Non si fermano le indagini dell’autorità giudiziaria francese sulle stragi di Parigi. Questa mattina all’alba le forze di polizia hanno messo a segno alcune perquisizioni e una decina di fermi nella banlieue di Parigi. Secondo i media francesi si tratta di 12 persone: nove uomini e tre donne sotto interrogatorio sul “possibile supporto logistico” che possono aver dato portato gli assassini, tra cui armi e veicoli. Secondo iTelé tra gli arrestati c’è il cosiddetto “quarto uomo”, il principale complice di Amedy Coulibaly, quello che gli ha fornito “il più rilevante supporto logistico” e in particolare l’auto su cui viaggiava prima della sparatoria a Montrouge: il sospetto avrebbe fornito all’autore della strage nell’Hyper Casher la Renault Megane e avrebbe disattivato il dispositivo Gps della moto Suzuki che diversi testimoni hanno detto di aver visto. L’uomo, rivela ancora la rete all news, citando fonti vicine agli inquirenti, sarebbe stato individuato grazie a tracce di materiale genetico ritrovate nell’auto. Per due dei fermati è stata chiesta l’estradizione: si tratta di due cittadini belgi. Perquisizioni sono in corso anche in altre località.

27 arresti in 24 ore tra Germania, Francia e Belgio
Sono almeno 27 gli arresti compiuti in Europa nelle ultime 24 ore nell’ambito della lotta ai jihadisti. In Belgio, secondo la Procura federale, sono stati 13 i fermati nelle operazioni compiute in diverse zone del paese tra ieri pomeriggio e stanotte. In Francia invece sono 12 i fermati in periferia parigina, tra cui il sospetto complice di Amedy Coulibaly. Due gli arresti in Germania, a Berlino, dove il leader del gruppo terrorista, un certo Ismet D., è accusato di reclutamento, in particolare di turchi e russi. Nel pomeriggio una ragazza di 18 anni è stata arrestata per terrorismo all’aeroporto di Stansted, nei pressi di Londra, dove fanno scalo in particolare i voli low-cost. Ne dà notizia la Bbc: la giovane è stata fermata dagli agenti di Scotland Yard dopo che il suo volo era arrivato allo scalo londinese.

Obama: “Aiuteremo la Francia a fare giustizia”
Gli Stati Uniti faranno tutto il possibile per aiutare la Francia a fare giustizia“, ha detto il presidente Usa, Barack Obama, sottolineando come gli Usa “sono al fianco dei loro alleati europei per combattere e scoraggiare il terrorismo”. Poco dopo David Cameron ha espresso una posizione analoga: “Lotteremo contro il terrorismo ovunque sia”, ha detto il premier britannico.

Le Pen: “Sospendere Schengen e pena di morte”
“Il fondamentalismo islamico ha dichiarato guerra alle nostre democrazie”. Per questo motivo ci sono due i provvedimenti che la Francia dovrebbe adottare per combattere il terrorismo nei propri confini, secondo Marine Le Pen: “Sospensione immediata degli accordi di Schengen” sulla libera circolazione degli individui nell’Unione europea e reintroduzione della pena di morte. Parlando ai giornalisti a Nanterre, la leader del Front National ha detto che “Schengen è un paradiso per i jihadisti”. “Personalmente, come avvocato – ha proseguito la Le Pen – penso che la pena di morte sia uno strumento necessario nell’arsenale giuridico di un Paese”. Nei giorni scorsi, Le Pen aveva proposto un referendum sul ripristino della pena capitale. Serve una “brigata speciale antiterrorismo” della gendarmeria per “andare a disarmare le banlieue”. Tutto questo perché “non è la Francia che è entrata in guerra. Sono i fondamentalisti che hanno dichiarato guerra alla Francia, bisogna esserne coscienti”.

Il premier francese Manuel Valls: “Non è finita”
La stazione ferroviaria Gare de l’Est è stata chiusa e poi riaperta dalle forze di polizia alle 8 per due pacchi sospetti. “La minaccia non è mai stata così forte. Lo stato islamico può essere in grado di fare attentati in Europa” dice il primo ministro, Manuel Valls, ai microfoni di Europe 1, aggiungendo: “È lungi dall’essere finita”. Diversi siti di media francesi sono fuori uso per quello che sembra un attacco informatico. La radio France Inter, il sito di informazione Mediapart (editore di Charlie Hebdo), quello di 20minutes e anche Le Parisien – fra gli altri – sono irraggiungibili.

Gli investigatori hanno eseguito accertamenti su tracce di Dna trovate, sono state effettuate anche intercettazioni delle persone vicini ai fratelli Kouachi, autori dell’assalto alla rivista Charlie Hebdo, e soprattutto a Amedy Coulibaly, che ha attaccato il supermercato kosher.  Ieri il quotidiano Le Parisien aveva riportato la notizia dell’identificazione di mister x avvenuta proprio dopo una perquisizione nel rifugio di Amedy Coulibaly, a Gentilly in Val-de-Marne. Oltre alle armi la polizia ha trovato le chiavi di una moto con cui è risalita al complice.

Kerry a Parigi: “I nostri cuori sono con voi”
Proprio oggi a Parigi è arrivato il segretario di Stato Usa John Kerry che ha incontrato il presidente François Hollande e il ministro dell’Interno Laurent Fabius. “I nostri cuori sono con voi. Penso che voi sappiate di avere le piene e sentite condoglianze del popolo americano, e so che sapete che noi condividiamo il dolore e l’orrore per tutto quello che avete passato”. “Gli Stati Uniti e la Francia si batteranno sempre insieme. Insieme vinceremo”, ha detto ancora durante la cerimonia all’Hotel de Ville di Parigi il capo della diplomazia statunitense, che terrà inoltre un discorso nella sede del municipio per mostrare la solidarietà con il popolo francese dopo l’attentato a Charlie Hebdo. Durante la marcia repubblicana, tre milioni di persone e molti leader, non c’era nessun alto rappresentato statunitense. Kerry si è “scusato” per la sua assenza spiegando che si trovava in viaggio all’estero, in India e poi a Sofia, in Bulgaria. Il segretario di Stato è stato sul luogo dell’attentato al market kosher a Porte de Vincennes e quindi alla redazione di Charlie Hebdo per deporre una corona di fiori, Kerry ha sottolineato nel corso dei suoi colloqui con i responsabili francesi che si trovava in viaggio tra l’India e la Bulgaria.

Intanto anche Mohamed Belhoucine, il ‘cyberjihadista’ fratello dell’uomo sospettato di aver accompagnato Hayat Boumeddiene, la compagna di Coylibaly, fuori dalla Francia, si troverebbe nell’area controllata dallo stato islamico tra Siria e Iraq. L’uomo era stato condannato a giugno dal tribunale di Parigi a due anni di detenzione con la condizionale, per aver partecipato, come esperto informatico e smistatore di messaggi, a una rete di reclutamento di jihadisti. La pena era però già stata scontata in detenzione preventiva, quindi l’uomo non è tornato in carcere.

Cnn: “In Europa 20 cellule terroristiche”
La minaccia terroristica contro l’Europa coinvolgerebbe “fino a 20 cellule dormienti in Francia, Germania, Belgio e Olanda“. E’ quanto ha rivelato una fonte di intelligence occidentale citata dall’emittente Usa Cnn. Le cellule terroristiche, alle quali apparterrebbero tra le 120 e le 180 persone, sarebbero composte da jihadisti con esperienza in Iraq e Siria che avrebbero ricevuto istruzioni dalla leadership dello Stato Islamico di lanciare attacchi sul suolo europeo per vendicare i raid aerei nei due Paesi. Tra gli Stati che si troverebbero ad affrontare una “particolare minaccia” figurano il Regno Unito, la Francia e il Belgio, mentre anche le agenzie antiterrorismo tedesche sono attualmente “in allerta”.

Sequestra 2 persone in ufficio postale nella banlieue di Parigi, poi si arrende
Lo squilibrato che ha sequestrato almeno due ostaggi nell’ufficio postale di Colombes, nella banlieue di Parigi, si è arreso alla polizia: lo riferisce I-télé. Secondo alcuni media francesi, l’uomo avrebbe avuto con sé un kalashnikov, una pistola e diverse granate. Il sequestratore, con “problemi psichici”, avrebbe 40 anni e sarebbe già noto ai servizi di polizia. Secondo iTelè non ci sarebbero legami con il terrorismo ma sarebbe l’opera di uno squilibrato con problemi sentimentali. Fonti della polizia hanno riferito che “non c’è stato alcun blitz, l’uomo si è consegnato da solo”, e gli ostaggi sono usciti “sotto shock ma non feriti”.

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