Sei agenti di polizia sono stati incriminati per l’omicidio di Freddie Gray, 25 anni afroamericano, che ha provocato pesanti disordini a Baltimora, nel Maryland, ad una sessantina di chilometri da Washington. L’eroe del giorno è la giovane procuratrice dello Stato, Marylin Mosby, 35 anni, nera coma il 70% della popolazione della città, che a sorpresa ha lo annunciato oggi in una inattesa conferenza stampa.
Le accuse nei confronti dei sei agenti, di cui Mosby ha ordinato l’arresto, sono pesanti. E cioè: nulla dimostra che Gray doveva essere arrestato (il coltello in suo possesso era legale), la polizia lo ha trattato male, e soprattutto si è rifiutata di fornirgli assistenza medica dopo che il giovane si è ferito alla colonna vertebrale, probabilmente cadendo nel cellulare, in manette e senza cintura di sicurezza. Le accuse più pesanti – ha precisato Mosby – sono nei confronti di uno solo dei sei agenti accusato di omicidio preterintenzionale (di secondo grado, nell’ordinamento Usa).
Gli altri cinque sono accusati di omicidio colposo (manslaughter) o di aggressione (assault). “Popolo di Baltimora, manifestanti in tutta l’America, ho sentito il vostro appello, non c’è pace senza giustizia“, ha detto il procuratore del Maryland, chiedendo ai manifestanti di evitare le violenze e di non mettere a fuoco la città come è successo nei giorni scorsi, mentre lei cerca la giustizia in tribunale.
Rivolgendosi “ai giovani di questa città”, Mosby ha garantito: “Otterrò giustizia in vostro nome”, auspicando “cambiamenti strutturali e sistemici”. Ma la polizia di Baltimora non ci sta: secondo il sindacato gli agenti si sono comportati correttamente e hanno rispettato tutte le regole in vigore.