L’aula del Senato ha approvato il decreto sull’Ilva varato il 24 dicembre, votando con 151 voti favorevoli e 114 contrari la fiducia al maxi-emendamento presentato dal governo. Il testo passa ora alla Camera, ma è sostanzialmente blindato visto che deve essere convertito in legge entro il 6 marzo pena la decadenza. Confermati l’ammissione del siderurgico alla procedura di amministrazione straordinaria e i poteri straordinari attribuiti ai commissari Piero Gnudi, Claudio Carrubba ed Enrico Laghi per attuare l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), compresa l’immunità penale e amministrativa “per le condotte poste in essere in attuazione del piano”. Piano che peraltro si considererà attuato se entro il 31 luglio prossimo si sarà realizzato “almeno l’80% delle prescrizioni ambientali“, indicazione che che va intesa “in senso numerico”. Vale a dire che i commissari potranno sceglierne otto su dieci a piacere, indipendentemente dall’importanza.
Ancora fumoso l’intervento pubblico nella newco. E salta il nuovo polo per la lotta ai tumori infantili – “L’alternativa, visto che non ci sono acquirenti privati, era chiudere Ilva e avviare, semmai ci saranno i soldi, la bonifica a spese dei contribuenti”, ha detto a Palazzo Madama il presidente della commissione Industria Massimo Mucchetti (Pd) commentando la scelta dello strumento dell’amministrazione straordinaria. C’è però da dire che il testo lascia senza risposta molti interrogativi. Da un lato infatti non chiarisce in che modo si concretizzerà l’intervento nella “newco” prevista dal decreto Investment compact, cioè la società a partecipazione pubblica che dovrebbe prendere in affitto gli impianti e riportarli alla redditività in un tempo massimo di dieci anni. Dall’altro, anche nella forma emendata durante il dibattito parlamentare non affronta in modo credibile il nodo delle risorse necessarie per risanamento e rilancio dello stabilimento. Sul fronte della salute dei cittadini di Taranto, poi, come evidenziato dal portavoce dei Verdi Angelo Bonelli “dall’annuncio dei 30 milioni per il polo oncologico a Taranto sulla lotta ai tumori infantili ora siamo scesi a 5 milioni”. Smentita, dunque, la cifra resa pubblica dal premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa del 24 dicembre. E sfuma del tutto il progetto di realizzare un nuovo reparto di onco-ematologia pediatrica: la Regione Puglia è autorizzata solo a ‘”effettuare interventi per il potenziamento della prevenzione e della cura” in questo settore. Peraltro i soldi disponibili per il 2015 sono solo 500mila euro, che salgono a 4,5 milioni nel 2016. Un’ulteriore amarissima beffa dopo il salvacondotto grazie al quale Ilva non dovrà risarcire i cittadini che si sono costituiti parti civili al processo per disastro ambientale in corso a Taranto.
Per il risanamento solo 400 milioni garantiti da Stato e 156 restituiti da Fintecna – Gli unici fondi sicuri, per ora, sono quelli che arriveranno grazie alla garanzia statale. Un emendamento del governo stabilisce infatti che “l’organo commissariale di Ilva è autorizzato a stipulare finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato”, che sarà concessa “a prima richiesta, incondizionata e irrevocabile“. Per farlo “è istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia un fondo a copertura”, “con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2015”. Confermato poi il passaggio di 156 milioni da Fintecna, che viene così sollevata da ogni responsabilità rispetto a un contenzioso nato con Iri al momento della cessione della Laminati Piani. Tutta da dimostrare invece la solidità della proposta di modifica che autorizza i commissari a richiedere il trasferimento delle somme sequestrate alla famiglia Riva subentrando nel procedimento in corso: si tratta dei famosi 1,2 miliardi al momento fermi in Svizzera e il cui rientro in Italia è in stallo. Stando all’emendamento, i commissari possono chiedere al giudice di “disporre l’impiego delle somme sequestrate per la sottoscrizione di obbligazioni emesse dalla società in amministrazione straordinaria”.
I crediti dei fornitori dovranno essere ripagati prima degli altri – Per aiutare l’indotto del siderurgico, anche alla luce delle proteste che hanno accompagnato il percorso del dl a palazzo Madama, sono stati poi sospesi i termini dei versamenti di tributi erariali che scadono tra l’entrata in vigore della legge di conversione e il 15 settembre 2015 per le imprese di autotrasporto e le piccole imprese che vantino crediti nei confronti di Ilva. Per lo stesso periodo sono sospese le procedure esecutive e cautelari. Stop anche le rate dei mutui delle pmi creditrici fino al 2017. Non solo: nel Fondo di garanzia per le pmi vengono stanziati 35 milioni per sostenere la liquidità delle aziende collegate all’Ilva e le commissioni Industria e Ambiente hanno approvato due emendamenti con cui i crediti ante amministrazione straordinaria di Ilva vengono dichiarati “prededucibili“. Vale a dire che dovranno essere ripagati prima degli altri. A questo trattamento di favore avranno diritto solo autotrasportatori e pmi, a cui nel complesso il siderurgico deve circa 600 milioni. Non le banche, che a Ilva hanno accordato circa 1,3 miliardi di euro.
Lobby
Ilva, Senato vota decreto. Poche risorse e salta il polo per lotta a tumori infantili
Sì alla fiducia sul testo modificato dalle Commissioni. Restano senza risposta gli interrogativi sui fondi per il risanamento e rilancio del siderurgico e il modo in cui si concretizzerà l'intervento pubblico nella "newco" che dovrebbe prendere in affitto gli stabilimenti. Smentita la promessa di 30 milioni per un centro di onco-ematologia pediatrica fatta dal premier Renzi il 24 dicembre
L’aula del Senato ha approvato il decreto sull’Ilva varato il 24 dicembre, votando con 151 voti favorevoli e 114 contrari la fiducia al maxi-emendamento presentato dal governo. Il testo passa ora alla Camera, ma è sostanzialmente blindato visto che deve essere convertito in legge entro il 6 marzo pena la decadenza. Confermati l’ammissione del siderurgico alla procedura di amministrazione straordinaria e i poteri straordinari attribuiti ai commissari Piero Gnudi, Claudio Carrubba ed Enrico Laghi per attuare l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), compresa l’immunità penale e amministrativa “per le condotte poste in essere in attuazione del piano”. Piano che peraltro si considererà attuato se entro il 31 luglio prossimo si sarà realizzato “almeno l’80% delle prescrizioni ambientali“, indicazione che che va intesa “in senso numerico”. Vale a dire che i commissari potranno sceglierne otto su dieci a piacere, indipendentemente dall’importanza.
Ancora fumoso l’intervento pubblico nella newco. E salta il nuovo polo per la lotta ai tumori infantili – “L’alternativa, visto che non ci sono acquirenti privati, era chiudere Ilva e avviare, semmai ci saranno i soldi, la bonifica a spese dei contribuenti”, ha detto a Palazzo Madama il presidente della commissione Industria Massimo Mucchetti (Pd) commentando la scelta dello strumento dell’amministrazione straordinaria. C’è però da dire che il testo lascia senza risposta molti interrogativi. Da un lato infatti non chiarisce in che modo si concretizzerà l’intervento nella “newco” prevista dal decreto Investment compact, cioè la società a partecipazione pubblica che dovrebbe prendere in affitto gli impianti e riportarli alla redditività in un tempo massimo di dieci anni. Dall’altro, anche nella forma emendata durante il dibattito parlamentare non affronta in modo credibile il nodo delle risorse necessarie per risanamento e rilancio dello stabilimento. Sul fronte della salute dei cittadini di Taranto, poi, come evidenziato dal portavoce dei Verdi Angelo Bonelli “dall’annuncio dei 30 milioni per il polo oncologico a Taranto sulla lotta ai tumori infantili ora siamo scesi a 5 milioni”. Smentita, dunque, la cifra resa pubblica dal premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa del 24 dicembre. E sfuma del tutto il progetto di realizzare un nuovo reparto di onco-ematologia pediatrica: la Regione Puglia è autorizzata solo a ‘”effettuare interventi per il potenziamento della prevenzione e della cura” in questo settore. Peraltro i soldi disponibili per il 2015 sono solo 500mila euro, che salgono a 4,5 milioni nel 2016. Un’ulteriore amarissima beffa dopo il salvacondotto grazie al quale Ilva non dovrà risarcire i cittadini che si sono costituiti parti civili al processo per disastro ambientale in corso a Taranto.
Per il risanamento solo 400 milioni garantiti da Stato e 156 restituiti da Fintecna – Gli unici fondi sicuri, per ora, sono quelli che arriveranno grazie alla garanzia statale. Un emendamento del governo stabilisce infatti che “l’organo commissariale di Ilva è autorizzato a stipulare finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 400 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato”, che sarà concessa “a prima richiesta, incondizionata e irrevocabile“. Per farlo “è istituito nello stato di previsione del ministero dell’Economia un fondo a copertura”, “con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro per l’anno 2015”. Confermato poi il passaggio di 156 milioni da Fintecna, che viene così sollevata da ogni responsabilità rispetto a un contenzioso nato con Iri al momento della cessione della Laminati Piani. Tutta da dimostrare invece la solidità della proposta di modifica che autorizza i commissari a richiedere il trasferimento delle somme sequestrate alla famiglia Riva subentrando nel procedimento in corso: si tratta dei famosi 1,2 miliardi al momento fermi in Svizzera e il cui rientro in Italia è in stallo. Stando all’emendamento, i commissari possono chiedere al giudice di “disporre l’impiego delle somme sequestrate per la sottoscrizione di obbligazioni emesse dalla società in amministrazione straordinaria”.
I crediti dei fornitori dovranno essere ripagati prima degli altri – Per aiutare l’indotto del siderurgico, anche alla luce delle proteste che hanno accompagnato il percorso del dl a palazzo Madama, sono stati poi sospesi i termini dei versamenti di tributi erariali che scadono tra l’entrata in vigore della legge di conversione e il 15 settembre 2015 per le imprese di autotrasporto e le piccole imprese che vantino crediti nei confronti di Ilva. Per lo stesso periodo sono sospese le procedure esecutive e cautelari. Stop anche le rate dei mutui delle pmi creditrici fino al 2017. Non solo: nel Fondo di garanzia per le pmi vengono stanziati 35 milioni per sostenere la liquidità delle aziende collegate all’Ilva e le commissioni Industria e Ambiente hanno approvato due emendamenti con cui i crediti ante amministrazione straordinaria di Ilva vengono dichiarati “prededucibili“. Vale a dire che dovranno essere ripagati prima degli altri. A questo trattamento di favore avranno diritto solo autotrasportatori e pmi, a cui nel complesso il siderurgico deve circa 600 milioni. Non le banche, che a Ilva hanno accordato circa 1,3 miliardi di euro.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.