Ripulire i conti, accertare eventuali episodi di mala gestio e cercare di rendere Banca Etruria di nuovo appetibile per un eventuale partner la cui individuazione si fa sempre più pressante. Questo l’obiettivo finale del compito tutt’altro che semplice che si trovano di fronte i commissari nominati da Bankitalia per risolvere il problema delle “gravi perdite del patrimonio” accumulate dall’istituto aretino a forza di rettifiche sui crediti.
Intanto per mercoledì 18 è atteso un incontro con i rappresentanti sindacali della banca che, solo una settimana fa, avevano raggiunto un accordo con il management per un piano di riduzione del personale e dei costi. L’intesa riguardava trenta filiali da chiudere e almeno 210 dipendenti in uscita nell’arco di nove anni. L’entità dei tagli aveva portato i sindacati a credere che si trattasse di richieste arrivate da una banca o di un partner industriale più grande e poste come condizione per un’operazione di fusione.
In realtà, negli ultimi sei mesi, da che Banca Etruria ha iniziato a cercarlo pubblicamente, sembra che un partner per un matrimonio non si sia mai fatto avanti. Era lo scorso 29 maggio quando la Popolare di Vicenza di Gianni Zonin aveva lanciato un’Offerta pubblica di acquisto amichevole sull’istituto, poi rifiutata dai diretti interessati. Passati due mesi, in agosto, anche su pressioni di Bankitalia, la decisione di trasformare la popolare in una società per azioni “con gli approfondimenti” del caso affidati al presidente Lorenzo Rosi. La convocazione dell’assemblea straordinaria per approvare la trasformazione, rinvio dopo rinvio, era stata rimandata a dopo la presentazione dei conti 2014, la cui pubblicazione con una relazione sostitutiva, dopo il commissariamento, resta da definirsi, ma che pare avrebbe evidenziato perdite di gruppo ben superiori ai 126 milioni risultati al 30 settembre 2014.
In ambienti finanziari, intanto, il nome che si pronuncia con più insistenza per un’operazione con l’Etruria è quello della Banca popolare dell’Emilia Romagna a sua volta non immune da scandali come quello dell’utilizzo illecito dei dati dei soci che ha recentemente registrato il rinvio a giudizio, insieme ad altre quattro persone, dell’esponente di Forza Italia Gianpiero Samorì che è anche presidente dell’associazione di azionisti Bper Futura. Proprio questa settimana la banca emiliana ha presentato oltre ai conti anche il nuovo piano industriale, aprendo all’attesa ondata di fusioni e acquisizioni del settore dopo il decreto sulle popolari.
Nessun contatto, poi, tra i commissari e il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi, il magistrato che sta portando avanti le indagini sul vecchio cda della banca. L’inchiesta era stata aperta dopo l’ispezione effettuata dalla Banca d’Italia nel 2013 e le sanzioni da oltre 2 milioni e mezzo di euro agli ex amministratori. Nel registro degli indagati sono stati iscritti l’allora presidente Giuseppe Fornasari, il direttore generale Luca Bronchi e il dirigente David Canestri. La chiusura dell’inchiesta è attesa a breve.
Il rapporto di Bankitalia, in ogni caso, era stato trasmesso alla procura perché, secondo gli ispettori, potevano esserci state criticità nel bilancio di rilevanza penale. Per Fornasari (difeso dall’ex ministro Paola Severino), Bronchi e Canestri l’accusa ipotizza falso in bilancio. L’inchiesta riguarderebbe alcuni punti “critici” sui conti 2012 attualmente sotto la lente d’ingrandimento del procuratore Rossi. Il pm e gli uomini della Guardia di Finanza si sono dedicati a un paziente lavoro di scavo, sfociato in perquisizioni che sarebbero avvenute anche in altre regioni, finalizzate all’acquisizione di materiale, in particolare quello relativo ad alcune operazioni di cessione di immobili effettuate dagli indagati. Gli ex vertici indagati, dalla scorsa primavera fuori dal cda di Banca Etruria, hanno sempre dichiarato la loro massima disponibilità a far chiarezza sulla vicenda.
Gli ispettori di via Nazionale ad Arezzo c’erano stati anche l’anno precedente, nel 2012, e ci sono tornati pure nel 2014. Proprio in relazione alla chiusura dell’ultima ispezione la decisione di Palazzo Koch di commissariare la banca. Dopo le prime due visite, la popolare dell’Etruria e del Lazio era stata multata di 2,54 milioni di euro per “violazioni delle disposizioni sulla governance, carenze nell’organizzazione e nei controlli interni, nella gestione e nel controllo del credito, violazioni in materia di trasparenza nonché omesse e inesatte segnalazioni all’organismo di vigilanza”. La sanzione riguarda 18 tra componenti ed ex componenti del cda e del collegio sindacale e, tra loro, Pier Luigi Boschi, padre del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi.
Numeri & News
Banca Etruria, l’agenda dei commissari tra conti, sindacati e procura
Ripulire i conti, accertare eventuali episodi di mala gestio e cercare di rendere Banca Etruria di nuovo appetibile per un eventuale partner la cui individuazione si fa sempre più pressante. Questo l’obiettivo finale del compito tutt’altro che semplice che si trovano di fronte i commissari nominati da Bankitalia per risolvere il problema delle “gravi perdite del patrimonio” accumulate dall’istituto aretino a forza di rettifiche sui crediti.
Intanto per mercoledì 18 è atteso un incontro con i rappresentanti sindacali della banca che, solo una settimana fa, avevano raggiunto un accordo con il management per un piano di riduzione del personale e dei costi. L’intesa riguardava trenta filiali da chiudere e almeno 210 dipendenti in uscita nell’arco di nove anni. L’entità dei tagli aveva portato i sindacati a credere che si trattasse di richieste arrivate da una banca o di un partner industriale più grande e poste come condizione per un’operazione di fusione.
In realtà, negli ultimi sei mesi, da che Banca Etruria ha iniziato a cercarlo pubblicamente, sembra che un partner per un matrimonio non si sia mai fatto avanti. Era lo scorso 29 maggio quando la Popolare di Vicenza di Gianni Zonin aveva lanciato un’Offerta pubblica di acquisto amichevole sull’istituto, poi rifiutata dai diretti interessati. Passati due mesi, in agosto, anche su pressioni di Bankitalia, la decisione di trasformare la popolare in una società per azioni “con gli approfondimenti” del caso affidati al presidente Lorenzo Rosi. La convocazione dell’assemblea straordinaria per approvare la trasformazione, rinvio dopo rinvio, era stata rimandata a dopo la presentazione dei conti 2014, la cui pubblicazione con una relazione sostitutiva, dopo il commissariamento, resta da definirsi, ma che pare avrebbe evidenziato perdite di gruppo ben superiori ai 126 milioni risultati al 30 settembre 2014.
In ambienti finanziari, intanto, il nome che si pronuncia con più insistenza per un’operazione con l’Etruria è quello della Banca popolare dell’Emilia Romagna a sua volta non immune da scandali come quello dell’utilizzo illecito dei dati dei soci che ha recentemente registrato il rinvio a giudizio, insieme ad altre quattro persone, dell’esponente di Forza Italia Gianpiero Samorì che è anche presidente dell’associazione di azionisti Bper Futura. Proprio questa settimana la banca emiliana ha presentato oltre ai conti anche il nuovo piano industriale, aprendo all’attesa ondata di fusioni e acquisizioni del settore dopo il decreto sulle popolari.
Nessun contatto, poi, tra i commissari e il procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi, il magistrato che sta portando avanti le indagini sul vecchio cda della banca. L’inchiesta era stata aperta dopo l’ispezione effettuata dalla Banca d’Italia nel 2013 e le sanzioni da oltre 2 milioni e mezzo di euro agli ex amministratori. Nel registro degli indagati sono stati iscritti l’allora presidente Giuseppe Fornasari, il direttore generale Luca Bronchi e il dirigente David Canestri. La chiusura dell’inchiesta è attesa a breve.
Il rapporto di Bankitalia, in ogni caso, era stato trasmesso alla procura perché, secondo gli ispettori, potevano esserci state criticità nel bilancio di rilevanza penale. Per Fornasari (difeso dall’ex ministro Paola Severino), Bronchi e Canestri l’accusa ipotizza falso in bilancio. L’inchiesta riguarderebbe alcuni punti “critici” sui conti 2012 attualmente sotto la lente d’ingrandimento del procuratore Rossi. Il pm e gli uomini della Guardia di Finanza si sono dedicati a un paziente lavoro di scavo, sfociato in perquisizioni che sarebbero avvenute anche in altre regioni, finalizzate all’acquisizione di materiale, in particolare quello relativo ad alcune operazioni di cessione di immobili effettuate dagli indagati. Gli ex vertici indagati, dalla scorsa primavera fuori dal cda di Banca Etruria, hanno sempre dichiarato la loro massima disponibilità a far chiarezza sulla vicenda.
Gli ispettori di via Nazionale ad Arezzo c’erano stati anche l’anno precedente, nel 2012, e ci sono tornati pure nel 2014. Proprio in relazione alla chiusura dell’ultima ispezione la decisione di Palazzo Koch di commissariare la banca. Dopo le prime due visite, la popolare dell’Etruria e del Lazio era stata multata di 2,54 milioni di euro per “violazioni delle disposizioni sulla governance, carenze nell’organizzazione e nei controlli interni, nella gestione e nel controllo del credito, violazioni in materia di trasparenza nonché omesse e inesatte segnalazioni all’organismo di vigilanza”. La sanzione riguarda 18 tra componenti ed ex componenti del cda e del collegio sindacale e, tra loro, Pier Luigi Boschi, padre del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi.
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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.