Dalla Z alla Z, andata e ritorno. Zdenek Zeman si riaccomoda sulla panchina del Cagliari ad appena due mesi e mezzo dall’esonero, maturato il 23 dicembre dopo la sconfitta con la Juventus. Manca solo l’ufficialità, ma la dirigenza sarda sembra aver scartato il ticket Pusceddu-Suazo e l’opzione Serse Cosmi. A rianimare il Cagliari sarà il tecnico boemo che rientra nello spogliatoio dalla finestra dopo esserne uscito dalla porta lasciando il posto a Gianfranco Zola. L’avventura dell’ex giocatore rossoblù sulla panchina della squadra dove chiuse la sua carriera dieci anni fa è durata appena 74 giorni. Nei quali tutto è stato rivoltato ma nulla è cambiato: Zeman aveva lasciato il gruppo al terzultimo posto in classifica e lì lo riprende per mano.
Il Cagliari viene da tre sconfitte consecutive, non vince dal 24 gennaio quando mise sotto il Sassuolo al Sant’Elia. E allora sboccia di nuovo l’amore con il maestro boemo, salutato dopo il k.o. contro la capolista: all’epoca a ferire la dirigenza, al di là di una squadra incapace di vincere, era stata l’incredibile abiura tattica di Zeman capace di schierare un 4-4-2 imbottito di difensori. Lui, votato all’attacco al di là di ogni ragionevolezza, aveva pensato più a non prenderle che a suonarle snaturando sé stesso e il Cagliari. E la Juventus aveva punito l’atteggiamento ultradifensivista demolendo la fragile retroguardia sarda in appena 120 secondi.
Zeman aveva chiuso il primo spezzone di avventura a Cagliari con 12 punti, frutto di appena 3 vittorie e 3 pareggi in 16 giornate. Dieci turni dopo lo ritrova a quota 20 e con un punto in più distacco dalla salvezza. Zola non è riuscito a invertire la rotta: dopo il tonfo a Palermo all’esordio (5-0 per i rosanero), due vittorie e un pareggio nelle successive tre giornate avevano fatto pensare che davvero la musica fosse cambiata. La sconfitta con la Roma ha invece aperto una striscia di cinque gare senza vittorie e con appena un punto conquistato. Il Cesena che si rifà sotto, Atalanta e Chievo zoppi ma vivi: troppo per non dare una nuova scossa all’ambiente. “Una decisione presa a malincuore nei confronti di un grande uomo – scrive in una nota il club rossoblù – che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cagliari, dando lustro e prestigio internazionale alla terra sarda”. Il contratto di Zeman non era stato stracciato ed è tornato buono. Allacciate le cinture, il boemo riavvita le luci del lunapark.