito preferisce fare senza.
Nelle avvertenze ricordano di tenere in casa una borsa del ghiaccio o in assenza, la famosa borsa di pisellini surgelati (che diventa per ovvi motivi la battuta più frequente tra quelli che si sono sottoposti a vasectomia). Bisogna restare a riposo durante le successive quarantotto ore, non sollevare pesi e niente sesso per una settimana. Per un decorso veloce è importante attenersi a queste poche regole.
Il giorno dell’intervento ci fermiamo a comprare un sospensorio sportivo, che da profana dell’attività fisica mi sembra più adatto a una festa sadomaso. Anche un paio di mutande aderenti vanno benissimo, basta non presentarsi coi boxer.
Ci registriamo e paghiamo in anticipo. Il prezzo senza assicurazione non è cheap: novecento dollari. In Inghilterra, altro paese dove la pratica è diffusissima, il prezzo medio nazionale è ottocento sterline ma ci sono ospedali dove ne chiedono solo 275.
Mio marito è tranquillo, forse sono io la più agitata. Nella sala d’attesa ci sono più che altro anziani con problemi alla vescica.
Dieci minuti e chiamano il suo nome, entra da solo. Racconta l’urologo che di solito le donne presenti all’operazione sono quelle sposate da meno tempo, nelle coppie insieme da anni la moglie resta fuori.
Nella stanza c’è solo il dottore, l’infermiera resta fuori. Prima viene depilato e poi gli viene iniettata l’anestesia locale.
Nella stanza la radio sta passando Darlington County di Springsteen. “Non sai quante volte capita di ascoltare Girls just want to have fun mentre sto procedendo con una vasectomia”. E’ probabile che la battuta abbia visto l’alba un bel po’ di tempo fa, ma sortisce ugualmente l’effetto sperato.
“Ho parlato di te al mio collega, del fatto che sei venuto dall’Italia per fare l’operazione. Dice che è la storia migliore sulla vasectomia che abbia mai sentito”. Il dottore è loquace ma intanto procede sicuro. “Hai l’anatomia perfetta per questo tipo di intervento!”
Il primo testicolo è finito. C’è un momento preciso, questione di un secondo, in cui sente un po’ di dolore. Poi più nulla. Non ci sono punti. Si tratta di un forellino grande come la punta di un ago, effettuato tramite la pinza chirurgica. Ad occhio nudo si vede e non si vede.
L’operazione è finita: sono passati tredici minuti. Mio marito farebbe volentieri altre due chiacchiere ma il dottore lo lascia da solo, deve continuare con le visite.
L’infermiera esce per dirmi che va tutto bene e che tra poco potrò rivederlo. Non sono nemmeno riuscita a finire un capitolo del nuovo libro di Nick Hornby. Nella mia testa avevo immaginato la scena di mio marito che a passo incerto, claudicante, esce dall’ambulatorio, un po’ come dopo il parto si ritorna in camera sulle proprie gambe.
Ma quando la porta si apre mio marito è identico a prima, cammina come prima, si muove come prima, è bello come prima. E sorride compiaciuto. Nei due giorni che seguono resta in poltrona a guardare più Nba di quanta ne vede in tutta la stagione, mentre io servo pasti caldi, birra ghiacciata, vino al calice.
Quanto mi sarebbe piaciuto avere lo stesso trattamento dopo i parti! C’è un piccolo livido su un testicolo ma nessun gonfiore, né dolore. L’aspetto sessuale è rimasto inalterato.
Dopo una ventina di eiaculazioni si potrà effettuare uno spermiogramma per attestare l’assenza di spermatozoi nel liquido.
Mia figlia mi prende da parte, vuole avere anche lei una confezione di piselli da mettere “sulla pancia”. Riesco a convincerla che non è una buona idea.
Un giorno le spiegherò meglio cosa è successo, e spero che per allora anche suo marito sarà così illuminato da ripetere – in Italia – la gentilezza che suo padre ha fatto a me.
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Trump mette alla porta Zelensky: incontro finito dopo venti minuti. “Giochi con la terza guerra mondiale. Torna quando sei pronto per la pace” | Testo integrale
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Meloni: “Vertice Usa-Ue-alleati per parlare di sfide come l’Ucraina”. Salvini: “Forza Trump”. Da Tusk a Macron, i leader europei con Kiev
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La rottura – Zelensky chiede agli Usa garanzie di sicurezza per Kiev: salta l’accordo sulle materie prime
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Il bullismo di Stato di Trump&Vance nei confronti di Zelensky rappresenta il punto più basso della storia degli Usa. Il mondo libero e l’Europa agiscano senza tentennamenti: non è più tempo di giocare a nascondino e anche per Giorgia Meloni è il momento di dire da che parte sta". Lo scrive la vicepresidente del Parlamento Ue, Pina Picierno, sui social.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Dopo quanto di inaudito è accaduto oggi nello studio ovale della Casa Bianca e il trattamento profondamente ingiusto riservato da Trump e Vance nei confronti del Presidente Zelensky, occorre che la Ue e l’Italia, con misura ma con assoluta fermezza, ribadiscano il sostegno pieno e leale all’Ucraina che si difende dall’aggressione putiniana". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.
"Se Trump abdica al ruolo americano di difesa della democrazia e della libertà di una paese sovrano e democratico, forse pensando che l’Ucraina sia lontana dai confini americani, l’Europa non può sottrarsi. Ne va del nostro futuro, del futuro della nostra sovranità. A questo punto, però, la presidente Meloni non potrà sottrarsi dal confronto con il Parlamento per chiarire qual è la posizione del suo governo, visto che sostiene giustamente la resistenza ucraina, ma che contemporaneamente cerca di coltivare un rapporto privilegiato con Trump”.
Milano, 28 feb. (Adnkronos) - La denuncia presentata dalla difesa di Fares Bouzidi - l'amico alla guida dello scooter su cui è morto Ramy Elgaml - ha come conseguenza (come atto dovuto) l'apertura di un fascicolo 'parallelo' in procura a Milano che vede come indagati i due carabinieri alla guida dell'auto protagonista dell'inseguimento dello scorso 24 novembre lungo le strade del centro di Milano.
Da quanto si apprende il militare alla guida è indagato di lesioni e falso, solo di falso deve rispondere il collega che viaggiava sulla stessa gazzella. Entrambi hanno firmato il verbale in cui hanno dichiarato che non c'è stato nessun urto tra l'auto di servizio e lo scooter.
La procura - dopo la relazione cinematica che dovrà ricostruire le fasi dell'incidente attesa per la prossima settimana - dovrà quindi decidere quale strada percorrere: l'altro fascicolo vede indagati per omicidio stradale Fares e il carabiniere alla guida, una tesi (in contrasto con il fascicolo sulle lesioni) che ipotizza una responsabilità del ventiduenne nell'incidente avvenuto in zona Corvetto, all'incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Conosco bene la questione dell’energia nucleare, molti giornalisti mi stanno incalzando per avere un parere critico sul ddl approvato dal Consiglio dei ministri questa mattina. Ho sempre detto e pensato che nessuno può porre limiti alla ricerca sul nucleare sostenibile e questo provvedimento la garantisce. Sarà secondo me più difficile giungere al micro nucleare da fissione che più razionalmente alla fusione, che invece risolve più problemi di quanti ne crei. Ma non possiamo dare noi il verdetto, staremo a vedere cosa ci riserverà la scienza". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
"Il ddl è gravido di vincoli di sicurezza, è un testo completo e molto rispettoso della salute dei cittadini, cita perfino il rispetto dell’art. 9 della Costituzione sulla tutela del paesaggio. Se fosse stato applicato per parchi fotovoltaici ed eolici oggi non produrremmo un solo kw da queste fonti. Tutti auspichiamo che ci sia una strada possibile per avere energia pulita, sovrana, rinnovabile, programmabile, immediatamente disponibile, ad alto potenziale e a basso costo. E non è un sogno. Questa energia esiste ed è l’idroelettrico".
"Da un lato negoziando in Europa, per espungere la messa a gara della gestione dei nostri bacini idrici primari dalle condizionalità del Pnrr volute da Draghi, dall’altro recuperando almeno il 35% dell’acqua piovana (siamo al 4%), investendo sulla manutenzione dei grandi bacini idrici, sulla riattivazione di quelli dismessi nonché sullo sviluppo di un micro idroelettrico a conduzione forzata che appare molto più concreto e tempestivo degli Smr. L’acqua è pragmaticamente il presente, da cui possiamo trarre il 40% del nostro fabbisogno di energia prodotta, risorsa italiana e pulita con cui alimentare anche l’industria pesante, superando il gas e invertendo la tendenza. Sul futuro si vedrà, senza pregiudizi".
Roma, 28 feb. (Adnkronos/Labitalia) - Btm 2025 si conclude con una conferma del successo della manifestazione, che ha ribadito la sua centralità nel panorama turistico nazionale. Oltre 500 gli espositori, inclusi comuni, associazioni di categoria e aziende dei vari segmenti, su 16mila metri quadrati di area espositiva, la partecipazione di 80 buyer nazionali e internazionali, più di 100 eventi e 400 relatori hanno animato tre giorni intensi di incontri, approfondimenti e opportunità di business che hanno visto 49.950 ingressi alla Fiera del Levante di Bari, con numeri in leggero aumento rispetto al 2024.
Il tema di questa edizione, 'Il viaggio nel viaggio', ha riscosso grande interesse, portando alla luce nuove prospettive sul concetto stesso di viaggio e sulle trasformazioni che stanno investendo il settore. Mary Rossi, responsabile eventi Btm, ha sottolineato il valore di questa riflessione: "Da Btm 2025 ci portiamo a casa tante interessanti riflessioni. Uno degli aspetti chiave che volevamo far emergere con il tema 'Il viaggio nel viaggio' è il percorso verso la destinazione scelta, perché crediamo che sia proprio il cammino a generare emozioni, sensazioni e pensieri che ci fanno crescere. Abbiamo affrontato il tema in molteplici declinazioni, spingendoci anche oltre i confini terrestri con il turismo spaziale. Btm è stata un’occasione di confronto che ha arricchito operatori e professionisti con nuovi strumenti da applicare nel loro lavoro".
L’edizione 2025 ha messo al centro argomenti chiave come digitalizzazione, sostenibilità, intelligenza artificiale, turismo esperienziale, extralberghiero e wedding tourism. Tra i momenti più apprezzati, i panel su smart destination, big data per il turismo, nuove strategie di marketing e il ruolo della narrazione nella scelta delle destinazioni. Numerosi gli interventi istituzionali e dei principali protagonisti del settore. Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha aperto la manifestazione con un intervento in streaming sulle strategie nazionali per la crescita del turismo, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità per il futuro del settore. Tra i tanti interventi, l’onorevole Gianluca Caramanna, il senatore Gianmarco Centinaio, la presidente di Federturismo Confindustria, Marina Lalli, Alessandro Callari, Regional Manager di Booking.com, Antonio Laveneziana,Territory Manager Italy di Airbnb, Valentina Sumini, Architetta dello spazio e Roberta Milano, marketing strategist.
Tra le novità più apprezzate di questa edizione, il focus sul turismo extralberghiero, che ha visto una grande partecipazione da parte di operatori e property manager, e il T-Trade, ampliato con un’area business dedicata al turismo organizzato e alle destinazioni internazionali che ha visto ampia vivacità durante i tre giorni grazie alla presenza di espositori di spicco come Msc Crociere, Azemar, Croazia, Malta, Polonia, Seychelles, Visit Brussels e Repubblica Ceca. Confermata l’ottima accoglienza per le sezioni Btm Gusto, che ha valorizzato il turismo enogastronomico, e Btm Say Yes, dedicato al wedding tourism, con un proprio programma buyer. Grande fermento anche per l’Apulia Tourism Investment, che ha ospitato il Forum della Tornanza, un momento di confronto sulle nuove opportunità di investimento e sviluppo per il turismo in Puglia.
Nevio D’Arpa, Ceo & founder di Btm, ha espresso soddisfazione per il successo dell’evento e ha voluto ringraziare le istituzioni: "Un plauso particolare va all’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, per il supporto che ha dato alla manifestazione e per la visione strategica sul futuro del turismo in Puglia. La differenza che rende Btm unica è il nostro investimento nei contenuti: qui non ci limitiamo a mettere in mostra prodotti e destinazioni, ma costruiamo un dibattito di qualità che aiuta gli operatori a comprendere e anticipare i cambiamenti del settore. Il Comitato scientifico di Btm ha lavorato con grande attenzione per costruire un programma ricco di spunti e soluzioni. I numeri ci vedono in una leggera ma costante crescita, segno che il format funziona e che BtmM continua a rappresentare un punto di riferimento per il turismo del Sud Italia".
Gaetano Frulli, presidente della Fiera del Levante, ha sottolineato il valore strategico dell’evento: "La grande partecipazione e l’alta qualità degli operatori presenti hanno ribadito l’importanza di questa manifestazione".
L’assessore al turismo di Regione Puglia, Gianfranco Lopane, ha aggiunto: “I progressi fatti da Btm negli anni sono sotto gli occhi di tutti, già oggi è uno dei più importanti eventi fieristici del turismo e ci auguriamo che questa crescita prosegua in futuro per il bene del turismo e della Puglia”
Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione, ha evidenziato il valore della collaborazione tra pubblico e privato per lo sviluppo turistico della regione: "La proficua sinergia tra gli operatori del turismo realizzata a Btm, in collaborazione con il Buy Puglia Meet & Connect a cura di Pugliapromozione, rappresenta una solida base per la crescita qualitativa del turismo in Puglia. E per questo motivo la collaborazione tra pubblico e privato resta essenziale".
Dopo il successo di questa edizione, l’organizzazione di Btm è già al lavoro per l’edizione 2026, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente l’evento e offrire nuovi spunti di riflessione sul turismo del futuro.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - “Nello studio ovale è andata in scena la rappresentazione plastica del bullismo diplomatico con cui la nuova amministrazione americana intenderebbe governare il mondo. Trump bullizza e umilia Zelensky e attraverso di lui il popolo ucraino che da tre anni resiste alla violenta aggressione russa, difendendo i confini e con essi i valori dell’Europa. Cosa ne pensa Meloni dell’atteggiamento indegno del suo amico Trump verso Zelensky? La premier condannerà l’atteggiamento del presidente americano o fuggirà anche stavolta facendo finta di nulla?”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 28 feb. (Adnkronos) - "Bulli che aggrediscono nello studio ovale, davanti alla stampa, un leader coraggioso che guida un popolo che difende la sua libertà dall’aggressione di un dittatore assassino. A questo sono ridotti gli Usa oggi. I leader europei dovrebbero mostrare meno compiacenza e più forza. I bulli si affrontano così. #StandWithUkraine oggi e sempre". Lo scrive Carlo Calenda.