La mission è ambiziosa: promuovere all’estero il caro, vecchio made in Italy e attrarre contemporaneamente un po’ di investimenti stranieri in Italia. E dunque i soldi che ci investiamo, come previsto dalla legge di stabilità per il 2015, sono parecchi: 100 milioni in 3 anni per le attività ordinarie di “sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e alla promozione del made in Italy”, più altri 220 milioni per un “piano straordinario” di interventi che, oltre a promuovere il made in Italy di cui sopra, serva a portare quattrini esteri nel nostro Paese. In tutto spenderemo 320 milioni, di cui 164 solo nel 2015. Li porterà a casa un ente dal nome chilometrico – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – che dovrebbe spenderli secondo le indicazioni di una cabina di regia interministeriale. Dovrebbe. Perché la famosa cabina di regia (Ministero dello Sviluppo economico, Affari esteri, Beni culturali, Politiche agricole, camere di commercio, Abi, tra gli altri) si è riunita l’ultima volta il 10 luglio 2013. E nel 2014 non ha mai dato un cenno di vita. Mai. Nemmeno una volta. Ergo: “Chi stabilisce le modalità di utilizzo dei soldi pubblici?”.
Lo chiede il senatore eletto all’estero Aldo Di Biagio (Area popolare), in alcune interrogazioni al ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. E Di Biagio una risposta ce l’ha: “Il piano di promozione relativo al 2015 è stato adottato dall’Agenzia senza avere quell’indirizzo strategico di riferimento che lo statuto e la legge istitutiva ascrivono alla cabina”. Insomma, secondo il senatore, il cda dell’Agenzia si sarebbe fatto tutto da solo. E si appresterebbe a spendere 164 milioni nei prossimi dodici mesi senza che nessuno, né ministri né banche o cooperative, abbiano potuto esercitare compiti e poteri che la legge prevede.
A presiedere l’Agenzia è Riccardo Maria Monti, 45 anni, un manager amico personale dell’ex ministro Corrado Passera, che l’ha voluto anche come vice-presidente della Simest. Monti presiede l’Agenzia dal luglio 2012, cioè da quando Passera ha resuscitato quell’Istituto per il commercio estero, l’Ice, che Giulio Tremonti aveva chiuso nel 2011 dopo averne visto le perdite faraoniche (ben 1.400 consulenze nel solo 2010: un record). Un passato da non ripetere. E per questo, nelle sue interrogazioni, il senatore lamenta per esempio il reclutamento di un “portavoce organo di vertice” a 105 mila euro l’anno, quando “la legge vieta agli organi di vertice dell’amministrazione pubblica, se non sono espressione di rappresentanza politica, di istituire uffici di diretta collaborazione”, come spiega Di Biagio.
Poi, ecco il pasticcio Buonitalia. Buonitalia era una società del Mipaaf che doveva promuovere all’estero i prodotti agroalimentari nostrani, ma che nel 2012 è finita travolta da una gestione troppo allegra. In base al decreto di soppressione, all’Agenzia-ex Ice dovevano finire sia le funzioni che i 19 dipendenti di Buonitalia. Macchè. I diciannove sono stati licenziati, e a furia di cause di lavoro, ricorsi al Tar, decreti ingiuntivi, è in atto una guerra giudiziaria che ha già visto l’Agenzia perdere vari processi davanti al tribunale del lavoro di Roma. I giudici del lavoro hanno condannato l’ex Ice ad assumere i licenziati e a risarcire i danni. Questi i fatti esposti dal senatore Di Biagio nelle sue interrogazioni. Ilfattoquotidiano.it ha provato a interpellare l’Agenzia e il presidente Monti: non abbiamo avuto risposte.
Palazzi & Potere
Made in Italy all’estero, ecco 160 milioni ‘pubblici’. Come verranno spesi? Non si sa
Il senatore di Area Popolare Aldo Di Biagio ha presentato più d'una interrogazione parlamentare conoscere le modalità di utilizzo dei fondi visto che la cabina di regia interministeriale che doveva decidere le voci di spesa non si è mai riunita. Dubbi anche su cause di lavoro e assunzione di un portavoce
La mission è ambiziosa: promuovere all’estero il caro, vecchio made in Italy e attrarre contemporaneamente un po’ di investimenti stranieri in Italia. E dunque i soldi che ci investiamo, come previsto dalla legge di stabilità per il 2015, sono parecchi: 100 milioni in 3 anni per le attività ordinarie di “sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e alla promozione del made in Italy”, più altri 220 milioni per un “piano straordinario” di interventi che, oltre a promuovere il made in Italy di cui sopra, serva a portare quattrini esteri nel nostro Paese. In tutto spenderemo 320 milioni, di cui 164 solo nel 2015. Li porterà a casa un ente dal nome chilometrico – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane – che dovrebbe spenderli secondo le indicazioni di una cabina di regia interministeriale. Dovrebbe. Perché la famosa cabina di regia (Ministero dello Sviluppo economico, Affari esteri, Beni culturali, Politiche agricole, camere di commercio, Abi, tra gli altri) si è riunita l’ultima volta il 10 luglio 2013. E nel 2014 non ha mai dato un cenno di vita. Mai. Nemmeno una volta. Ergo: “Chi stabilisce le modalità di utilizzo dei soldi pubblici?”.
Lo chiede il senatore eletto all’estero Aldo Di Biagio (Area popolare), in alcune interrogazioni al ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi. E Di Biagio una risposta ce l’ha: “Il piano di promozione relativo al 2015 è stato adottato dall’Agenzia senza avere quell’indirizzo strategico di riferimento che lo statuto e la legge istitutiva ascrivono alla cabina”. Insomma, secondo il senatore, il cda dell’Agenzia si sarebbe fatto tutto da solo. E si appresterebbe a spendere 164 milioni nei prossimi dodici mesi senza che nessuno, né ministri né banche o cooperative, abbiano potuto esercitare compiti e poteri che la legge prevede.
A presiedere l’Agenzia è Riccardo Maria Monti, 45 anni, un manager amico personale dell’ex ministro Corrado Passera, che l’ha voluto anche come vice-presidente della Simest. Monti presiede l’Agenzia dal luglio 2012, cioè da quando Passera ha resuscitato quell’Istituto per il commercio estero, l’Ice, che Giulio Tremonti aveva chiuso nel 2011 dopo averne visto le perdite faraoniche (ben 1.400 consulenze nel solo 2010: un record). Un passato da non ripetere. E per questo, nelle sue interrogazioni, il senatore lamenta per esempio il reclutamento di un “portavoce organo di vertice” a 105 mila euro l’anno, quando “la legge vieta agli organi di vertice dell’amministrazione pubblica, se non sono espressione di rappresentanza politica, di istituire uffici di diretta collaborazione”, come spiega Di Biagio.
Poi, ecco il pasticcio Buonitalia. Buonitalia era una società del Mipaaf che doveva promuovere all’estero i prodotti agroalimentari nostrani, ma che nel 2012 è finita travolta da una gestione troppo allegra. In base al decreto di soppressione, all’Agenzia-ex Ice dovevano finire sia le funzioni che i 19 dipendenti di Buonitalia. Macchè. I diciannove sono stati licenziati, e a furia di cause di lavoro, ricorsi al Tar, decreti ingiuntivi, è in atto una guerra giudiziaria che ha già visto l’Agenzia perdere vari processi davanti al tribunale del lavoro di Roma. I giudici del lavoro hanno condannato l’ex Ice ad assumere i licenziati e a risarcire i danni. Questi i fatti esposti dal senatore Di Biagio nelle sue interrogazioni. Ilfattoquotidiano.it ha provato a interpellare l’Agenzia e il presidente Monti: non abbiamo avuto risposte.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.