C’è una piccola curiosità che spunta nella brutta storia delle speculazioni che potrebbero avere accompagnato il varo del decreto governativo sulla riforma delle banche popolari, il brutto affaire sul quale ora ha aperto gli occhi anche la Consob. Una piccola, significativa e non secondaria curiosità che va a braccetto con le polemiche che hanno visto beneficiare di rialzi eccezionali anche la Popolare dell’Etruria e del Lazio, amministrata in qualità di vicepresidente da Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, ministro per le Riforme in carica. Riguarda non il conflitto di interesse che vede coinvolta la Boschi per via dei suoi rapporti di parentela, ma quello che la chiama in causa direttamente come socio della banca e che, in quanto tale, avrebbe dovuto consigliarle di non partecipare alla riunione del Consiglio dei ministri che ha varato la riforma (la Boschi smentisce la sua partecipazione) .
BUONE AZIONI Il conflitto diretto della Boschi è contenuto nelle sue dichiarazioni dei redditi che ilfattoquotidiano.it è andato a spulciare. Nella documentazione patrimoniale che il ministro ha depositato in Parlamento risulta infatti che è proprietaria di un pacchetto di azioni della stessa banca amministrata dal padre. Si tratta di una piccola quota, per carità, ma che almeno sotto il piano dello stile (chi non ricorda le polemiche che accompagnarono i conflitti di interesse di Silvio Berlusconi?) avrebbe dovuto indurla ad astenersi dalla partecipazione alla riunione del governo del 20 gennaio scorso. Vediamo cosa dicono le carte della Boschi.
L’ONORE DEL MINISTRO Nella documentazione patrimoniale depositata il 4 giugno 2013 presso la Camera dei deputati e relativa agli introiti del 2012, «sul mio onore», insieme a un reddito complessivo lordo di 90 mila 031 euro e una «Mercedes classe B di 180 cv» immatricolata nel 2011, la Boschi dichiara di avere 10 azioni «Bcc Valdarn» e 10 azioni «Banca Etruria», la banca del padre. Questo per il 2012. Nella denuncia di variazione datata 13 luglio 2014, quando per il 2013 dichiara 107 mila 734 euro lordi, si scopre che il numero delle azioni detenute dal ministro hanno fatto un balzo notevole: la Boschi, sempre sul suo onore, dichiara che «alla data odierna sono titolare di numero 1.557 azioni di Banca Etruria soc coop, per un valore complessivo pari a circa 1.100 euro».
Ilfattoquotidiano.it ha provato a raggiungere telefonicamente il ministro per chiederle un commento e per sapere se nel frattempo, dalla dichiarazione depositata alla Camera nel luglio 2014 e il famoso Consiglio dei ministri del 20 gennaio scorso, il suo pacchetto di azioni della “Banca Etruria” ha subito variazioni. Non è stato possibile. Ha risposto invece il suo staff: «Le azioni quelle erano e quelle sono rimaste. Come si può appunto vedere online ,si tratta di 1.500 azioni da 0,74 per azione».

Governo
Riforma banche popolari, il ministro Maria Elena Boschi azionista dell’Etruria
Conflitto di interesse non solo per il ruolo del padre Pier Luigi. Dalla documentazione patrimoniale del ministro delle Riforme depositata negli uffici della Camera dei deputati emerge pure un suo piccolo pacchetto di 1.557 azioni dell'istituto bancario toscano
C’è una piccola curiosità che spunta nella brutta storia delle speculazioni che potrebbero avere accompagnato il varo del decreto governativo sulla riforma delle banche popolari, il brutto affaire sul quale ora ha aperto gli occhi anche la Consob. Una piccola, significativa e non secondaria curiosità che va a braccetto con le polemiche che hanno visto beneficiare di rialzi eccezionali anche la Popolare dell’Etruria e del Lazio, amministrata in qualità di vicepresidente da Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena, ministro per le Riforme in carica. Riguarda non il conflitto di interesse che vede coinvolta la Boschi per via dei suoi rapporti di parentela, ma quello che la chiama in causa direttamente come socio della banca e che, in quanto tale, avrebbe dovuto consigliarle di non partecipare alla riunione del Consiglio dei ministri che ha varato la riforma (la Boschi smentisce la sua partecipazione) .
BUONE AZIONI Il conflitto diretto della Boschi è contenuto nelle sue dichiarazioni dei redditi che ilfattoquotidiano.it è andato a spulciare. Nella documentazione patrimoniale che il ministro ha depositato in Parlamento risulta infatti che è proprietaria di un pacchetto di azioni della stessa banca amministrata dal padre. Si tratta di una piccola quota, per carità, ma che almeno sotto il piano dello stile (chi non ricorda le polemiche che accompagnarono i conflitti di interesse di Silvio Berlusconi?) avrebbe dovuto indurla ad astenersi dalla partecipazione alla riunione del governo del 20 gennaio scorso. Vediamo cosa dicono le carte della Boschi.
L’ONORE DEL MINISTRO Nella documentazione patrimoniale depositata il 4 giugno 2013 presso la Camera dei deputati e relativa agli introiti del 2012, «sul mio onore», insieme a un reddito complessivo lordo di 90 mila 031 euro e una «Mercedes classe B di 180 cv» immatricolata nel 2011, la Boschi dichiara di avere 10 azioni «Bcc Valdarn» e 10 azioni «Banca Etruria», la banca del padre. Questo per il 2012. Nella denuncia di variazione datata 13 luglio 2014, quando per il 2013 dichiara 107 mila 734 euro lordi, si scopre che il numero delle azioni detenute dal ministro hanno fatto un balzo notevole: la Boschi, sempre sul suo onore, dichiara che «alla data odierna sono titolare di numero 1.557 azioni di Banca Etruria soc coop, per un valore complessivo pari a circa 1.100 euro».
Ilfattoquotidiano.it ha provato a raggiungere telefonicamente il ministro per chiederle un commento e per sapere se nel frattempo, dalla dichiarazione depositata alla Camera nel luglio 2014 e il famoso Consiglio dei ministri del 20 gennaio scorso, il suo pacchetto di azioni della “Banca Etruria” ha subito variazioni. Non è stato possibile. Ha risposto invece il suo staff: «Le azioni quelle erano e quelle sono rimaste. Come si può appunto vedere online ,si tratta di 1.500 azioni da 0,74 per azione».
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".