Uno degli scandali più grandi della sanità lombarda riguarda la Maugeri che ha patteggiato ammettendo di aver pagato la Regione per ottenere prestazioni. In questa vicenda l’ex governatore Formigoni è rinviato a giudizio per associazione a delinquere e corruzione. La nuova giunta Maroni ha chiesto alla direzione della Maugeri un maxi risarcimento di 230 milioni di euro equivalente a rimborsi gonfiati di dieci anni di prestazioni. Naturalmente questo avrebbe provocato un fallimento delle strutture prevalentemente destinate alla riabilitazione.
Si parla in questi giorni del possibile accordo con il Pirellone in cui la Maugeri pagherà solo due milioni di euro, oltre al 50% di azioni della nuova società che garantirà l’attività sanitaria futura. A fronte di ciò la Regione si ritirerebbe dal processo. I lavoratori sono comunque preoccupati del passaggio ad una nuova società visto che la Fondazione S. Maugeri, accreditata come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in collaborazione con l’Università, potrebbe perdere la connotazione. Senza considerare che i lavoratori hanno votato a maggioranza un accordo del costo del lavoro per salvare il loro posto senza averne in realtà certezze.
La nuova Giunta, che ricordiamo ha cambiato addendi ma non estrazione politica (Formigoni-Bresciani versus Maroni-Mantovani) accetta un rimborso risicato con la scusa nobile di salvare posti di lavoro. In realtà la nuova Giunta ritirerà la sua costituzione come parte civile al processo penale contro la precedente Giunta che omettendo di fare controlli ha permesso un simile ed inutile utilizzo di soldi dei cittadini. Si passa da 230 milioni di euro a 2 milioni di euro in modo così veloce come se fossero soldi dell’ex governatore mentre sono soldi dei cittadini.
Formigoni non ha nulla da dire? Non è forse che solo controlli seri randomizzati sui pazienti come dico da anni avrebbero potuto limitare l’abuso di potere di soggetti come Formigoni che ancora manteniamo nelle vesti di senatore? Siamo sicuri che il ritiro della Regione dal procedimento penale contro la Maugeri non possa influenzare il coinvolgimento degli altri imputati a partire proprio dal Celeste?
Domenico De Felice
Medico, opinionista di sanità
Società - 19 Marzo 2015
Regione Lombardia-Maugeri, accordo con soldi pubblici. Formigoni non ha nulla da dire?
Uno degli scandali più grandi della sanità lombarda riguarda la Maugeri che ha patteggiato ammettendo di aver pagato la Regione per ottenere prestazioni. In questa vicenda l’ex governatore Formigoni è rinviato a giudizio per associazione a delinquere e corruzione. La nuova giunta Maroni ha chiesto alla direzione della Maugeri un maxi risarcimento di 230 milioni di euro equivalente a rimborsi gonfiati di dieci anni di prestazioni. Naturalmente questo avrebbe provocato un fallimento delle strutture prevalentemente destinate alla riabilitazione.
Si parla in questi giorni del possibile accordo con il Pirellone in cui la Maugeri pagherà solo due milioni di euro, oltre al 50% di azioni della nuova società che garantirà l’attività sanitaria futura. A fronte di ciò la Regione si ritirerebbe dal processo. I lavoratori sono comunque preoccupati del passaggio ad una nuova società visto che la Fondazione S. Maugeri, accreditata come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in collaborazione con l’Università, potrebbe perdere la connotazione. Senza considerare che i lavoratori hanno votato a maggioranza un accordo del costo del lavoro per salvare il loro posto senza averne in realtà certezze.
La nuova Giunta, che ricordiamo ha cambiato addendi ma non estrazione politica (Formigoni-Bresciani versus Maroni-Mantovani) accetta un rimborso risicato con la scusa nobile di salvare posti di lavoro. In realtà la nuova Giunta ritirerà la sua costituzione come parte civile al processo penale contro la precedente Giunta che omettendo di fare controlli ha permesso un simile ed inutile utilizzo di soldi dei cittadini. Si passa da 230 milioni di euro a 2 milioni di euro in modo così veloce come se fossero soldi dell’ex governatore mentre sono soldi dei cittadini.
Formigoni non ha nulla da dire? Non è forse che solo controlli seri randomizzati sui pazienti come dico da anni avrebbero potuto limitare l’abuso di potere di soggetti come Formigoni che ancora manteniamo nelle vesti di senatore? Siamo sicuri che il ritiro della Regione dal procedimento penale contro la Maugeri non possa influenzare il coinvolgimento degli altri imputati a partire proprio dal Celeste?
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".