“Giletti? Un poveretto, un mentitore, un giornalista minus. Merita di essere assistito”. Così Mario Capanna definisce Massimo Giletti, dopo il feroce scontro tra i due avvenuto a “L’Arena”, su Rai1. Ospite de “La Zanzara”, l’ex leader di Democrazia Proletaria appella il conduttore Rai “Gilletti”, suscitando l’ilarità di Cruciani e Parenzo, a cui rivolge un monito stizzito: “Se mi interrompete, chiudo la comunicazione e vi mando a quel paese”. Poi affonda il coltello su Giletti: “Ha fatto una figura di merda? Sì, è indiscutibile. Gli vengono dati 330mila euro all’anno di soldi pubblici, perde la trebisonda, fa un gesto volgare e totalmente indegno. Vespa non avrebbe mai fatto una cazzata come questa. Chiedo che il cda Rai e la commissione parlamentare di Vigilanza aiutino Giletti a darsi una calmata. E’ stato beccato a impostare una trasmissione su 3 dati falsi e dovrà rendersi conto della sua sceneggiata obiettivamente indegna”. Capanna ribadisce poi che la sua azione di difesa del vitalizio è anche a favore dei più deboli e si scontra a lungo coi conduttori, che lo accusano di essere un privilegiato: “E’ una stronzata, questa categoria è una segata che usate voi. Quei 5mila euro, scarsi peraltro, me li sono guadagnati. Voi vi ostinate, a guisa del tapino Giletti, a non capire questa cosa elementare”. Alle critiche insistenti di Cruciani, il politico replica piccato: “Vergognatevi, non fate una pippa lì con quella radio e spargete minchiate alla Giletti. Io con voi sono stato longanime, vi ho dato molto del mio tempo. Forse conviene che ci salutiamo” di Gisella Ruccia

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