“Un rumeno in meno”, “consiglio di mettere a disposizione più corde e sapone”. Sono due dei commenti comparsi sulla pagina Facebook del sindacato della Polizia penitenziaria Alsippe dove – come ha scritto Repubblica.it – era stato postato l’articolo sul suicidio di Ioan Gabriel Barbuta, detenuto romeno condannato all’ergastolo nel 2013, e che nei giorni scorsi si è tolto la vita nel carcere milanese. Commenti a seguito dei quali il ministro della giustizia Andrea Orlando ha fissato un incontro per domani con Santi Consolo, capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, per avere elementi sull’inchiesta interna avviata e per valutare i provvedimenti da adottare. Il Guardasigilli convocherà inoltre nei prossimi giorni le sigle sindacali della polizia penitenziaria per discutere dell’accaduto ed evitare che simili inqualificabili comportamenti possano ripetersi.

Offese contro un detenuto suicida, Orlando: "Parole inaccettabili"
www.ilfattoquotidiano.it di Manolo Lanaro
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“E’ un’offesa – spiegano al Dap – al lavoro di tutti gli agenti impegnati a salvaguardare le persone che hanno in custodia”. Il dipartimento accerterà prima di ogni altra cosa, se gli autori dei post sono effettivamente agenti di Polizia penitenziaria per poi procedere a comminare le sanzioni. Al Dap si spiega anche che “profonda irritazione” è stata espressa anche dalle sigle sindacali della Polizia penitenziaria “più rappresentative” di quella a cui è attribuita la pagina Facebook.

Sul caso interviene anche Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe. “Esultare per la morte di un detenuto è cosa ignobile e vergognosa – ha detto -. Il suicidio in carcere è sempre, oltre che una tragedia personale, una sconfitta per lo Stato. E ci vuole rispetto umano e cristiano ancor prima di quello istituzionale“. Capece precisa inoltre che “chi ha dato dimostrazione della sua stupidità ed insensibilità se ne assumerà le responsabilità” e ci tiene a precisare che “quel che è certo è che non rappresentano affatto le donne e gli uomini del Corpo polizia penitenziaria che ogni giorno lavorano nelle carceri con professionalità, abnegazione ma soprattutto umanità”.

Sulla vicenda il senatore del Pd e presidente della Commissione Cultura Andrea Marcucci ha presentato, annunciandola anche su Twitter, un’interrogazione insieme ai colleghi Laura Cantini e Roberto Cociancich.

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