Ci sono forti dubbi sull’autenticità del video in cui l’Isis ha annunciato al mondo la decapitazione in Libia di 21 egiziani copti. Lo dicono alcuni esperti interpellati da Fox News, secondo cui le immagini sarebbero state girate in uno studio con l’aggiunta in un secondo momento dello sfondo, che rappresenterebbe un tratto di costa della baia di Sirte, e non del porto vicino Tripoli dove il video sembrava girato.

In particolare, a colpire gli esperti sarebbe la differenza tra le dimensioni di alcuni dei jihadisti vestiti di nero, a partire dallo speaker ‘Jihad Joseph‘, che appaiono dei veri e propri ‘gigantì accanto alle loro vittime, sia nelle riprese da vicino che in quelle da lontano. Un ‘classicò – assicurano occhi esperti – di quando una persona viene ripresa in studio e dietro viene poi aggiunto uno sfondo con immagini esterne.

Ancora, il rumore del mare sarebbe in realtà dato da una ben nota “audio-traccia“, mentre per gli esperti il ruscello di sangue che si vede alla fine del video sulla riva è palesemente non reale. “Un effetto simile al giorno d’oggi si può ottenere anche con le riprese fatte con uno smartphone, attraverso le app sui filtri fotografici“, assicurano un paio di esperti di riprese cinematografiche. Infine, per alcuni specialisti di medicina legale, le impronte sulla spiaggia non possono essere attribuite né alle vittime né ai carnefici: ennesima prova che quella spiaggia non è stata il teatro della carneficina.

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