Il mondo FQ

Giornata della memoria, per ricordare la persecuzione degli omosessuali

Giornata della memoria, per ricordare la persecuzione degli omosessuali
Icona dei commenti Commenti

In occasione della Giornata della memoria, vorrei spendere una parola per ricordare le migliaia di omosessuali internati nei campi di concentramento nazisti.

Furono circa 10.000 quelli costretti a viaggiare sui vagoni piombati diretti verso quelle terribili mete. I luoghi tristemente più noti furono i lager di Fuhlsbuttel, di Sachsenhausen e di Dachau. Qui gli omosessuali venivano individuati con un triangolo rosa cucito all’altezza del petto, e almeno i due terzi di loro morirono durante il primo anno di permanenza nei campi.

Anche in Italia, il fascismo, perseguitò gli omosessuali. Ma nel codice penale Rocco non c’era una specifica normativa omofoba. Il regime di Mussolini decise di non contemplare tale articolo – presente però in una prima versione del Codice – non certo per motivazioni liberali, ma perché considerare reato l’omosessualità, significava ammetterne l’esistenza in Italia.

La repressione venne dunque affidata alla polizia e alle Prefetture, col risultato che molti omosessuali furono mandati al confino, soprattutto in isole del Mediterraneo, in particolare alle Tremiti.

Ricordo il monito lanciato da Primo Levi: “Tutti coloro che scordano il loro passato sono destinati a riviverlo”. È per andare contro le ipocrisie della contemporaneità che invito a non abbassare la guardia. Movimenti politici vestiti oggi forse diversamente e in giacca e cravatta, portano avanti principi che sanno di razzismo, xenofobia e omofobia.

È quindi per non dimenticare tutte le classi perseguitate, che si allontanavano dall’ideale ariano e che si chiamavo Ebrei, oppure Rom, oppure testimoni di Geova, oppure omosessuali e lesbiche che è giusto onorare questa giornata della memoria.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione