L’incontro tanto atteso tra il nuovo presidente del Parma Calcio Gianpietro Manenti e il sindaco Federico Pizzarotti c’è stato, ma le risposte non sono arrivate, tanto che il primo cittadino è pronto a inibire l’uso dello stadio Tardini al club. “Lo stato d’animo con cui usciamo da questo confronto è dei peggiori” ha spiegato il sindaco a margine dell’incontro. Dopo un’ora di discussione con il nuovo patron della società crociata, le certezze sembrano essere inesistenti e l’intenzione di Pizzarotti è quella di prendere in mano la situazione: l’idea è di chiudere la struttura alle partite in casa della Serie A. “Sto valutando questa opportunità per riprendere la gestione diretta dello stadio – ha spiegato – Questo non significa chiuderlo ai cittadini, ma deve essere chiaro che vogliamo un interlocutore serio e credibile per la città e per i tifosi”.
Il Parma Football club deve al Comune, e in particolare alle sue società partecipate, quasi un milione di euro per l’utilizzo del Tardini, il trasporto dei calciatori e altri servizi. L’amministrazione Cinque stelle si è già mossa con decreti ingiuntivi, che si sommano ai pignoramenti che sono all’ordine del giorno nel centro sportivo di Collecchio, ma finora attendeva, come molti, un segnale positivo per vedere risollevarsi il destino del club. “Tutte le volte che abbiamo chiesto di saldare i debiti, ci veniva presentato un piano di rientro – ha ammesso il primo cittadino – Speravamo, come tutti, che la situazione migliorasse, ma abbiamo aspettato ad agire per il bene della squadra che doveva giocare”.
Ora però anche i calciatori hanno esaurito la pazienza, con la decisione di non scendere in campo domenica a Genova, mentre dalla nuova proprietà non è arrivato nessun segnale. “Questa persona non ha dato nessuna garanzia, evade le risposte, non ha le idee chiare né un piano preciso – ha detto Pizzarotti, riferendosi a Manenti – e anche se domani trovasse i soldi da una banca, bisognerebbe capire da dove arrivano. Non abbiamo bisogno di altri incontri per capire meglio, la città si merita un interlocutore serio, che sappia gestire la situazione”.
Subito dopo aver parlato con Manenti, Pizzarotti ha contattato i vertici di Aic, Lega Calcio e Figc per capire cosa metteranno in campo nelle prossime settimane fino al 19 marzo, quando in Tribunale si terrà la prima udienza per il fallimento della società su richiesta della Procura di Parma. Della questione sarà discusso anche nella prossima assemblea della Lega Calcio prevista il 6 marzo, proprio il giorno dopo che le prime attrezzature pignorate dei crociati andranno all’asta. “Bisogna capire che strategie vogliano seguire di qui a quella data, sempre che il Tribunale non si muova prima” ha concluso il sindaco, che ha manifestato l’intenzione di parlare con i giocatori: “Voglio incontrarli, parlare con loro. Chiederò di mettersi una mano sul cuore per trovare un modo per arrivare al 19 marzo”.