Il lancio dell’opa su Rai Way da parte della concorrente Ei Towers (gruppo Mediaset) ha già fatto ricco qualcuno che fin dalla metà di gennaio aveva iniziato a comperare titoli sul mercato. Possibile che Ei Towers abbia rastrellato azioni prima del lancio dell’offerta? Certamente sì, anche se difficile dato che Rai Way non è un titolo particolarmente liquido e dunque mettere insieme un pacchetto significativo di azioni a un prezzo inferiore a quello dell’opa sarebbe stato pressoché impossibile. Eppure qualcuno, all’improvviso e senza apparente ragione, ha iniziato ad acquistare.

A fronte di una media di scambi di poche centinaia di migliaia di azioni al giorno, il 14 gennaio i volumi si sono improvvisamente impennati sfiorando gli 1,6 milioni di pezzi senza registrare alcun incremento di prezzo. Il titolo ha infatti chiuso la seduta a 3,18 euro, invariato rispetto al giorno precedente. Poi un altrettanto repentino ritorno alla calma: nei giorni successivi gli scambi sono tornati nella media e il prezzo è leggermente salito portandosi a 3,21 euro. Il 22 gennaio, però, si sono riviste mani forti in acquisto: i volumi sono schizzati oltre gli 1,3 milioni di pezzi e il prezzo si è impennato da 3,21 a 3,5 euro (+9%). Non male per un periodo in cui di Rai e di torri non si parlava proprio e l’attenzione era tutta concentrata sull’elezione del presidente della Repubblica.
La cosa interessante è che da quel momento in poi il titolo ha cominciato a salire e i volumi piano piano anche. Dal 14 gennaio alla chiusura odierna (4,05 euro, prezzo a un passo da quello dell’opa lanciata da Ei Towers) il titolo è salito di quasi il 30 per cento. Un bel colpaccio davvero. Chissà se è frutto del fato, di chiaroveggenza o di un suggerimento ricevuto da chi stava lavorando al lancio dell’opa? A sciogliere quanto prima questo dubbio dovrebbe essere la Consob presieduta da Giuseppe Vegas, che si è mostrata così solerte nelle scorse settimane ad attivare gli accertamenti sugli acquisti anomali di azioni delle banche popolari. Avrà tempo e mezzi sufficienti per occuparsi anche del possibile caso di insider trading sull’opa targata Ei Towers-Mediaset?
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Rai Way, azioni rastrellate da gennaio. Qualcuno sapeva del piano di Mediaset?
A fronte di una media di scambi di poche centinaia di migliaia di titoli al giorno, il 14 gennaio i volumi si sono improvvisamente impennati sfiorando gli 1,6 milioni di pezzi senza registrare alcun incremento di prezzo. Replica il 22, quando il valore si è impennato da 3,21 a 3,5 euro
Il lancio dell’opa su Rai Way da parte della concorrente Ei Towers (gruppo Mediaset) ha già fatto ricco qualcuno che fin dalla metà di gennaio aveva iniziato a comperare titoli sul mercato. Possibile che Ei Towers abbia rastrellato azioni prima del lancio dell’offerta? Certamente sì, anche se difficile dato che Rai Way non è un titolo particolarmente liquido e dunque mettere insieme un pacchetto significativo di azioni a un prezzo inferiore a quello dell’opa sarebbe stato pressoché impossibile. Eppure qualcuno, all’improvviso e senza apparente ragione, ha iniziato ad acquistare.
A fronte di una media di scambi di poche centinaia di migliaia di azioni al giorno, il 14 gennaio i volumi si sono improvvisamente impennati sfiorando gli 1,6 milioni di pezzi senza registrare alcun incremento di prezzo. Il titolo ha infatti chiuso la seduta a 3,18 euro, invariato rispetto al giorno precedente. Poi un altrettanto repentino ritorno alla calma: nei giorni successivi gli scambi sono tornati nella media e il prezzo è leggermente salito portandosi a 3,21 euro. Il 22 gennaio, però, si sono riviste mani forti in acquisto: i volumi sono schizzati oltre gli 1,3 milioni di pezzi e il prezzo si è impennato da 3,21 a 3,5 euro (+9%). Non male per un periodo in cui di Rai e di torri non si parlava proprio e l’attenzione era tutta concentrata sull’elezione del presidente della Repubblica.
La cosa interessante è che da quel momento in poi il titolo ha cominciato a salire e i volumi piano piano anche. Dal 14 gennaio alla chiusura odierna (4,05 euro, prezzo a un passo da quello dell’opa lanciata da Ei Towers) il titolo è salito di quasi il 30 per cento. Un bel colpaccio davvero. Chissà se è frutto del fato, di chiaroveggenza o di un suggerimento ricevuto da chi stava lavorando al lancio dell’opa? A sciogliere quanto prima questo dubbio dovrebbe essere la Consob presieduta da Giuseppe Vegas, che si è mostrata così solerte nelle scorse settimane ad attivare gli accertamenti sugli acquisti anomali di azioni delle banche popolari. Avrà tempo e mezzi sufficienti per occuparsi anche del possibile caso di insider trading sull’opa targata Ei Towers-Mediaset?
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Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.
(Adnkronos) - Gli attacchi - ordinati secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump - hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni. Secondo il Times, l'obiettivo è riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso che sono state minacciate dagli attacchi degli Houthi alle navi israeliane.