Seduti in prima fila il presidente della Regione Roberto Maroni, l’ex numero uno del Pirellone, Roberto Formigoni, l’assessore alla cultura Cristina Cappellini e il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Dietro di loro, in seconda fila, al convegno sulla famiglia naturale organizzato dalla Regione Lombardia (già al centro di molte polemiche), don Mauro Inzoli, il prete cremasco accusato di pedofilia e obbligato dal Vaticano ad una “vita di preghiera e umile riservatezza”.
Ieri a denunciare la presenza di “don Mercedes”, così era chiamato l’ex presidente del Banco Alimentare per la sua passione per le auto di grossa cilindrata, sono stati il senatore di “Sinistra Ecologia e Libertà” Franco Bordo e il sindaco di Crema Stefania Bonaldi che nel pomeriggio ha smentito per poi lasciare a tarda sera il dubbio ai lettori della sua pagina Facebook, ripostando le foto che proverebbero la presenza del sacerdote al convegno.
Le fotografie pubblicate hanno sollevato una vera e propria bufera sui social network e una sorta di “caccia alle streghe” che per tutta la giornata ha coinvolto il primo cittadino della città dove il prete era stato parroco della chiesa della Santissima Trinità. Nel pomeriggio Stefania Bonaldi aveva scritto: “Mentre i rappresentati locali di Ncd mi accusano di arrendevolezza, perché con la maggioranza intendiamo garantire il diritto di pregare a tutti i cittadini cremaschi, di qualsiasi religione, ecco il guru, don Mauro Inzoli, dietro a Maroni e circondato dall’establishment del loro partito al convegno omofobo sulla famiglia a Milano”.
Nel tardo pomeriggio il sindaco ha smentito e affidato ad un nuovo post le scuse: “A distanza di qualche ora, una foto postata proprio sotto il mio intervento e presa da un’altra angolazione rivela che la persona non è, con una ragionevole certezza, il sacerdote da me indicato.
Pure prendendo le distanze da quel convegno e ritenendo molto gravi i fatti che vengono attribuiti al sacerdote secondo i provvedimenti ecclesiastici già resi noti, ho il dovere di smentire la notizia precedentemente data e di scusarmi con l’interessato”. (Foto da profilo Facebook di Stefania Bonaldi)
In serata un nuovo dietrofront del sindaco con la pubblicazione di nuove foto che confermano la presenza di don Inzoli: “Dopo la mia smentita ricevo queste. Che egualmente ho il dovere di pubblicare. Ognuno si faccia la sua idea”. Una bagarre che non ha trovato pace fino a tarda notte. Marco Schicchitano, psicoterapeuta tra i relatori del convegno, interpellato dal “Fatto Quotidiano” nelle tarda giornata ha detto di non saperne nulla della presenza di don Inzoli.
Il prete di Comunione e Liberazione, indagato per pedofilia, l’estate scorsa era stato destinatario di un provvedimento emanato da Papa Francesco: “In considerazione della gravità dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, – si leggeva nel decreto emanato dalla Congregazione per la dottrina della fede – don Inzoli è invitato a una vita di preghiera e di umile riservatezza, come segni di conversione e di penitenza. Gli è inoltre prescritto di sottostare ad alcune restrizioni, la cui inosservanza comporterà la dimissione dallo stato clericale. Don Mauro – proseguiva la condanna dell’ex Sant’Uffizio – non potrà celebrare e concelebrare in pubblico l’Eucaristia e gli altri sacramenti, né predicare, ma solo celebrare l’Eucaristia privatamente. Non potrà svolgere accompagnamento spirituale nei confronti dei minori o altre attività pastorali, ricreative o culturali che li coinvolgono. Non potrà assumere ruoli di responsabilità e operare in enti a scopo educativo. Non potrà dimorare nella diocesi di Crema, entrarvi e svolgere in essa qualsiasi atto ministeriale. Dovrà inoltre intraprendere, per almeno cinque anni, un’adeguata psicoterapia”. Ora la vicenda è nelle mani anche della Procura di Cremona che secondo il senatore Bordo avrebbe già fatto la richiesta di rogatoria al Vaticano.
Cronaca
Convegno anti-gay in Regione Lombardia, “c’è prete accusato di pedofilia”
A denunciare la presenza del sacerdote sono stati il senatore di “Sinistra Ecologia e Libertà” Franco Bordo e il sindaco di Crema Stefania Bonaldi che nel pomeriggio ha smentito per poi lasciare a tarda sera il dubbio ai lettori della sua pagina Facebook, ripostando le foto che proverebbero la presenza del sacerdote al convegno
Seduti in prima fila il presidente della Regione Roberto Maroni, l’ex numero uno del Pirellone, Roberto Formigoni, l’assessore alla cultura Cristina Cappellini e il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo. Dietro di loro, in seconda fila, al convegno sulla famiglia naturale organizzato dalla Regione Lombardia (già al centro di molte polemiche), don Mauro Inzoli, il prete cremasco accusato di pedofilia e obbligato dal Vaticano ad una “vita di preghiera e umile riservatezza”.
Ieri a denunciare la presenza di “don Mercedes”, così era chiamato l’ex presidente del Banco Alimentare per la sua passione per le auto di grossa cilindrata, sono stati il senatore di “Sinistra Ecologia e Libertà” Franco Bordo e il sindaco di Crema Stefania Bonaldi che nel pomeriggio ha smentito per poi lasciare a tarda sera il dubbio ai lettori della sua pagina Facebook, ripostando le foto che proverebbero la presenza del sacerdote al convegno.
Le fotografie pubblicate hanno sollevato una vera e propria bufera sui social network e una sorta di “caccia alle streghe” che per tutta la giornata ha coinvolto il primo cittadino della città dove il prete era stato parroco della chiesa della Santissima Trinità. Nel pomeriggio Stefania Bonaldi aveva scritto: “Mentre i rappresentati locali di Ncd mi accusano di arrendevolezza, perché con la maggioranza intendiamo garantire il diritto di pregare a tutti i cittadini cremaschi, di qualsiasi religione, ecco il guru, don Mauro Inzoli, dietro a Maroni e circondato dall’establishment del loro partito al convegno omofobo sulla famiglia a Milano”.
Nel tardo pomeriggio il sindaco ha smentito e affidato ad un nuovo post le scuse: “A distanza di qualche ora, una foto postata proprio sotto il mio intervento e presa da un’altra angolazione rivela che la persona non è, con una ragionevole certezza, il sacerdote da me indicato. Pure prendendo le distanze da quel convegno e ritenendo molto gravi i fatti che vengono attribuiti al sacerdote secondo i provvedimenti ecclesiastici già resi noti, ho il dovere di smentire la notizia precedentemente data e di scusarmi con l’interessato”. (Foto da profilo Facebook di Stefania Bonaldi)
In serata un nuovo dietrofront del sindaco con la pubblicazione di nuove foto che confermano la presenza di don Inzoli: “Dopo la mia smentita ricevo queste. Che egualmente ho il dovere di pubblicare. Ognuno si faccia la sua idea”. Una bagarre che non ha trovato pace fino a tarda notte. Marco Schicchitano, psicoterapeuta tra i relatori del convegno, interpellato dal “Fatto Quotidiano” nelle tarda giornata ha detto di non saperne nulla della presenza di don Inzoli.
Il prete di Comunione e Liberazione, indagato per pedofilia, l’estate scorsa era stato destinatario di un provvedimento emanato da Papa Francesco: “In considerazione della gravità dei comportamenti e del conseguente scandalo, provocato da abusi su minori, – si leggeva nel decreto emanato dalla Congregazione per la dottrina della fede – don Inzoli è invitato a una vita di preghiera e di umile riservatezza, come segni di conversione e di penitenza. Gli è inoltre prescritto di sottostare ad alcune restrizioni, la cui inosservanza comporterà la dimissione dallo stato clericale. Don Mauro – proseguiva la condanna dell’ex Sant’Uffizio – non potrà celebrare e concelebrare in pubblico l’Eucaristia e gli altri sacramenti, né predicare, ma solo celebrare l’Eucaristia privatamente. Non potrà svolgere accompagnamento spirituale nei confronti dei minori o altre attività pastorali, ricreative o culturali che li coinvolgono. Non potrà assumere ruoli di responsabilità e operare in enti a scopo educativo. Non potrà dimorare nella diocesi di Crema, entrarvi e svolgere in essa qualsiasi atto ministeriale. Dovrà inoltre intraprendere, per almeno cinque anni, un’adeguata psicoterapia”. Ora la vicenda è nelle mani anche della Procura di Cremona che secondo il senatore Bordo avrebbe già fatto la richiesta di rogatoria al Vaticano.
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.