Le tariffe dell’acqua continuano a aumentare (+6,6% sul 2013) così come il suo tasso di dispersione nelle tubature (più di un terzo di quanto immesso in rete viene sprecato). La regione in cui le bollette sono più “pesanti”? Sicuramente la Toscana: ogni famiglia di Firenze, Prato e Pistoia spende mediamente ogni anno 563 euro. Quelle in cui si “spreca” più acqua sono invece Lazio e Calabria: il livello di dispersione nella rete è pari al 60%. Queste le conclusioni a cui giunge il nuovo studio di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato relativo ai dati 2014, in vista della Giornata mondiale dell’acqua di oggi. L’indagine – precisa la onlus – si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: riflettori quindi puntati su acquedotti, canoni di fognatura, canoni di depurazione e quota fissa. Oggetto d’indagine tutti i capoluoghi di provincia italiani: “I dati sono riferiti a una famiglia tipo di 3 persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua e sono comprensivi di Iva al 10%”.
In Toscana bollette record: 526 euro
Nel 2014 la famiglia-tipo italiana ha speso 355 euro: un aumento del 6,6% rispetto all’anno precedente e del 52% rispetto al 2007. Le tariffe più elevate si riscontrano – nell’ordine – in Toscana (526 euro, +5,6% sul 2013), Marche (451), Umbria e Emilia Romagna (439). Quelle più basse si riscontrerebbero invece nel Molise (143 euro). Le città in cui si spende di più? Tra le prime dieci figurano 7 realtà toscane. Al primo posto assoluto Firenze, Prato e Pistoia con una spesa di 563 euro (+3,8% sul 2013), seguite da Grosseto e Siena (562). Nella “top ten” anche Frosinone, Pesaro e Urbino. Le città invece più “economiche” sono Isernia (120 euro), Milano (136) e Campobasso (166).
Il presidente dell’Autorità idrica toscana: “In realtà siamo tra i più virtuosi”
Perché in Toscana si registrano tariffe così alte? Lo abbiamo chiesto direttamente a Emilio Bonifazi, sindaco Pd di Grosseto e dallo scorso novembre alla guida dell’Autorità idrica toscana (Ait): “In realtà il nostro è un sistema all’avanguardia. Per comprendere bene i dati del dossier bisognerebbe infatti ricordare che la Toscana è una delle poche regioni a applicare la legge Galli, normativa che prevede il ricorso a tariffe e non a tasse”. Bonifazi spiega: “Ricorrendo alla tariffa si coprono tutti i costi del servizio idrico integrato, investimenti e spese di depurazione comprese, senza gravare sulla fiscalità generale o senza ricorrere a interventi pubblici. Il ricorso alla tassa comporterebbe invece una compartecipazione del pubblico, spalmando così i costi restanti del servizio sulla fiscalità generale, magari attraverso l’addizionale Irpef”.
Il numero uno dell’Ait sostiene inoltre che il parametro di partenza usato da Cittadinanzattiva possa in realtà essere fuorviante: “192 metri cubi annui rappresentano un consumo piuttosto elevato per una famiglia, la maggior parte delle utenze in realtà ne consuma 120-130. Sottolineo questo aspetto perché in Toscana si utilizzano tariffe progressive che premiano chi utilizza con parsimonia questa fondamentale risorsa: è un aspetto che si dovrebbe tenere in debita considerazione”. Poi conclude: “In termini di qualità dell’acqua, sistema fognario e depurazione rappresentiamo una realtà all’avanguardia”.
Acquedotto, a Reggio Calabria si spende 39 volte di più di Aosta
Considerando le singole componenti del servizio idrico integrato si vede che la tariffa più elevata per coprire i costi dell’acquedotto è quella di Reggio Calabria “con una spesa di oltre 39 volte superiore” al fanalino di coda Aosta. “Depurazione e fognatura costano di più a Carrara – prosegue il dossier – dove si paga circa 6 volte il costo sostenuto a Cremona”. Il “primato” per la quota fissa va invece a Gorizia: “28 volte più elevata rispetto a quella di Milano”.
Il 37% dell’acqua delle tubature finisce sprecata
Dopo aver analizzato il capitolo “agevolazioni tariffarie” (messe in atto nel 56% dei casi) Cittadinanzattiva si concentra sull’aumento (+3% rispetto al 2013) della dispersione idrica: “In media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature viene sprecata: un livello fra i peggiori in Europa”. Le situazioni più critiche dal punto della dispersione si registrano in Calabria, Lazio (60%) e Basilicata (58%) mentre i casi più virtuosi sono Valle d’Aosta (20%) e Trentino Alto Adige (26%).
Necessari interventi da 25 miliardi di euro in 5 anni
La onlus ha inoltre rilevato come manchino servizi di fognatura per il 15% della popolazione e servizi di depurazione per circa un terzo dei cittadini. Poi osserva: “L’autorità ha stimato che sono state realizzate meno del 56% delle opere necessarie e che gli interventi più urgenti per superare carenze croniche e mettersi in regola con gli adempimenti europei richiedono oltre 25 miliardi di euro nei prossimi 5 anni”. Nel dossier si ricorda infine come lo scorso luglio la Commissione europea abbia aperto “una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per il superamento dei limiti di arsenico e fluoro, in particolare nel Lazio”.
Cronaca
Acqua pubblica, tariffe aumentate del 6,6% dal 2013. Dispersione media 37%
Tra i 10 capoluoghi più costosi, 7 sono toscani. Record a Firenze, Pistoia e Prato con 563 euro annui a famiglia. Fanalino di coda Isernia con 120 euro secondo il rapporto di "Cittadinanzattiva". Il costo è aumentato del 52,3% rispetto al 2007. Bonifazi, presidente Autorità idrica toscana: "In realtà siamo virtuosi perché tutti i costi del servizio vengono caricati in tariffa e non spalmati invece sulla fiscalità generale"
Le tariffe dell’acqua continuano a aumentare (+6,6% sul 2013) così come il suo tasso di dispersione nelle tubature (più di un terzo di quanto immesso in rete viene sprecato). La regione in cui le bollette sono più “pesanti”? Sicuramente la Toscana: ogni famiglia di Firenze, Prato e Pistoia spende mediamente ogni anno 563 euro. Quelle in cui si “spreca” più acqua sono invece Lazio e Calabria: il livello di dispersione nella rete è pari al 60%. Queste le conclusioni a cui giunge il nuovo studio di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato relativo ai dati 2014, in vista della Giornata mondiale dell’acqua di oggi. L’indagine – precisa la onlus – si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: riflettori quindi puntati su acquedotti, canoni di fognatura, canoni di depurazione e quota fissa. Oggetto d’indagine tutti i capoluoghi di provincia italiani: “I dati sono riferiti a una famiglia tipo di 3 persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua e sono comprensivi di Iva al 10%”.
In Toscana bollette record: 526 euro
Nel 2014 la famiglia-tipo italiana ha speso 355 euro: un aumento del 6,6% rispetto all’anno precedente e del 52% rispetto al 2007. Le tariffe più elevate si riscontrano – nell’ordine – in Toscana (526 euro, +5,6% sul 2013), Marche (451), Umbria e Emilia Romagna (439). Quelle più basse si riscontrerebbero invece nel Molise (143 euro). Le città in cui si spende di più? Tra le prime dieci figurano 7 realtà toscane. Al primo posto assoluto Firenze, Prato e Pistoia con una spesa di 563 euro (+3,8% sul 2013), seguite da Grosseto e Siena (562). Nella “top ten” anche Frosinone, Pesaro e Urbino. Le città invece più “economiche” sono Isernia (120 euro), Milano (136) e Campobasso (166).
Il presidente dell’Autorità idrica toscana: “In realtà siamo tra i più virtuosi”
Perché in Toscana si registrano tariffe così alte? Lo abbiamo chiesto direttamente a Emilio Bonifazi, sindaco Pd di Grosseto e dallo scorso novembre alla guida dell’Autorità idrica toscana (Ait): “In realtà il nostro è un sistema all’avanguardia. Per comprendere bene i dati del dossier bisognerebbe infatti ricordare che la Toscana è una delle poche regioni a applicare la legge Galli, normativa che prevede il ricorso a tariffe e non a tasse”. Bonifazi spiega: “Ricorrendo alla tariffa si coprono tutti i costi del servizio idrico integrato, investimenti e spese di depurazione comprese, senza gravare sulla fiscalità generale o senza ricorrere a interventi pubblici. Il ricorso alla tassa comporterebbe invece una compartecipazione del pubblico, spalmando così i costi restanti del servizio sulla fiscalità generale, magari attraverso l’addizionale Irpef”.
Il numero uno dell’Ait sostiene inoltre che il parametro di partenza usato da Cittadinanzattiva possa in realtà essere fuorviante: “192 metri cubi annui rappresentano un consumo piuttosto elevato per una famiglia, la maggior parte delle utenze in realtà ne consuma 120-130. Sottolineo questo aspetto perché in Toscana si utilizzano tariffe progressive che premiano chi utilizza con parsimonia questa fondamentale risorsa: è un aspetto che si dovrebbe tenere in debita considerazione”. Poi conclude: “In termini di qualità dell’acqua, sistema fognario e depurazione rappresentiamo una realtà all’avanguardia”.
Acquedotto, a Reggio Calabria si spende 39 volte di più di Aosta
Considerando le singole componenti del servizio idrico integrato si vede che la tariffa più elevata per coprire i costi dell’acquedotto è quella di Reggio Calabria “con una spesa di oltre 39 volte superiore” al fanalino di coda Aosta. “Depurazione e fognatura costano di più a Carrara – prosegue il dossier – dove si paga circa 6 volte il costo sostenuto a Cremona”. Il “primato” per la quota fissa va invece a Gorizia: “28 volte più elevata rispetto a quella di Milano”.
Il 37% dell’acqua delle tubature finisce sprecata
Dopo aver analizzato il capitolo “agevolazioni tariffarie” (messe in atto nel 56% dei casi) Cittadinanzattiva si concentra sull’aumento (+3% rispetto al 2013) della dispersione idrica: “In media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature viene sprecata: un livello fra i peggiori in Europa”. Le situazioni più critiche dal punto della dispersione si registrano in Calabria, Lazio (60%) e Basilicata (58%) mentre i casi più virtuosi sono Valle d’Aosta (20%) e Trentino Alto Adige (26%).
Necessari interventi da 25 miliardi di euro in 5 anni
La onlus ha inoltre rilevato come manchino servizi di fognatura per il 15% della popolazione e servizi di depurazione per circa un terzo dei cittadini. Poi osserva: “L’autorità ha stimato che sono state realizzate meno del 56% delle opere necessarie e che gli interventi più urgenti per superare carenze croniche e mettersi in regola con gli adempimenti europei richiedono oltre 25 miliardi di euro nei prossimi 5 anni”. Nel dossier si ricorda infine come lo scorso luglio la Commissione europea abbia aperto “una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia per il superamento dei limiti di arsenico e fluoro, in particolare nel Lazio”.
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Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Disagi in vista oggi in Lombardia per chi si sposta in treno. Dalle 3 di mercoledì 5 febbraio 2025 alle 2 di giovedì 6 il sindacato Orsa ha proclamato una giornata di sciopero che potrà generare ripercussioni al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Viaggeranno i treni con partenza prevista dopo le 6 e dopo le 18, con arrivo previsto entro le 9 ed entro le 21.
Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.
Disagi in vista anche per chi viaggia in aereo con lo sciopero del personale delle aziende di handling associate a Assohandlers indetto dalla Flai Trasporti e Servizi.
Cagliari, 04 feb. - (Adnkronos) - È morto il principe Karim Aga Khan, fu lui il 14 marzo del 1962 a fondare il Consorzio Costa Smeralda e portare al centro del mondo un angolo di Sardegna. "Non abbiamo parole. Solo una: grazie", è il commento ufficiale del Consorzio. L'annuncio ufficiale della scomparsa arriva dall'Aga Khan Development Network. "Sua Altezza il principe Karim Al-Hussaini, Aga Khan IV, 49° Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente del profeta Maometto (pace sia con lui), è deceduto pacificamente a Lisbona il 4 febbraio 2025, all'età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia". A breve è previsto l'annuncio del suo successore.
"I leader e lo staff dell'Aga Khan Development Network porgono le nostre condoglianze alla famiglia di Sua Altezza e alla comunità ismailita di tutto il mondo - si legge in una nota -. Mentre onoriamo l'eredità del nostro fondatore, il principe Karim Aga Khan, continuiamo a lavorare con i nostri partner per migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in tutto il mondo, come lui desiderava, indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o origini".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio riferisca in Parlamento sulla vicenda Almasri. Prima lo farà, prima potrà occuparsi dei gravi problemi del Paese e tentare qualche soluzione alla crisi industriale, al Pil che ristagna, alla sanità ormai alla deriva. Perda meno tempo nella comunicazione social e ne trovi per cose più gravi e urgenti. Chi la segue nei suoi video e poi legge la bolletta della luce e del gas comincia a chiedersi come mai tanta distanza fra la realtà e la rappresentazione che ne dà Meloni. Sulla vicenda Almasri ci metta la faccia, ma in Parlamento e non su X o Instagram. Solo così potrà chiudere una vicenda gestita male e conclusa peggio". Lo dice Daniela Ruffino di Azione.
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Fdi e Lega all'attacco del Pd sull'inchiesta campana sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che vede coinvolto il tesoriere regionale dem, Nicola Salvati, già sospeso ieri dal partito. "Siamo sconcertati da queste notizie che coinvolgono i 'buoni e generosi' del Pd. Se le accuse fossero confermate sarebbe gravissimo", attacca direttamente Matteo Salvini via social. Anche la premier Giorgia Meloni dedica un post alla vicenda sottolineando come l'inchiesta campana confermi "ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli". La premier garantisce: "Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità".
Non tarda la replica dei dem che, dopo aver sospeso ieri Salvati, oggi hanno incaricato il tesoriere nazionale del Pd, Michele Fina, di assumere la gestione della tesoreria regionale. "Quanto al merito della vicenda, oltre ad averlo rimosso dall'incarico di tesoriere, dopo un secondo lo abbiamo immediatamente sospeso in via cautelare dall'anagrafe degli iscritti del Pd -sottolinea lo stesso Fina-. E' giusto il caso di osservare che una ministra della Repubblica, rinviata a giudizio per falso in bilancio e sotto indagine per truffa ai danni dello Stato, siede ancora tranquillamente al suo posto. Prego di notare le differenze".
Nella vicenda intervengono anche i 5 Stelle. Il capogruppo Riccardo Ricciardi va giù duro: "Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza. Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i 5 stelle faccia una pulizia totale in casa propria". Una 'pulizia' che in Campania la stessa Elly Schlein ha come obiettivo. Giuseppe Conte ricorda come "l'etica pubblica è fondamentale" per i 5 Stelle ma è su Meloni che il leader M5S batte, anche su questa vicenda. E a stretto giro ribatte via social al post della premier. "Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’'immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità'? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti a eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali? Per farti tornare alla realtà ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell'altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d'Italia".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni continua a fuggire dal parlamento preferendo parlare continuamente sui social, quasi fosse una influencer e non la Presidente del Consiglio. Manda i due ministri, Nordio e Piantedosi, che avevano fatto saltare la precedente informativa con una motivazione menzognera: siccome c'era il segreto istruttorio e per rispetto delle indagini, non avrebbero potuto partecipare. Mentivano sapendo di mentire". Così Angelo Bonelli, parlamentare di AVS e portavoce di Europa Verde.
"Perché la Legge Costituzionale n°1 del 16 gennaio 1989, all'articolo 6, stabilisce in modo inequivocabile che il procuratore invia la denuncia al tribunale dei ministri senza svolgere alcuna indagine. È quindi evidente che gli interessati sapevano che non ci sono indagini e che non c'è alcun segreto istruttorio da rispettare. Infatti, domani i ministri Piantedosi e Nordio si presentano a Montecitorio per l'informativa. Si presentano per non far venire la premier Meloni: colei che ha accusato l'opposizione, in particolar modo Alleanza Verdi e Sinistra, di essere amici dei trafficanti di esseri umani".
"Ora l'Italia e l'opinione pubblica internazionale hanno la prova che lei è amica e complice dei trafficanti di esseri umani. Giorgia Meloni venga in Aula a spiegare perché! È ora di farla finita con il complottismo e il vittimismo da propaganda di Giorgia Meloni, che sparge sui social e nelle trasmissioni televisive amiche", conclude Bonelli.
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo Terminal Donato Bramante che, ci auguriamo, sarà pronto entro la seconda parte del 2025. Sarà una struttura completamente green che migliorerà l’esperienza dei crocieristi che vengono qui a Civitavecchia. Abbiamo inoltre completato l’impianto fotovoltaico del Terminal Vespucci, che quindi sarà interamente alimentato da energia rinnovabile. Stiamo lavorando sul rinnovamento del design del Terminal 10 per poi trasferirlo al 18 e che sarà dedicato alle navi boutique, a conferma della vocazione di Civitavecchia come hub europeo principale per questo genere di imbarcazioni". Ad affermarlo è John Portelli, Direttore Generale della Roma Cruise Terminal (Rct) alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – illustrando i molteplici interventi infrastrutturali che stanno rendendo il porto di Civitavecchia sempre più funzionale ed ecosostenibile.
"Ma ci sono altri progetti importanti che vedono il ripensamento di tutta l’area portuale di Civitavecchia – continua Portelli -, i nuovi varchi che saranno inaugurati nel 2025, il ponte che collegherà questa parte del porto con le banchine delle crociere. E poi, le nuove bitte di 300 tonnellate che sono piuttosto rare nei porti italiani e che sono fondamentali per dare flessibilità agli ormeggi, specialmente per le grandi navi che si fermano nel porto di Civitavecchia".
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Dopo aver superato la soglia dei 3 milioni di turisti in transito nel porto di Civitavecchia, l’anno scorso, traguardo mai raggiunto da nessun porto in Italia, oggi celebriamo il risultato di 3.459.000, un risultato importantissimo e straordinario, non solo su base nazionale, ma europeo e mondiale, visto che siamo secondi – e, ormai, di poco – solo a Barcellona, e contiamo di superarla in un paio d’anni, posizionandoci ormai tra i primi sei porti crocieristici al mondo". Ad affermarlo è Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – per illustrare i dati delle crociere del 2024 e le prospettive di sviluppo del traffico crocieristico.
"Un altro dato importante – continua Musolino – riguarda anche l’effetto che le crociere turnaround, cioè che partono e arrivano a Civitavecchia hanno prodotto sui servizi di ricettività della città. Il 79% degli operatori di bed and breakfast o di alberghi dichiara che senza le crociere il loro lavoro sarebbe fortemente penalizzato. Parliamo di ristoranti, parcheggi fuori dal porto un’industria che produce tanto lavoro in molti settori”. Un indotto che non favorisce solo Civitavecchia, ma di cui beneficia, ovviamente, oltre alla città di Roma, meta di riferimento per i turisti delle crociere, anche tutto il territorio laziale. “In questi anni, siamo riusciti a mandare oltre 20.000 persone in località come Viterbo e Bomarzo", conclude il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale.