Vince la sinistra radicale di Alexis Tsipras e Alba Dorata è la terza forza politica del Paese. La Grecia al voto dà la sua lezione all’Europa. “Oggi il popolo ha scelto la fine dell’austerità”, ha detto il leader di Syriza alla piazza che cantava “Bella ciao”. La Nuova Democrazia del premier uscente Antonis Samaras si ferma al 28,1 per cento dei voti, ma la sinistra radicale con il 36 per cento non arriva alla maggioranza assoluta dei seggi e se così restassero le cose avrebbe tre giorni per formare una coalizione. Con il 50 per cento delle schede scrutinate, l’estrema destra, i cui leader sono attualmente in carcere, ottiene il 6,3% dei voti. Quarto il partito di centrosinistra To Potami, possibile partner di governo di Tsipras. Seguono i comunisti di Kke con il 5,4 per cento dei voti e il Pasok che si ferma al 4,8%. Sono sette i partiti che hanno superato la soglia di sbarramento del 3% ed entreranno in Parlamento. “Ha vinto la speranza”, è il primo messaggio su Twitter dello staff.
“Oggi il popolo greco ha fatto la storia, oggi chiudiamo il circolo vizioso dell’austerità”. Il leader di Syriza Tsipras nel discorso della vittoria ha ribadito le posizioni del suo partito: “Ciò che ci ha chiesto il popolo della Grecia è qualcosa che non si può discutere: dobbiamo mettere fine all’austerità. Lavoreremo insieme per ricostruire il nostro Paese sull’onestà e sull’amicizia. La Grecia presenterà le sue vere proposte all’Ue, un nuovo piano radicale per i prossimi quattro anni. Collaboreremo con i nostri amici europei per trovare una nuova soluzione e per far tornare l’Europa verso la crescita e verso la stabilità e per far risorgere i valori europei come la democrazia e la solidarietà”. E poi ha concluso: “Il nostro obiettivo è ridare una dignità alla Grecia”.
Il pensiero ora è all’impatto che la scelta degli elettori greci potrà avere sull’Unione europea. Poco dopo le proiezioni, la prima reazione è arrivata dal presidente della Bundesbank: “E’ nell’interesse del governo greco”, ha detto Jens Weidmann alla tv tedesca, “fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali. La Grecia deve aderire alle condizioni del salvataggio”. Intanto è arrivato l’annuncio che il 26 gennaio il presidente della Bce Mario Draghi, della Commissione Ue Jean Claude Juncker, del Consiglio Donald Tusk e dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem avranno una colazione di lavoro prima dell’Eurogruppo per discutere della Grecia post elezioni e della linea da tenere con il nuovo governo. “Trionfa Tsipras, l’euro-terrore”, titola online il tabloid tedesco Bild dopo la vittoria di Syiriza alle elezioni greche. Sotto il titolo, una foto del probabile futuro premier con il pugno alzato.
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Syriza durante la campagna elettorale ha dichiarato l’intenzione di ridiscutere il debito greco e ha già annunciato che un suo eventuale governo riconoscerà gli obiettivi fiscali fissati dai trattati europei, ma non le misure previste dagli accordi firmati dal governo precedente con i creditori della troika (Bce, Commissione Ue, e Fmi). Su posizioni opposte era invece il suo principale rivale, l’ex premier Samaras, il quale aveva assicurato che il governo avrebbe concluso prima della fine di febbraio i negoziati con la troika e che, una volta terminata la valutazione del programma di salvataggio, Atene avrebbe potuto beneficiare dell’acquisto di titoli di Stato annunciata dalla Bce.
Syriza è nato nel 2004 dalla collaborazione di numerosi gruppi di sinistra. Il partito ritiene che l’economia greca non possa avere alcuna ripresa se non si renderà sostenibile il debito del Paese, che nel 2014 era pari a circa il 175% del Pil. Nelle elezioni del 2012 ha ottenuto il 26,89% dei voti, mentre nelle europee del 2014 si è attestato al 26,57%. Il leader di Syriza, in un’intervista al Messaggero, ha anche parlato di Matteo Renzi. “Non lo conosco personalmente”, ha spiegato, “ma i nostri staff hanno preso contatti e la nostra sintonia è naturale. Va cambiato verso all’Europa, perché l’austerità sta strangolando tutti. La pensiamo alla stessa maniera sulla necessità dello sviluppo e sull’uscita da questo rigore alla tedesca che sta danneggiando tutti i cittadini europei”.
Se Syriza non raggiungesse la maggioranza assoluta, il partito di centro sinistra To Potàmi (il Fiume), marcatamente europeista, potrebbe rappresentare l’ago della bilancia. Il partito non ha neanche un anno di vita ma ha già bruciato importanti tappe: fondato il 26 febbraio del 2014 da Stavros Theodorakis, 52 anni, noto giornalista investigativo, alle europee ha ricevuto a sorpresa il 6,61% delle preferenze. La piattaforma politica di To Potàmi propone la riduzione del numero dei parlamentari, lo snellimento della burocrazia e del sistema giudiziario, la promozione della cultura e del turismo, e il diritto di voto per gli immigrati nelle amministrative. Tra le proposte di Theodorakis: rimanere nell’euro, fine del clientelismo e degli sprechi, incentivi fiscali per creare posti di lavoro.
Non solo gli indignados di Podemos, i comunisti di Die Linke e del Parti de Gauche di Jean Luc Mélenchon plaudono alla vittoria di Alexis Tsipras in Grecia. Il trionfo di Syriza, la sinistra radicale anti austerità, piace anche, e non poco, agli euroscettici del britannico Nigel Farage, che con il suo Ukip vuole portare il Regno Unito fuori dall’Unione europea, e al Front National di Marine Le Pen. Per non parlare del suo alleato in Europa Matteo Salvini della Lega e Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, che in Italia guidano il fronte anti euro. Le ragioni non sono ovviamente le stesse. La sinistra insiste sull’inizio della primavera europea (Katja Kipping di Die Linke), o trasforma in “si se puede”, il “yes we can” di obamiana memoria, dato che “dopo anni durante i quali Nd e Pasok hanno sequestrato la politica, la Grecia può rappresentare il paese del cambiamento” (Podemos).
CRONACA ORA PER ORA
Ore 22.00 – Tsipras parla alla piazza: “Oggi il popolo ha scelto la fine dell’austerità”
“I greci hanno mostrato la strada del cambiamento all’Europa”, ha detto Alexis Tsipras, parlando di “nuova Europa basata sulla solidarietà” e definendo la troika “una cosa del passato. Il voto contro l’austerità è stato forte e chiaro”.
Ore 21.43 – Ministero: “Astensionismo sfiora il 40 per cento”
Molto probabilmente perché delusi dai partiti o esasperati dalla situazione economica in cui la politica li ha costretti, quasi il 40% dei greci oggi ha scelto di non recarsi alle urne. E’ quanto si rileva dai dati pubblicati stasera dal sito web del ministero degli Interni ellenico secondo il quale la percentuale di astensionismo nel Paese – a scrutini non ancora conclusi – è stata del 38.92%.
Ore 21.30 – Syriza: “Il programma Samaras è morto”
Cosa farà il ministro delle Finanze greco Gikas Hardouvelis domani all’Eurogruppo? “Immagino che il signor Hardouvelis chiuderà i casi pendenti, cose di natura tecnica. Questo programma, che è stato concordato da Hardouvelis come rappresentante del signor Samaras è ormai morto”, ha detto il capo economista di Syriza, Giannis Milios, commentando i primi risultati elettorali. “E ‘una vittoria storica per il popolo greco. E’ un cambio di pagina, si tratta di un momento storico per tutta l’Europa. Il popolo greco prende il proprio futuro nelle sue mani”.
Ore 21.22 – Podemos: “La Grecia ha detto sì”
Con la vittoria di Syriza “oggi la Grecia ha detto sì si può… Possiamo costruire un Paese più giusto”, questo il commento su Twitter del partito spagnolo Podemos, che aggiunge: “Dopo anni durante i quali Nd e Pasok hanno sequestrato la politica, la Grecia può rappresentare il Paese del cambiamento”.
Ore 20.45 – Proiezioni: “Tsipras ha 150 seggi”
Secondo la prima proiezione dei canali tv greci, il partito Syriza di Alexis Tsipras sarebbe al 36.5 e avrebbe 150 seggi, uno in meno della maggioranza assoluta. Nea Deimokratia del premier uscente sarebbe al 27.7% con 66 seggi. Il margine rilevato di errore è dello 0.5%.
Ore 20.30 – Tsipras al quartier generale
Alexis Tsipras è arrivato al quartier generale di Syriza a piazza Koumoundourou, accolto dall’applauso della folla, ma non ha rilasciato dichiarazioni.
Ore 19.40 – Secondo exit poll: “Syriza in testa con il 36-38 per cento dei voti”
Secondo exit poll delle elezioni in Grecia: Syriza, il partito di Tsipras, è in testa con il 36-38% dei voti. Nea Dimokratia sarebbe al 26-28% e al terzo posto, sempre a pari merito, Potami (centrosinistra) e Alba Dorata (estrema destra) con il 6-7%.
Ore 19.15 – Syriza “tranquillizza” esercito e polizia
Subito dopo l’annuncio dei primi exit poll delle odierne elezioni politiche in Grecia, il responsabile del settore Difesa del governo-ombra del partito di Syriza ha telefonato al Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate e al capo della polizia per “tranquillizzarli”. Lo riferisce, senza fornire ulteriori spiegazioni, l’emittente Tv privata Mega, la quale ha precisato che la telefonata è stata fatta su diretta indicazione del leader del partito, Alexis Tsipras.
Ore 19.03 – Presidente Bundesbank: “Ora Atene rispetti gli impegni”
“E’ nell’interesse del governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali”: lo ha detto il presidente della Bundesbank Jens Weidmann alla tv tedesca Ard dopo i primi risultati del voto in Grecia. “La Grecia deve aderire alle condizioni del salvataggio”, ha aggiunto.
Ore 18.55 – Alla tenda di Syriza festeggiano anche gli italiani
E’ la Brigata Kalimera a festeggiare con più convinzione davanti alla tenda di piazza Klathmonos, dove i militanti di Syriza hanno aspettato i risultati delle elezioni e dove la notizia del forte vantaggio negli exit poll è stata accolta con un boato. Lo striscione della Brigata composta da rappresentanti della sinistra italiana, un tricolore e un grande striscione de ‘L’Altra Europa con Tsipras’, campeggiano tra la folla.
Ore 18.37 – Syriza: “Vittoria contro l’austerità”
“E’ una vittoria storica. E’ la vittoria del popolo che si è mobilitato contro l’austerità”. E’ questo uno dei primo commenti dei responsabili di Syriza, il partito di sinistra che ha vinto le elezioni greche, raccolto dalla stampa presente al quartier generale di Alexis Tsipras, probabile futuro premier greco. Su Twitter: “La speranza ha vinto”.
Η ελπίδα νίκησε! #syriza #ekloges2015 pic.twitter.com/7mFdzHyTON
— ΣΥΡΙΖΑ (@syriza_gr) January 25, 2015
Ore 18.28 – Tv, fonti Nea Dimokratia riconoscono vittoria Syriza
Fonti vicine al partito Nea Dimokratia (centro-destra, del premier uscente Antonis Samaras), parlando all’emittente Tv privata Mega hanno riconosciuto questa sera la vittoria di Syriza nelle elezioni svoltesi oggi in Grecia. Le fonti hanno comunque sottolineato che, “dal momento che sinora disponiamo soltanto degli exit poll, aspettiamo di avere a disposizione i risultati definitivi”.
ore 18.11 – Exit poll: Syriza verso la maggioranza assoluta
Stando ai primi exit poll diffusi dall’emittente greca Skai tv il partito Syriza di Alexis Tsipras è in testa nelle elezioni greche con un risultato compreso fra il 36% e il 39% dei consensi. Secondo partito risulta invece il conservatore Nuova democrazia del premier Antonis Samaras, con un risultato compreso fra il 24% e il 27%. Terzo sarebbe sempre secondo gli exit poll proposti da Skai tv ‘To Potami’, con consensi che oscillano fra il 6,5% e l’8,5%, mentre il partito di estrema destra Alba dorata si sarebbe piazzato al quarto posto fra il 6% e l’8%, seguito dal partito comunista Kke fra il 5% e il 7%
ore 17.15 – Fonti partiti: “Syriza verso la maggioranza assoluta”
Mentre ad Atene è forte l’attesa per gli exit poll, fonti vicine a Syriza, ma anche al Pasok, che già rimbalzano su alcuni media internazionali, indicano che il partito di Alexis Tsipras potrebbe raggiungere una percentuale di voti che garantisca la maggioranza assoluta di seggi. Si tratta ovviamente di indicazioni non ufficiali. Secondo queste indicazioni, Alba Dorata, il partito di estrema destra, sarebbe la terza forza della Grecia.
ore 16.42 – Nea Demokratia denuncia exit poll online
Nea Dimokratia denuncia ‘la vergogna’ di anticipazioni di risultati elettorali, presumibilmente presi dagli exit poll, che circolerebbero già su blog in internet. E chiede alla magistratura di ‘intervenire immediatamente’ per bloccare la diffusione, ‘esplicitamente vietata dalla legge’. “E’ un tentativo di influenza la volontà degli elettori”, dice un comunicato del partito.
ore 16.42 – Exit poll su internet prima della chiusura dei seggi
La sinistra di Syriza guidata da Alexis Tsipras tra il 33,5% e il 35,5% e Nuova Democrazia del premier uscente Antonis Samaras tra il 25,5% e il 27,6%. Questi i risultati di un exit poll ottenuto dall’agenzia Ria Novosti a urne ancora aperte in Grecia e rilanciato dai social network. Secondo un altro sondaggio rilanciato su Internet, Syriza otterrebbe il 37%, contro il 25% di Nuova Democrazia. Si tratta di risultati non ufficiali, poiché in base alla legge greca non è consentito diffondere i risultati degli exit poll a urne ancora aperte. La chiusura dei seggi è prevista per le 18 ora italiana.