E’ di poche settimana fa l’affermazione di Alex Zanotelli “Continuo a gridare al mondo che tutti abbiano il diritto ad avere una casa, piccola e modesta, ma che sia una home”. E se volessimo soffermarci su la “casa” e la “home” riprendendo anche il tema degli sfratti diventa opportuno, se non doveroso, raccontare dei bambini e degli adolescenti…
I dati relativi ai minori a partire da quelli dell’ultimo censimento rivelano che 10.125.000 di loro vivono in 6.360.000 famiglie, distribuite in 23.000.000 di stanze (3,6 stanze a famiglia con un minore). 1 minore su 4 vive però in appartamenti inadeguati.
Nel 2013 65.302 famiglie hanno ricevuto l’ingiunzione di sfratto per morosità incolpevole, con 31.000 esecuzioni e la questione sfratti nel paese segue in larga parte la tendenza della povertà: in Italia i bambini sono più a rischio di povertà rispetto agli adulti. E sono più di 1,4 milioni (vale a dire quasi il 14% della popolazione minorile) bambini e adolescenti che vivono in povertà assoluta, vale a dire privi di beni e servizi indispensabili per una vita dignitosa.
Molti dunque i minori che devono affrontare il problema dello sfratto con relative conseguenze.
Save The Children segue molti casi dando un supporto legale e grazie alla collaborazione attiva con il sindacato dell’Unione Inquilini. Il 31% dei casi che si è rivolto all’organizzazione, l’anno trascorso, presentava problematiche legate all’alloggio come il mancato pagamento utenze, o lo sfratto. Per la stessa difesa dei minori in caso di sfratto l’Italia non rispetterebbe i trattati internazionali, secondo i quali, lo stato dovrebbe fornire un’alternativa valida di alloggio. Questo non succede per i casi che vengono segnalati a Save The Children, sul passaggio da casa a casa nulla di concreto.
Insomma, un bambino che si ritrova senza casa sembrerebbe non ricevere particolare attenzione: il suo processo educativo viene bloccato, enorme la difficoltà a seguire un percorso scolastico comune, a rischio sia le relazioni familiari che quelle affettive. La predisposizione da parte del governo della Sia, “Sperimentazione dell’Inclusione Attiva” una carta che prevede sia un sostegno economico alla famiglia, ma anche l’attivazione di un percorso, per chi ne beneficia, di inclusione sociale con sostegno di servizi preposti, presenta anch’essa delle criticità.
Save The Children sottolinea infatti dei ritardi di pagamento per mancato collegamento con banche dati istituzionali. Da qui l’avanzo di fondi che verranno reinvestiti nell’ampliamento della sperimentazione nel territorio nazionale, perché le associazioni chiedono un piano nazionale per contrastare povertà minorile.
Non bastano misure una tantum.
Da una parte dati e mappe, che ci consegna Save The Children in Atlante dell’infanzia (a rischio), con il 68% delle famiglie che taglia le spese alimentari, più di 3 milioni di bambini non hanno letto un libro nel 2014, solo il 6% gioca libero in strada, il 25% i cortili, dall’altra testimonianze di minori, come Giorgia di 17 anni, di Palermo: “Oggi ciò che manca di più nella nostra realtà è lo spazio – dichiara – Uno spazio fisico ma anche mentale, che significa possibilità, futuro e speranza”.
Possibilità, speranza e futuro, dunque, per la home dei minori. E la bellezza della creazione di Punti Luce. Si tratta di veri spazi ad alta densità educativa che nascono in quartieri più disagiati delle città. All’interno di questi luoghi i bambini e le loro famiglie potranno servirsi di diverse attività: dal sostegno allo studio, ai laboratori artistici e musicali, passando per giochi e attività motorie, la promozione della lettura, fino all’accesso alle nuove tecnologie, all’educazione alla genitorialità, comprese le consulenze pedagogiche, pediatriche e quelle legali.
Isabella Borghese
Giornalista e ufficio stampa
Diritti - 23 Aprile 2015
Sfratti e minori: da Save The children la mappa della negazione dei trattati internazionali
E’ di poche settimana fa l’affermazione di Alex Zanotelli “Continuo a gridare al mondo che tutti abbiano il diritto ad avere una casa, piccola e modesta, ma che sia una home”. E se volessimo soffermarci su la “casa” e la “home” riprendendo anche il tema degli sfratti diventa opportuno, se non doveroso, raccontare dei bambini e degli adolescenti…
I dati relativi ai minori a partire da quelli dell’ultimo censimento rivelano che 10.125.000 di loro vivono in 6.360.000 famiglie, distribuite in 23.000.000 di stanze (3,6 stanze a famiglia con un minore). 1 minore su 4 vive però in appartamenti inadeguati.
Nel 2013 65.302 famiglie hanno ricevuto l’ingiunzione di sfratto per morosità incolpevole, con 31.000 esecuzioni e la questione sfratti nel paese segue in larga parte la tendenza della povertà: in Italia i bambini sono più a rischio di povertà rispetto agli adulti. E sono più di 1,4 milioni (vale a dire quasi il 14% della popolazione minorile) bambini e adolescenti che vivono in povertà assoluta, vale a dire privi di beni e servizi indispensabili per una vita dignitosa.
Molti dunque i minori che devono affrontare il problema dello sfratto con relative conseguenze.
Save The Children segue molti casi dando un supporto legale e grazie alla collaborazione attiva con il sindacato dell’Unione Inquilini. Il 31% dei casi che si è rivolto all’organizzazione, l’anno trascorso, presentava problematiche legate all’alloggio come il mancato pagamento utenze, o lo sfratto. Per la stessa difesa dei minori in caso di sfratto l’Italia non rispetterebbe i trattati internazionali, secondo i quali, lo stato dovrebbe fornire un’alternativa valida di alloggio. Questo non succede per i casi che vengono segnalati a Save The Children, sul passaggio da casa a casa nulla di concreto.
Insomma, un bambino che si ritrova senza casa sembrerebbe non ricevere particolare attenzione: il suo processo educativo viene bloccato, enorme la difficoltà a seguire un percorso scolastico comune, a rischio sia le relazioni familiari che quelle affettive. La predisposizione da parte del governo della Sia, “Sperimentazione dell’Inclusione Attiva” una carta che prevede sia un sostegno economico alla famiglia, ma anche l’attivazione di un percorso, per chi ne beneficia, di inclusione sociale con sostegno di servizi preposti, presenta anch’essa delle criticità.
Save The Children sottolinea infatti dei ritardi di pagamento per mancato collegamento con banche dati istituzionali. Da qui l’avanzo di fondi che verranno reinvestiti nell’ampliamento della sperimentazione nel territorio nazionale, perché le associazioni chiedono un piano nazionale per contrastare povertà minorile.
Non bastano misure una tantum.
Da una parte dati e mappe, che ci consegna Save The Children in Atlante dell’infanzia (a rischio), con il 68% delle famiglie che taglia le spese alimentari, più di 3 milioni di bambini non hanno letto un libro nel 2014, solo il 6% gioca libero in strada, il 25% i cortili, dall’altra testimonianze di minori, come Giorgia di 17 anni, di Palermo: “Oggi ciò che manca di più nella nostra realtà è lo spazio – dichiara – Uno spazio fisico ma anche mentale, che significa possibilità, futuro e speranza”.
Possibilità, speranza e futuro, dunque, per la home dei minori. E la bellezza della creazione di Punti Luce. Si tratta di veri spazi ad alta densità educativa che nascono in quartieri più disagiati delle città. All’interno di questi luoghi i bambini e le loro famiglie potranno servirsi di diverse attività: dal sostegno allo studio, ai laboratori artistici e musicali, passando per giochi e attività motorie, la promozione della lettura, fino all’accesso alle nuove tecnologie, all’educazione alla genitorialità, comprese le consulenze pedagogiche, pediatriche e quelle legali.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.