Il mondo FQ

Ruby ter, i genitori dell’ex compagno: “Si comporta come una principessa”

Una ragazza dispotica, prepotente, abituata al lusso. È la fotografia che fanno i genitori di Luca Risso e che emerge dalle intercettazioni disposte dai pm che conducono l'indagine per corruzione in atti giudiziari. Dagli atti emerge che Karima El Mahroug, parla al telefono utilizzando un’utenza "intestata" proprio al suo primo legale Luca Giuliante
Commenti

Una ragazza dispotica, prepotente, abituata al lusso come una principessa. È la fotografia che fanno i genitori dell’ex compagno, Luca Risso, e che emerge dalle intercettazioni disposte dai pm che conducono l’indagine Ruby ter, quella per corruzione in atti giudiziari.

“Lei si considera la principessa Taitù (principessa etiope morta nel 1918 considerata vanitosa e dispotica, ndr) e finché voi gliene date, lei continuerà a fare la prepotente (…) dovrebbe tenersi un po’ più calma” afferma in un’intercettazione Mario Risso, padre dell’ex compagno della marocchina, parlando della giovane che andrebbe tenuta “un pochino a stecchetto”. “Se invece voi gliene elemosinate un pochino – prosegue rivolgendosi all’avvocato Luca a Giuliante – lei dovrebbe tenersi un po più calma, avrebbe dei problemi anche lei, cosa che invece così non li ha. È tutta colpa vostra per me è tutta colpa vostra, poi ormai le cose come vanno vanno non lo so come andranno a finire, però la colpa, si ricordi, per me, parlo io, io per me vi do la colpa, a lei al 10% e al 90% a lui”. Giuliante, da quanto emerge dagli atti, si sarebbe difeso replicando: “Si però poi se li fa prestare” e “noi non sappiamo più cosa farci, non riusciamo a tenerla”. Nella telefonata interviene anche la mamma di Luca Risso, Mariella Maggioncada e dice all’interlocutrice: “Tanto lui la conosce ormai, io penso che è potessero eliminarla lo farebbero anche loro, perché non ne possono più, non ne possono più. Se la sono creata loro questa situazione….”.

Dagli atti emerge che Karima El Mahroug, indagata a Milano per corruzione in atti giudiziari assieme a Silvio Berlusconi e ad altre persone, parla al telefono utilizzando un’utenza “intestata” proprio al suo primo legale, anche lui accusato dello stesso reato. Nell’annotazione della sezione di polizia giudiziatia agli atti dell’indagine si precisa che con l’utenza intercettata nella disponibilità della marocchina sono state, però, effettuate “solo due conversazioni“. Dalla stessa relazione emerge anche che la giovane vorrebbe aprire “un centro estetico-dentistico a Genova, oltre al progetto di rilevare un’attività di ristorazione a Milano”. A seguire la marocchina in questi ed “altri progetti” un “architetto consulente aziendale”.

Resta in contatto con la community de Il Fatto Quotidiano

L'amato strillone del Fatto

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione