Uomini armati hanno fatto irruzione negli edifici governativi di Mogadiscio, in Somalia, in cui hanno sede i ministeri dell’Istruzione universitaria e del Petrolio. Il bilancio, secondo il portavoce del governo Ridwan Haji Abdiweli, è di dieci vittime, di cui otto civili e due soldati. Molti sarebbero i feriti, tra i quali risultano – secondo quanto riferito dai media locali – il direttore generale del ministero Ismail Yusuf e il responsabile della sicurezza nel dicastero. Durante il blitz delle forse speciali sono stati uccisi anche sette assalitori.
L’agguato, preceduto da una forte esplosione probabilmente a opera di un kamikaze, è stato rivendicato dal gruppo estremista islamico radicale al-Shabab: “Siamo dentro e i combattenti stanno proseguendo”, ha riferito durante l’attacco il portavoce Abdiasis Abu Musab, che ha parlato di “operazione sacra”. “Il palazzo è sotto attacco”, ha commentato la polizia del Paese, mentre un testimone ha raccontato: “Gli assalitori sparano dalla sommità dell’edificio, mentre le forze del governo sparano da ogni parte”. Dopo circa un’ora dal suo inizio, l’agguato si è concluso con l’uccisione di due assalitori da parte delle forze dell’ordine somale. Un ufficiale ha dichiarato: “Le forze dell’Unione africana sono sempre rimaste nell’edificio per garantire protezione, altrimenti la situazione sarebbe stata peggiore. Ora i combattimenti sono finiti e il palazzo è stato messo in sicurezza”.
A fine marzo i fondamentalisti somali al-Shabab avevano attaccato l’hotel Maka al-Mukaram a Mogadiscio, frequentato da parlamentari e funzionari amministrativi. Nell’assalto, durato 13 ore, erano morte diciotto persone, tra cui l‘ambasciatore Onu in Svizzera.
Nel frattempo il governo del Kenya ha avviato i lavori per la costruzione di un muro di sicurezza al confine con la Somalia, destinato ad arginare le incursioni dei militanti di al-Shabab. Il direttore dei servizi d’immigrazione keniota, Gordon Kihalangwa, ha dato il via formale ai lavori e ha esortato la popolazione locale a sostenere il progetto. Il muro partirà dalla città settentrionale di Mandera e attraverserà tutte le contee che confinano con la Somalia, Mandera, Wajir, Garissa – sede dell’attacco al campus universitario – e Lamu.
Mondo
Somalia, attacco Al Shabaab ministero Istruzione: dieci morti. Uccisi assalitori
Un commando ha fatto irruzione negli edifici governativi di Mogadiscio in cui hanno sede i dicasteri della Formazione universitaria e del Petrolio. Abdiasis Abu Musab, uno dei portavoci del gruppo fondamentalista: "Operazione sacra"
Uomini armati hanno fatto irruzione negli edifici governativi di Mogadiscio, in Somalia, in cui hanno sede i ministeri dell’Istruzione universitaria e del Petrolio. Il bilancio, secondo il portavoce del governo Ridwan Haji Abdiweli, è di dieci vittime, di cui otto civili e due soldati. Molti sarebbero i feriti, tra i quali risultano – secondo quanto riferito dai media locali – il direttore generale del ministero Ismail Yusuf e il responsabile della sicurezza nel dicastero. Durante il blitz delle forse speciali sono stati uccisi anche sette assalitori.
L’agguato, preceduto da una forte esplosione probabilmente a opera di un kamikaze, è stato rivendicato dal gruppo estremista islamico radicale al-Shabab: “Siamo dentro e i combattenti stanno proseguendo”, ha riferito durante l’attacco il portavoce Abdiasis Abu Musab, che ha parlato di “operazione sacra”. “Il palazzo è sotto attacco”, ha commentato la polizia del Paese, mentre un testimone ha raccontato: “Gli assalitori sparano dalla sommità dell’edificio, mentre le forze del governo sparano da ogni parte”. Dopo circa un’ora dal suo inizio, l’agguato si è concluso con l’uccisione di due assalitori da parte delle forze dell’ordine somale. Un ufficiale ha dichiarato: “Le forze dell’Unione africana sono sempre rimaste nell’edificio per garantire protezione, altrimenti la situazione sarebbe stata peggiore. Ora i combattimenti sono finiti e il palazzo è stato messo in sicurezza”.
A fine marzo i fondamentalisti somali al-Shabab avevano attaccato l’hotel Maka al-Mukaram a Mogadiscio, frequentato da parlamentari e funzionari amministrativi. Nell’assalto, durato 13 ore, erano morte diciotto persone, tra cui l‘ambasciatore Onu in Svizzera.
Nel frattempo il governo del Kenya ha avviato i lavori per la costruzione di un muro di sicurezza al confine con la Somalia, destinato ad arginare le incursioni dei militanti di al-Shabab. Il direttore dei servizi d’immigrazione keniota, Gordon Kihalangwa, ha dato il via formale ai lavori e ha esortato la popolazione locale a sostenere il progetto. Il muro partirà dalla città settentrionale di Mandera e attraverserà tutte le contee che confinano con la Somalia, Mandera, Wajir, Garissa – sede dell’attacco al campus universitario – e Lamu.
Articolo Precedente
Elezioni Usa 2016: 7 uomini (sette) contro una donna
Articolo Successivo
Cuba-Stati Uniti: disgelo storico, vada avanti
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Turchia, arrestato il sindaco di Istanbul: è tra i principali oppositori di Erdogan. Il governo vieta le manifestazioni in città fino al 23 marzo
Scuola
I criteri per sostituire le caldaie nelle scuole sono cambiati in corsa: il governo non rimborsa interventi già fatti. L’accusa: “Questo stallo va avanti da mesi”
Mondo
Trump e Putin decidono le condizioni per la tregua in Ucraina, ma l’Europa frena di già. Scenari post guerra | Fantasmi elettorali a Kiev
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Oggi è San Giuseppe. Buon onomastico a chi porta il suo nome e auguri a tutti i papà! Una preghiera per quelli che continuano a vivere nei nostri ricordi e nel nostro cuore". Lo scrive su X il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Un augurio speciale a tutti quei papà che passano la notte insonni, cullando i propri neonati. A quelli che ogni mattina vestono i bambini con cura e li accompagnano all’asilo o a scuola. A quelli che si fanno in quattro per sostenere i propri figli e la propria famiglia. A quelli che li proteggono da lassù. A chi vive la dolcezza di una vita di coppia e a chi, con il suo amore, riesce a dare tutto anche da solo. A quelli che, ormai con i figli adulti, non smettono mai di preoccuparsi per loro. Grazie a ognuno di voi. Perché papà e mamma sono e rimarranno sempre le parole più belle del mondo. Buona Festa del papà". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Bruxelles, 19 mar. (Adnkronos) - Il riarmo dell'Unione Europea non è contro gli Usa: "ciò di cui l'industria della difesa ha bisogno ora è di contratti a lungo termine da parte degli Stati membri e noi stiamo incoraggiando i Paesi Ue a lavorare a stretto contatto e ad avere una prospettiva di lungo termine con gli investimenti". Lo dice al Corriere della Sera Henna Virkkunen, uno dei vicepresidenti esecutivi della Commissione Europea, che ha guidato la preparazione di Safe, lo strumento che mette a disposizione dei Paesi Ue 150 miliardi di euro di prestiti per la difesa.
"La politica di difesa è di competenza degli Stati membri, ma sappiamo che viviamo in un mondo molto pericoloso e la situazione della nostra sicurezza è molto allarmante - spiega Virkkunen - Il ruolo dell'Unione europea è quindi quello di occuparsi della parte finanziaria, di come sostenere il finanziamento e di come rafforzare la nostra industria della difesa e la sua competitività. E poi c'è un terzo elemento: la mobilità militare, per la quale disponiamo di fondi oggi troppo esigui, ma sappiamo che gli Stati membri ne hanno bisogno. Gli Stati membri che si trovano più a Est vedono le minacce in modo molto più drammatico rispetto a quelli che non sono così vicini al confine orientale".
"Le tecnologie Usa sono spesso le migliori al mondo in molti settori - conclude - Nella nostra strategia per l'industria della difesa, abbiamo già detto che nel 2030 dovremmo avere una base industriale tale da poter acquistare il 50% dai mercati europei. In futuro continueremo ad acquistare anche fuori dell'Ue. Questo non è contro gli Usa. Non siamo ancora arrivati a questo punto: stiamo proponendo lo strumento sicuro di prestito, la clausola nazionale di salvaguardia, la flessibilità per i fondi di coesione. Ma abbiamo promesso di esaminare anche altri strumenti e stiamo anche preparando il nuovo bilancio Ue".
Berlino, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - Vladimir "Putin sta giocando". E' il commento della Germania dopo i nuovi attacchi russi denunciati dall'Ucraina, il giorno dopo l'accordo per una tregua limitata concluso dal presidente russo con il suo omologo americano Donald Trump durante la loro lunga telefonata di ieri.
"Abbiamo riscontrato che gli attacchi alle infrastrutture civili non sono assolutamente diminuiti durante la prima notte dopo questa telefonata apparentemente rivoluzionaria e formidabile", ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius in un'intervista televisiva.
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/afp) - Il governo israeliano ha approvato nella notte il ritorno di Itamar Ben Gvir alla carica di ministro della Sicurezza nazionale. Lo ha indicato in un comunicato stampa l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
"Il governo ha approvato all'unanimità la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu di rinominare il deputato Itamar Ben Gvir ministro della Sicurezza nazionale", si legge nel testo. Ben Gvir si è dimesso dal suo incarico il 19 gennaio, in disaccordo con la decisione di tregua con Hamas che ha definito “scandalosa”.
Sana'a, 19 mar. (Adnkronos) - Almeno 10 attacchi americani hanno colpito alcune zone dello Yemen, tra cui la provincia di Saada e Hodeidah. Lo hanno riferito i media Houthi dello Yemen. Gli Stati Uniti hanno lanciato un'ondata di attacchi nelle zone dello Yemen controllate dagli Houthi, alleati dell'Iran, che la scorsa settimana hanno dichiarato di voler riprendere gli attacchi alle navi mercantili del Mar Rosso per sostenere i palestinesi a Gaza.
Sana'a, 19 mar. (Adnkronos) - Gli Houthi hanno condotto una "operazione militare di alta qualità" contro la USS Harry S Truman. Lo ha reso noto un portavoce dell'organizzazione terroristica, secondo cui l'operazione, la quarta in 72 ore, prevedeva anche un attacco a "diverse navi da guerra nemiche" e ha sventato "un attacco aereo che si stava preparando contro il nostro Paese".