Problemi in vista per il nuovo Isee. Il Tar del Lazio ha infatti accolto il ricorso presentato dai famigliari dei disabili contro l’Indicatore della situazione economica equivalente entrato in vigore a inizio 2015, che ha introdotto meccanismi di calcolo per l’accesso ad aiuti e a prestazioni sociali agevolate sfavorevoli per le persone con disabilità più gravi. I legali dei ricorrenti hanno ricevuto oggi dal tribunale il dispositivo. Per capire in che misura il governo dovrà modificare l’Isee bisognerà attendere che sia disponibile la sentenza. “Ma già ora – commenta l’avvocato Liliana Farronato dello studio associato Davoli di Roma – possiamo dire che in conseguenze dell’accoglimento del ricorso viene annullato il decreto del presidente del consiglio dei ministri impugnato, nelle parti relative alle persone con disabilità. L’esecutivo dovrà quindi modificarlo tenendo conto delle illegittimità denunciate”.
“Il piccolo Davide ha fatto un occhio nero a Golia”, è il titolo del post pubblicato da Stop al nuovo Isee, una delle realtà ricorse al Tar, che festeggia, “ma con moderazione”. Una cautela motivata dal fatto che solo la lettura della sentenza permetterà di valutare l’entità delle modifiche a cui l’esecutivo sarà obbligato. In ogni caso il rischio è che il percorso del nuovo Isee subisca altri intoppi, dopo lo stallo della convenzione tra l’Inps e i Caf per il supporto alla compilazione dei modelli.
I ricorsi presentati al Tar sono stati in tutto tre, poi riuniti in uno solo dal tribunale amministrativo. Tra i punti più contestati c’è il fatto che i contributi ricevuti a fine assistenziale, come pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento, devono essere conteggiati nel reddito. I ricorsi hanno poi sollevato obiezioni sul tetto da 5mila euro per le spese detraibili nel calcolo dell’Isee e la possibilità data solo ai disabili maggiorenni di considerare nuclei famigliari ristretti di una sola persona, vantaggio di cui non godono invece i minorenni e gli anziani con disabilità.
Twitter: @gigi_gno
Diritti
Disabili, il Tar accoglie il ricorso delle famiglie contro il nuovo Isee
Problemi in vista per il nuovo Isee. Il Tar del Lazio ha infatti accolto il ricorso presentato dai famigliari dei disabili contro l’Indicatore della situazione economica equivalente entrato in vigore a inizio 2015, che ha introdotto meccanismi di calcolo per l’accesso ad aiuti e a prestazioni sociali agevolate sfavorevoli per le persone con disabilità più gravi. I legali dei ricorrenti hanno ricevuto oggi dal tribunale il dispositivo. Per capire in che misura il governo dovrà modificare l’Isee bisognerà attendere che sia disponibile la sentenza. “Ma già ora – commenta l’avvocato Liliana Farronato dello studio associato Davoli di Roma – possiamo dire che in conseguenze dell’accoglimento del ricorso viene annullato il decreto del presidente del consiglio dei ministri impugnato, nelle parti relative alle persone con disabilità. L’esecutivo dovrà quindi modificarlo tenendo conto delle illegittimità denunciate”.
“Il piccolo Davide ha fatto un occhio nero a Golia”, è il titolo del post pubblicato da Stop al nuovo Isee, una delle realtà ricorse al Tar, che festeggia, “ma con moderazione”. Una cautela motivata dal fatto che solo la lettura della sentenza permetterà di valutare l’entità delle modifiche a cui l’esecutivo sarà obbligato. In ogni caso il rischio è che il percorso del nuovo Isee subisca altri intoppi, dopo lo stallo della convenzione tra l’Inps e i Caf per il supporto alla compilazione dei modelli.
I ricorsi presentati al Tar sono stati in tutto tre, poi riuniti in uno solo dal tribunale amministrativo. Tra i punti più contestati c’è il fatto che i contributi ricevuti a fine assistenziale, come pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento, devono essere conteggiati nel reddito. I ricorsi hanno poi sollevato obiezioni sul tetto da 5mila euro per le spese detraibili nel calcolo dell’Isee e la possibilità data solo ai disabili maggiorenni di considerare nuclei famigliari ristretti di una sola persona, vantaggio di cui non godono invece i minorenni e gli anziani con disabilità.
Twitter: @gigi_gno
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".