Tutti contro Matteo Renzi. Dopo l’aereo blu per andare a sciare con la famiglia a Courmayeur in occasione del Capodanno, il premier usa un elicottero di Stato per spostarsi da Firenze a Roma: il velivolo è costretto alle 8.45 a un atterraggio di emergenza a Badia al Pino, nel comune di Civitella della Chiana (Arezzo), e sulla passione del presidente del Consiglio per gli spostamenti in velocità scoppia una nuova polemica politica. Un fronte trasversale che va da Forza Italia a Sel fino al M5S chiede a Renzi conto dell’accaduto, proponendo un parallelo con il il neo capo dello Stato Sergio Mattarella, che per spostarsi utilizza voli civili, treni e normalissimi tram. In serata arriva la versione di palazzo Chigi: il premier, si legge in una nota, “usa e continuerà ad usare i mezzi a sua disposizione, secondo quanto prevede la normativa”.
M5s: “Quanto costa il Renzicottero ai contribuenti?”
Il Movimento 5 Stelle – che ha lanciato l’hashtag #renzicottero diventato trending topic – attacca il premier con un post dal titolo “Renzicottero” pubblicato sul blog di Beppe Grillo. “Il presidente della Repubblica prende il treno, il non eletto che occupa Palazzo Chigi e impesta le televisioni per fare meno di 300 chilometri usa il Renzicottero”. Grillo, poi, prosegue chiedendo al presidente del Consiglio: “Prendi il Renzicottero tutti i giorni? Chi c’era nel Renzicottero? Quanto costa ai contribuenti il tuo lusso? Ma prenderti un treno?”. Forse, continua, “Renzie sta facendo le prove per quando dovrà fuggire dagli italiani inferociti per essersi resi conto delle balle che racconta, ma forse a quel punto il Renzicottero non basterà”. “La mia scorta è la gente”, scrive il blog ricordando le parole del premier. Poi continua: “Renzie oggi ha fatto un atterraggio di emergenza a causa del maltempo con il ‘suo’ elicottero, che chiameremo per comodità Renzicottero, mentre si recava da Firenze a Roma. Sul fronte M5s prosegue l’attacco anche il deputato Gianluca Vacca, che su Facebook commenta: “Per risparmiare forse 5 minuti Renzi? Viaggia in elicottero da Roma a Firenze facendo pagare agli italiani decine di migliaia di euro. D’altronde questo è l’unico modo che ha l’ebetino per non prendere insulti e critiche dalle persone. Per il megalomane figlioccio del pregiudicato è troppo poco anche un’auto blu… sempre meglio un elicottero”.
Forza Italia: “Presidente Mattarella viaggia in tram”
Il consigliere di Berlusconi Giovanni Toti si sfoga su Twitter: “Renzi: spiace per brutta avventura – scrive – Ma aerei per Aosta, (dove il premier con la famiglia era andato a sciare, ndr) elicotteri per Roma. Meglio volare basso e con mezzi pubblici. Mattarella docet”. Il riferimento è all’inaugurazione della scuola dei giovani magistrati di Scandicci, raggiunta in tram da presidente della Repubblica, che per spostarsi da Roma a Firenze aveva utilizzato un treno dell’Alta Velocità. Parla invece di “rottamazione di lusso” Gianni Melilla, deputato di Sinistra Ecologia Libertà che sempre sul sito di microblogging commenta:”Da Firenze a Roma il presidente del Consiglio Renzi preferisce l’elicottero all’auto blu”. Dopo l’incidente, il premier – illeso come l’equipaggio, il personale a bordo – è stato raggiunto dalla scorta e ha proseguito il viaggio per la Capitale in auto. In un primo momento fonti del governo avevano riferito che poteva trattarsi di un guasto tecnico.
Ciao @matteorenzi, quando torni a prenderlo hai caffè pagato. Buon lavoro. Pd Arezzo pic.twitter.com/LzyQIz4TIa
— Dindalini Massimilia (@MDindali) March 2, 2015
Fratelli d’Italia: “Con il treno si impiega anche meno tempo”
Al coro delle proteste si aggiunge anche Fratelli d’Italia con il candidato a presidente della Regione Toscana Giovanni Donzelli. “Se il presidente della Repubblica Sergio Mattarella percorre la tratta Roma-Firenze in treno – ha detto Donzelli – credo che lo possa fare anche il presidente del Consiglio Renzi, invece di prendere l’elicottero di Stato. Mi sembra davvero vergognoso che il premier continui imperterrito a fare il bullo con i soldi dei contribuenti”. “Considerato che da Firenze a Roma – aggiunge Donzelli – ci vogliono circa 90 minuti in treno, partendo e arrivando al centro della città, forse Renzi usando l’elicottero di Stato impiega pure più tempo ma si ostina a divertirsi usando i voli di Stato come status symbol: più che un premier sembra Pinocchio nel paese dei balocchi”.
Ma oltre alle reazioni politiche, anche su Twitter monta la polemica: molti utenti si chiedono infatti perché, per un tragitto così breve, il segretario Pd abbia deciso di usare l’elicottero e non il treno. “Renzi – scrive Serpico – ha rottamato le auto blu (degli altri) per prendersi un elicottero bianco. #lavoltabuona che si vergogna?”. E altri aggiungono: “un bel frecciarossa no?”, “ma non era quello che voleva ridurre i costi?”, “elicottero…scorta…no, non può essere”, e Luca Bottura posta un finto virgolettato del premier sull’aereo, riprendendo la strategia applicata alle auto di Stato: “Stavo andando a venderlo su eBay”. Infine c’è anche chi scherza: “Renzi costretto all’atterraggio. Forti ‘ste correnti del Pd”.
Palazzo Chigi: “Motivi di sicurezza”
Ma in serata fonti di Palazzo Chigi riportate dalle agenzie spiegano che il premier ha utilizzato stamane l’elicottero per motivi di sicurezza che, in questo momento, si applica applica al più alto livello per il premier. In questo quadro, le stesse fonti respingono qualsiasi “campagna” contro su questo argomento. “Se qualcuno vuole farla si accomodi, lo faccia pure. Il presidente del Consiglio non solo ha usato, ma usa e continuerà ad usare i mezzi a sua disposizione, secondo quanto prevede la normativa”. Inoltre hanno aggiunto che è frequente che Renzi si sposti in aereo ed elicottero, oltre che in macchina, mentre è raro che possa utilizzare il treno: questi spostamenti sono tecnicamente voli di Stato e, come tali – spiegano le fonti – sono disciplinati dalla legge 111/2011 art. 3 comma 1. I mezzi utilizzati sono quelli del 31° stormo in forza alla presidenza del Consiglio: questi voli, per quanto riguarda il presidente, non vanno annotati sul sito della presidenza. Nel volo in elicottero di questa mattina- concludono le fonti di Palazzo Chigi – era presente anche il sottosegretario Luca Lotti.
A far “scoprire” il premier è stato il Pd di Arezzo
A dare la notizia dell’atterraggio di emergenza è stato il segretario provinciale del Pd di Arezzo, Massimiliano Dindalini, che ha postato la foto sulla sua pagina Facebook. Dindalini ha aggiunto un breve commento: “Questa mattina visita improvvisa del presidente del Consiglio. Caro @matteorenzi, capisco la fretta, prima di tutto l’Italia, però la prossima volta che atterri a Civitella concedici il tempo per offrirti un caffè. #lavoltabuona #pdarezzo”.
“Il comandante ha detto che c’era un guasto” – Davide Grazini, titolare del centro Victoria Beauty Fitness Spa dove è atterrato il velivolo, intervenendo su Rai Radio2 al programma Un Giorno da Pecora ha spiegato: “Il comandante dell’elicottero dove viaggiava Renzi, quando è atterrato, è sceso e mi ha detto che c’era stato un guasto. Mi ha detto che avevano dovuto fare un atterraggio di emergenza per problemi con l’elicottero”. Grazini, poi, ha aggiunto: “Stamattina, verso le 8,30, stavo arrivando nel mio centro quando ho visto un elicottero bianco che viaggiava a bassa quota, quasi all’altezza dei lampioni che ho nei miei campi di calcetto”.
Secondo l’uomo il velivolo non sembrava danneggiato, ma credeva che ci “fosse qualcuno in difficoltà per il maltempo, perché era abbastanza be con una pioggerellina fitta che magari poteva dar noia”. Poi “l’elicottero è atterrato nel mio campo di calcio – ha proseguito -, che ha le dimensioni di metà di un campo da calcio a undici”. A Grazini è parso un atterraggio di emergenza e, visto che si trattava di un mezzo della Repubblica Italiana, ha pensato che “dentro ci fosse un personaggio importante”.
Dopo l’atterraggio “sono arrivate le pattuglie dei carabinieri che hanno parlato coi comandanti, ma non ho sentito cosa si sono detti”. Grazini però non ha visto Renzi “di persona” scendere dall’elicottero, visto che è uscito “da un cancello secondario dopo una mezz’ora”. Dopo avere visto che “stavano riparando qualcosa” dopo un’oretta “il mezzo è ripartito.
Il tempo era migliorato, aveva smesso anche di piovere”. “Le hanno pagato qualcosa?”, hanno chiesto i conduttori Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. “No, ma mi hanno lasciato un numero telefonico dicendomi di chiamarli se ci fosse stato qualche danno perché avrebbero pensato a tutto loro. Ma non ci sono stati danni, si è giusto staccato qualche striscione”, ha concluso Grazini.