È tutto vero e c’è il rilancio: Bee Taechaubol vuole il Milan, quasi tutto e subito. Rimbalza dall’altra parte del mondo, tramite le colonne del Bangkok Post, la conferma dell’interessamento al club rossonero da parte dell’uomo d’affari thailandese. E non si tratta di un ingresso soft nella società della famiglia Berlusconi: il Mister B. asiatico vuole il Milan senza passare da una quota di minoranza. Non una scalata, quindi, partendo con una presenza in società che si aggirerebbe attorno al 30 per cento del capitale per poi ‘attaccare’ la maggioranza. Non si tratta, dunque, di un’opzione call, ovvero di un contratto che garantisce alla scadenza il diritto di rilevare il controllo del club. Sul piatto Taechaubol mette circa un miliardo per strappare subito il Milan al controllo di Fininvest.
Dopo la diffusione della notizia, data negli scorsi giorni da la Repubblica, Fininvest si era affrettata a smentire (stessa tecnica adottata anche oggi), senza di fatto farlo. La holding della famiglia Berlusconi aveva confermato l’interesse di vari soggetti per “partnership relative al Milan” ma aveva allontanato “categoricamente l’esistenza di colloqui di qualche concretezza e tanto meno di preaccordi scritti o incontri decisivi in agenda”. Contestualizzati però da la Repubblica nella giornata di domenica e fissati, scrive il quotidiano, “per la prossima settimana, cui potrebbero essere presenti emissari delle banche pronte a sostenere l’operazione”. Ora la conferma di Taechaubol, proprietario del fondo d’investimento Thai Prime, che a dicembre aveva manifestato interesse per il Milan e oggi dice al Bangkok Post: “Sì, voglio il club e sono fiducioso che l’affare possa concludersi entro febbraio”.
Il club rossonero è nelle sue mire, debiti compresi (250 milioni) ma nuovo stadio escluso. Lo vuole quasi tutto suo già ora, ma Berlusconi spinge per un ingresso a tappe che lo veda ancora in sella per almeno due, tre anni consentendo allo stesso tempo di continuare il risanamento delle casse della finanziaria di famiglia Fininvest, iniziato la scorsa settimana con la vendita del 7,79% di Mediaset per 377,2 milioni di euro. È probabile che sui tempi della scalata di Taechaubol si giochi una fetta della partita da un miliardo di euro. Anche perché Berlusconi vuole un acquirente affidabile per quella che è stata una delle porzioni più consistenti del suo successo e non sembra intenzionato a mettere subito tutto in mano al Mister B. asiatico. Nel risiko che si innescherà ballano anche le poltrone di Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, responsabili rispettivamente della parte tecnica e marketing della società rossonera. Il primo, schiacciato anche dall’attuale crisi di risultati rossonera, potrebbe essere il primo grande addio se la società passerà di mano; mentre proprio Taechaubol, durante il primo approccio al club, aveva detto di apprezzare il lavoro della figlia dell’ex premier.