I negoziati tra Giordania e Stato Islamico per il rilascio del pilota giordano e del giornalista giapponese in cambio della liberazione della terrorista irachena Sajida al Rishawi sarebbero falliti, secondo quanto ha detto una fonte in contatto con i giordani citata dal New York Times. In mattinata lo Stato Islamico aveva diffuso un audiomessaggio in cui l’ostaggio nipponico Kenji Goto Jogo annunciava la volontà dello Stato Islamico di uccidere entro la giornata di oggi il pilota giordano Muath al-Kasaesbeh se la terrorista irachena non fosse stata liberata. “Il sole sta per tramontare e porterà via con sè l’ultimo respiro di Muath al Kaseasbeh”, si legge in un messaggio dell’Isis ritwittato da un account “vicino ai jihadisti”, in cui i terroristi annunciano l’imminente esecuzione del pilota giordano postando l’immagine di un coltello. Il messaggio è stato rilanciato dalla direttrice del Site, Rita Katz.
L’ultimatum dell’Isis: “Liberate Sajida o entro sera uccidiamo il pilota giordano”
La foto dell’ostaggio giapponese Kenji Goto Jogo e la sua voce che legge un messaggio: “Liberate Sajda”. Il nuovo ultimatum dell’Isis, di cui le autorità giapponesi stanno verificando l’autenticità, non riguarda però la vita di Jogo ma quella del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh ed è diretto al governo di Amman. “Sono Kenji Goto Jogo – si sente nella voce registrata – e questo è un messaggio vocale che mi è stato detto di rivolgervi. Se Sajida al-Rishawi non sarà pronta per il rilascio in cambio della mia vita presso il confine turco al tramonto di giovedì 29 gennaio, ora di Mosul, il pilota giordano Muath al-Kasaesbeh sarà ucciso immediatamente”. Il file è stato diffuso nella notte tramite account Twitter riconducibili all’Is. La Giordania ha fatto sapere di aver bisogno di garanzie che il pilota sia ancora vivo, prima di poter andare avanti con qualsiasi scambio di prigionieri. Lo ha detto un portavoce del governo giordano.
Le minacce dei sequestratori sembrano dunque essersi spostate sul pilota, dopo che è scaduto l’ultimatum per Goto. Lo Stato Islamico aveva chiesto al Giappone 200 milioni di dollari per rilascio del reporter e del collega Haruna Yukawa, la cui uccisione è stata filmata e il video diffuso il 24 gennaio. Nelle ultime ore, alcuni profili twitter legati all’Isis avevano dato la notizia di una liberazione di Sajda e di Goto, che si stava dirigendo verso la Giordania, ma Amman aveva subito smentito.
La terrorista Sajda, in cambio della cui liberazione l’Isis aveva inizialmente promesso il rilascio del reporter giapponese, è detenuta proprio nella capitale giordana dal 2005 per aver fatto parte di un commando che uccise più di 60 persone. È stata condannata a morte. Il pilota giordano al-Kasaesbeh era stato invece catturato dall’Isis il 24 dicembre, dopo aver abbattuto un aereo di Amman nei pressi di Raqqa.
Al Jazeera: “Isis spaccato su gestione degli ostaggi”
Nonostante le operazioni per lo scambio del pilota giordano Muath al-Kasaesbeh con la terrorista irachena Sajida al-Rishawi siano “in fase avanzata“, “c’è una spaccatura all’interno dell’autoproclamato Califfato tra chi ritiene che lo scambio debba andare in porto e chi crede invece che sia necessario uccidere il pilota“. E’ quanto riporta il sito della tv satellitare Al Jazeera, che cita un suo corrispondente nella provincia di Raqqa, roccaforte dello Stato islamico (Is) in territorio siriano. Secondo l’emittente, la controversia sulla gestione dell’operazione di scambio ha portato allo scoppio di numerose scaramucce, degenerate in uno scambio di colpi di arma da fuoco e nella defezione di alcuni jihadisti di nazionalità saudita.
Tokyo: “Vicenda imperdonabile, non cederemo”
Il Giappone ha condannato il nuovo ultimatum dell’Isis, definendo la vicenda “semplicemente imperdonabile“. Tokyo “non cederà mai al terrorismo”, ha affermato il premier Shinzo Abe in una sessione parlamentare assicurando che “ogni sforzo sarà fatto per ottenere il suo rilascio nel più breve tempo possibile”. Il portavoce dell’esecutivo Yoshihide Suga ha precisato che, anche se sono in corso gli accertamenti sulla attendibilità del nuovo audio, “è altamente probabile che la voce sia di Goto”. Junko Ishido, madre del reporter freelance, ha rinnovato il suo timore per la situazione che si è venuta a creare sperando sempre “in una svolta positiva”.
Mosul, jihadisti distruggono antiche mura di Ninive
Una parte delle antichissime mura assire di Ninive è stata distrutta dai jihadisti dello Stato islamico all’interno di Mosul, la seconda città irachena nel nord del Paese da giugno scorso in mano all’Isis. Lo riferisce oggi il quotidiano panarabo al Hayat che cita Said Mumzini, portavoce del Partito democratico del Kurdistan al potere nella regione autonoma dell’Iraq. Il portavoce curdo, responsabile della regione di Mosul, precisa che i jihadisti hanno fatto saltare in aria il tratto murario nei pressi della Grande Moschea di Mosul, nel quartiere di Tahrir, nella parte occidentale della città irachena. Ninive fu capitale dell’impero assiro nel primo millennio a.C. ed è uno dei più importanti siti archeologici dell’Iraq.