Sospeso per violenza tutto il calcio greco. Lo ha deciso oggi il governo dopo gli scontri tra tifosi andati in scena domenica nei derby Panathinaikos-Olympiacos e Larissa-Olympiakos Volou e dopo che ieri, nell’assemblea della Super League (la Lega di Serie A greca) dirigenti e presidenti se le sono date di santa ragione. Oggi il ministro dello sport Stavros Kontonis si è incontrato in mattinata con il premier Alexis Tsipras, da cui ha ricevuto il via libera. Poi nel pomeriggio con i rappresentanti della federcalcio ellenica e delle due leghe Super League (prima divisione) e Football League (seconda) e ha comunicato loro la decisione: le partite del prossimo fine settimana calcistico rinviate a data da destinarsi, quindi sospensione, fino a che i rappresentati dei club non troveranno un accordo per arginare la violenza e sottoscriveranno le nuove normative di sicurezza, tra cui l’obbligo di telecamere dentro e fuori gli stadi.
Sospendere il calcio. Quello che non era riuscito all’allora premier italiano Mario Monti nella primavera del 2012, in pieno scandalo calcioscommesse, riesce ora al governo di sinistra di Syriza, già sotto pressione dell’ala più intransigente del partito, e di buona parte del suo stesso elettorato, per gli accordi con la UE. Qui non si tratta di scommesse illegali, che pure ci sono state (e ci sono) anche in Grecia con un’inchiesta simile alla nostra che ha portato all’arresto di diversi giocatori e dirigenti, ma di ripetuti episodi di violenza. E’ infatti la terza volta in una sola stagione che il calcio viene sospeso. La prima volta per l’uccisione di un tifoso in un match di terza divisione, la seconda per l’accoltellamento di dirigente dell’associazione arbitrale (ed ex arbitro internazionale) a novembre.
Domenica invece è scoppiato il caos prima del “derby degli eterni nemici” tra Olympiacos e Panathinaikos, dopo 15 minuti di fuochi d’artificio i tifosi ospiti hanno invaso il campo per impedire che il presidente dell’Olympiacos Vagelis Marinakis facesse la sua solita passeggiata sul terreno di gioco, e poi hanno dato la caccia ai giocatori. Altra invasione poi nell’intervallo del match, con la polizia che ha reagito in maniera giudicata eccessiva inondando i settori dello stadio di gas lacrimogeni. Scene di violenza anche nel derby tra Larissa e Olympiakos Volou, in seconda divisione. Mentre poi martedì nell’assemblea di Lega è successo di tutto con lo stesso Marinakis che avrebbe tirato un bicchiere addosso al presidente del Panathinaikos Yiannis Alafouzos, mentre una guardia del corpo avrebbe tirato un pugno in faccia al suo secondo Vassilis Constantinou. Per questo, il governo Tsipras ha disposto la sospensione di tutte le partite di calcio nel paese. Giusta o sbagliata, l’ennesima forte presa di posizione di Syriza destinata a far discutere il paese.