Ruby ter, procura Milano chiede proroga indagini al gip: “Necessari accertamenti”

La richiesta riguarda in totale 45 persone, tra cui Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, la stessa Ruby, l’avvocato Giuliante, gli storici legali dell’ex premier Niccolò Ghedini e Piero Longo e una trentina di ragazze

Nel giorno in cui Silvio Berlusconi ha terminato di scontare la sua pena per la sentenza Mediaset e il giorno dopo il deposito delle intercettazioni del caso escort di Bari, arriva la notizia che la Procura di Milanoha la necessità di proseguire nelle indagini dell’inchiesta Ruby ter per corruzione in atti giudiziari. Per gli inquirenti sono emersi elementi che hanno bisogno di riscontri “molteplici” ed “eterogenei” e quindi hanno inoltrato la richiesta di proroga delle indagini al giudice per le indagini preliminari Stefania Donadeo.

Dopo le perquisizioni dei giorni scorsi a carico di 21 ragazze, che hanno preso parte alle serate ad Arcore e dell’avvocato Luca Giuliante, ex legale della giovane marocchina, sono stati sentiti diversi testimoni, tra cui il ragionier Giuseppe Spinelli, tesoriere dell’ex Cavaliere.

Proprio per trovare riscontro in relazione agli elementi emersi, anche dalle perquisizioni, il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio segnalano nella richiesta di proroga la necessità di effettuare ulteriori accertamenti, anche attraverso le deposizioni di testimoni e l’analisi di documenti cartacei ed informatici sequestrati.

La richiesta di proroga riguarda in totale 45 persone, tra cui Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, la stessa Ruby, l’avvocato Giuliante, gli storici legali dell’ex premier Niccolò Ghedini e Piero Longo e una trentina di ragazze.
Al centro del procedimento c’è anche l’accusa di falsa testimonianza.

Secondo l’accusa, infatti, l’ex premier avrebbe retribuito le giovani testimoni nei processi, come da loro ammesso anche durante il processo, in cambio del loro silenzio o di dichiarazioni false o reticenti. Nei prossimi giorni la richiesta di proroga sarà notificata ai legali degli indagati (che avranno la possibilità anche di opporsi) e poi il gip deciderà se concederla o meno. Intanto le indagini possono proseguire, anche attraverso la rogatoria in Messico che riguarda alcune proprietà riconducibili alla giovane marocchina e al suo ex compagno Luca Risso.