Oltre un milione di decessi potrebbero verificarsi nel 2025 a causa della crescente resistenza agli antibiotici di molti batteri. La Società europea di Microbiologia clinica e malattie infettive (Escmid) a Copenhagen ha lanciato l’allarme in occasione del suo congresso annuale: gli esperti parlano senza mezzi termini di “Armageddon degli antibiotici” nell’Unione Europea se non si correrà al più preso ai ripari con misure di diagnosi precoce, medicina preventiva e ricerca biomolecolare.
Secondo gli infettivologi, nel 2050 la situazione potrebbe peggiorare ancora e i decessi per l’impossibilità di attaccare efficacemente batteri comuni potrebbero arrivare a 10 milioni all’anno. E il costo economico per l’Europa si attesterebbe circa a 1,5 miliardi di euro e i Paesi più coinvolti sarebbero Grecia, Spagna e Italia.
“Sono 40 anni che cerchiamo di denunciare il pericolo di un abuso di antibiotici – afferma all’Adnkronos Salute Giuseppe Cornaglia, direttore affari istituzionali dell’Escmid – ma si sono continuati ad usare in modo inappropiato: la curva delle resistenze va sempre a salire e quella degli antibiotici scende drammaticamente, per cui il risultato è tragico. L’allarme è reale – sottolinea Cornaglia – diventerà difficilissima la normale chirurgia, il cui progresso è stato legato alla lotta alla sepsi proprio con gli antibiotici, ma se il chirurgo non può controllare un’infezione, anche un’operazione banale diventa problematica. Ma dobbiamo preoccuparci anche delle donne che hanno una cistite ricorrente e sempre meno la dominano con l’antibiotico. O delle laringiti che sono diventate molto più difficili da combattere rispetto a qualche anno fa”.
Secondo l’esperto la situazione è davvero allarmante soprattutto negli ospedali, dove già capita che i medici non sappiano che antibiotico dare perchè i batteri sono sempre più resistenti e le novità farmaceutiche in campo sono rare perché sono già state “aggiustate le vecchie molecole”, ma il giacimento sembra essere esaurito e occorre trovarne un altro.
Scienza
“Armageddon antibiotici”: in Ue atteso 1 milione di decessi nel 2025
La Società europea di Microbiologia clinica e malattie infettive a Copenhagen ha lanciato l'allarme: "Occorre correre ai ripari con misure di diagnosi precoce, medicina preventiva e ricerca biomolecolare". Nel 2050 le morti potrebbero arrivare a 10 milioni l'anno, con un costo per l'Ue di circa 1,5 miliardi di euro: "E' il risultato di 40anni di uso inappropriato"
Oltre un milione di decessi potrebbero verificarsi nel 2025 a causa della crescente resistenza agli antibiotici di molti batteri. La Società europea di Microbiologia clinica e malattie infettive (Escmid) a Copenhagen ha lanciato l’allarme in occasione del suo congresso annuale: gli esperti parlano senza mezzi termini di “Armageddon degli antibiotici” nell’Unione Europea se non si correrà al più preso ai ripari con misure di diagnosi precoce, medicina preventiva e ricerca biomolecolare.
Secondo gli infettivologi, nel 2050 la situazione potrebbe peggiorare ancora e i decessi per l’impossibilità di attaccare efficacemente batteri comuni potrebbero arrivare a 10 milioni all’anno. E il costo economico per l’Europa si attesterebbe circa a 1,5 miliardi di euro e i Paesi più coinvolti sarebbero Grecia, Spagna e Italia.
“Sono 40 anni che cerchiamo di denunciare il pericolo di un abuso di antibiotici – afferma all’Adnkronos Salute Giuseppe Cornaglia, direttore affari istituzionali dell’Escmid – ma si sono continuati ad usare in modo inappropiato: la curva delle resistenze va sempre a salire e quella degli antibiotici scende drammaticamente, per cui il risultato è tragico. L’allarme è reale – sottolinea Cornaglia – diventerà difficilissima la normale chirurgia, il cui progresso è stato legato alla lotta alla sepsi proprio con gli antibiotici, ma se il chirurgo non può controllare un’infezione, anche un’operazione banale diventa problematica. Ma dobbiamo preoccuparci anche delle donne che hanno una cistite ricorrente e sempre meno la dominano con l’antibiotico. O delle laringiti che sono diventate molto più difficili da combattere rispetto a qualche anno fa”.
Secondo l’esperto la situazione è davvero allarmante soprattutto negli ospedali, dove già capita che i medici non sappiano che antibiotico dare perchè i batteri sono sempre più resistenti e le novità farmaceutiche in campo sono rare perché sono già state “aggiustate le vecchie molecole”, ma il giacimento sembra essere esaurito e occorre trovarne un altro.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".