La procura di Caltagirone ha ordinato il sequestro del Muos, il sistema di comunicazioni satellitari della Marina militare americana che si trova nnella riserva di Niscemi (Caltanissetta), in contrada Ulmo. Il provvedimento arriva dopo la decisione del Tar di Palermo che aveva accolto i ricorsi dei comitati No-Muos e del Comune contro la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell’impianto di Tlc.

A febbraio i giudici del Tar hanno stabilito che il sistema è pericoloso per la salute dei cittadini. Nella sentenza della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale, presieduta da Caterina Criscenti, si legge che lo “studio dell’Istituto superiore di sanità costituisce un documento non condiviso da tutti i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro e – fatto ancor più significativo – risulta non condiviso proprio dai componenti designati dalla Regione siciliana, Mario Palermo e Massimo Zucchetti“.

Il sequestro è stato disposto dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, per violazione del vincolo paesaggistico di inedificabilità assoluta presente in una riserva naturale, al quale sono sottoposte anche le costruzioni di carattere militare. Il provvedimento è stato già notificato al comandante del contingente militare statunitense presente nella base di Sigonella. L’esecuzione è del nucleo di polizia giudiziaria della Polizia municipale della Procura di Caltagirone.

 

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