Paris Saint-Germain’s Marco Verratti fights for the ball with Lille’s Florent Balmont (R) during their French Ligue 1 soccer match at Parc des Princes stadium in Paris, France, April 25, 2015. REUTERS/Benoit Tessier
- 22:47 - Pallavolo, Antropova: "L'oro olimpico? Il gruppo ha fatto la differenza"
Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - La vittoria alle Olimpiadi di Parigi insegna che "l'unione, il gruppo ha fatto la differenza. Ho ricevuto tantissimi commenti dalle persone che non seguivano la pallavolo e che hanno detto che si vedeva veramente che avevamo un gruppo molto coeso, ed è secondo me uno dei complimenti migliori". Lo ha detto Ekaterina Antropova, campionessa della nazionale femminile italiana di volley che per la prima volta nella sua storia ha vinto l'oro olimpico, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzati oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
La campionessa olimpica e punto di forza della Savino Del Bene Scandicci, a proposito dell'evento Fair Play Menarini ha aggiunto: "E' un onore esser qua stasera e riuscire a trasmettere qualcosa che va oltre l'importanza delle vittorie".
Riferendosi alla stagione appena iniziata con il suo club, Antropova ha affermato: "E' stato un novembre ricco di impegni e sarà così anche il mese di dicembre. Già domani giochiamo. Sono molto felice della mia squadra che sta avendo un buon andamento sia in campionato che in Champions League e speriamo di riuscire a continuare così".
Infine, ripensando alla vittoria all'Olimpiade, arrivata quasi in contemporanea con l'ottenimento della nazionalità italiana, Antropova ha spiegato: "Nel 2024 sono riuscita a esprimere e coronare nel miglior modo possibile con l'oro olimpico il cambiamento di nazionalità. Adesso ci aspetta una stagione altrettanto importante. Nessuno poteva immaginare di vincere l'Olimpiade, non mi ponevo obiettivi del genere, L'obiettivo del 2025, per quanto possa sembrare banale, è fare sempre il meglio".
- 22:43 - Pallavolo, Zorzi: "Nostro obbligo da sportivi è puntare sui valori"
Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - "Mi fa piacere parlare con i giovani, anche perché penso che sia fondamentale per noi sportivi provare a rinnovare un po' l'idea di quali siano i valori che lo sport riesce a implementare. C'è una retorica un po' banale, a volte, nell'idea che lo sport sia a prescindere un modello di vita, cosa che io non penso sia vera. Lo sport è sicuramente utile per certi aspetti, ma in questo mondo così polarizzato può diventare anche un problema. Quindi ripensare per bene a quali siano i valori che cui siamo portatori è il nostro obbligo da ex sportivi". Lo ha detto Andrea Zorzi, due volte campione del mondo con l'Italvolley e vincitore del Premio Fair Play Menarini nel 2010, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzato oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
"La pallavolo è uno sport ad altissima interdipendenza, nel senso che per regolamento devi passare la palla ai tuoi compagni: in tutti gli sport di squadra si passa la palla, ma noi siamo obbligati a farlo, e questo rende la pallavolo uno sport ad altissima interdipendenza, il che significa che lì si vince solo se sei disposto a collaborare - ha spiegato Zorzi - Questo non significa essere amici in senso stretto, significa sapere che la qualità del gioco dipende da questa capacità di essere una parte di un processo più grande. La nostra nazionale femminile lo ha fatto benissimo e sono felice per loro, per un oro meritatissimo e bellissimo".
E sulla nazionale femminile, Zorzi ha aggiunto: "La qualità è altissima, lo è da qualche anno a questa parte, hanno sprecato qualche occasione, e Velasco è stato bravissimo a trovare un modo per ridare un senso a questa squadra, un'unità. Ha detto che non è obbligatorio essere amici, occorre essere bravissimi colleghi, con rispetto professionale. Le nostre sono veramente fortissime in tutti i ruoli, e potrebbero avere un grande futuro. Nello sport nulla è garantito, ma glielo auguro per davvero. L'importante è fare un passo alla volta".
- 22:36 - Atletica, Ganeshamoorthy: "La mia fortuna è aver incontrato persone giuste per lo sport"
Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - "A me non piace tanto raccontarmi anche perché la mia storia la conoscono tutti, non ho niente da aggiornare, tutto è rimasto come a Parigi. La mia fortuna è aver avuto le persone giuste vicino che mi hanno aperto la testa per pensare allo sport sennò rimani sulla sedia e rifletti solo sul male ed il brutto della vita. Sono stato molto fortunato perché ho visto un’altra vita che si è aperta davanti a me". Lo ha detto Rigivan Ganeshamoorthy, rivelazione dell'atletica paralimpica, che pochi mesi fa a Parigi ha vinto l'oro nel lancio del disco, migliorando per tre volte consecutive il record del mondo, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzato oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
"I primi tempi dopo l’incidente sono stati difficili per tutti perché ero depresso, pensi perché è successo a me, perchè tutto questo - ha raccontato Ganeshamoorthy - Poi capisce il senso della vita, le cose che vivi ed anche fare la fisioterapia ti fa dire: 'Sono ancora in vita, posso parlare, mangiare', ci sono altre persone che non arrivano a questo e sono fiero di quel che ho fatto. All’inizio non pensavo di farcela a fare lo sport che faccio, poi ci ho provato e sono stato fiero".
- 22:34 - Atletica, Ganeshamoorthy: "La mia fortuna è aver incontrato persone giuste per lo sport"
Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - "A me non piace tanto raccontarmi anche perché la mia storia la conoscono tutti, non ho niente da aggiornare, tutto è rimasto come a Parigi. La mia fortuna è aver avuto le persone giuste vicino che mi hanno aperto la testa per pensare allo sport sennò rimani sulla sedia e rifletti solo sul male ed il brutto della vita. Sono stato molto fortunato perché ho visto un’altra vita che si è aperta davanti a me". Lo ha detto Rigivan Ganeshamoorthy, rivelazione dell'atletica paralimpica, che pochi mesi fa a Parigi ha vinto l'oro nel lancio del disco, migliorando per tre volte consecutive il record del mondo, parlando con i giornalisti a Firenze in occasione del talk show "I campioni si raccontano", evento organizzato oggi nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
"I primi tempi dopo l’incidente sono stati difficili per tutti perché ero depresso, pensi perché è successo a me, perchè tutto questo - ha raccontato Ganeshamoorthy - Poi capisce il senso della vita, le cose che vivi ed anche fare la fisioterapia ti fa dire: 'Sono ancora in vita, posso parlare, mangiare', ci sono altre persone che non arrivano a questo e sono fiero di quel che ho fatto. All’inizio non pensavo di farcela a fare lo sport che faccio, poi ci ho provato e sono stato fiero".
- 22:26 - Fair Play Menarini, sindaca Firenze: "Lo sport ha tanto da insegnare alla politica"
Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - "Il fair play e la politica? Sono sempre stata convinta che la lealtà, la coerenza e il gioco di squadra sono fondamentali. Nella politica ci sono momenti in cui i toni si alzano e la dialettica scade e il fair play è lontanissimo. Il mio essere donna ha portato a far emergere un modo di 'giocare' molto scadente. Da quando è finita la campagna elettorale ho vissuto un fair play diverso con correttezza e lealtà e lo sport ha tanto da insegnare alla politica". Lo ha detto la sindaca di Firenze, Sara Funaro, intervenendo al talk show "I campioni si raccontano", evento organizzato oggi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio nell'ambito del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini.
- 22:21 - Fair Play Menarini - 'i campioni si raccontano', storie di vita e di sport trionfano al talk show
Firenze, 30 nov. - (Adnkronos) - Riflessioni, aneddoti e retroscena inediti per raccontare il meglio dello sport. È stata una serata di straordinaria intensità per il talk show Fair Play Menarini – I campioni si raccontano. Correttezza, spirito olimpico e rispetto hanno fatto da trait d’union dell’evento, in cui grandi sportivi hanno affascinato il pubblico con le sfide e i successi del loro percorso. Il talk show, ambientato nella cornice suggestiva del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si è dimostrato anche quest’anno un’occasione senza precedenti per mettere in risalto il significato e l'importanza del fair play.
“Anche in questa edizione il Premio Fair Play Menarini ha celebrato i valori dello sport e i suoi campioni – ha detto la sindaca di Firenze Sara Funaro – Valori che non hanno a che fare solo con le abilità atletiche ma anche con tutte le cosiddette ‘life skills’ che non si limitano all’ambito sportivo, ma possono applicarsi in qualsiasi ambito della vita quotidiana, come l’empatia e la capacità di costruire e mantenere serie e positive relazioni sociali. Qualità fondamentali per costruire una società migliore, inclusiva e basata sul rispetto. Per questo ringrazio, con tutto il cuore, il Gruppo Menarini”.
Tanti gli ospiti che si sono alternati sul palco, a partire da un nome storico come Javier Zanetti, leggendario capitano dell’Inter e della Nazionale argentina, vincitore del Premio Internazionale Fair Play Menarini nel 2023. Per il mondo della pallavolo un altro campione indimenticabile: Andrea Zorzi, Ambasciatore del Fair Play Menarini dal 2010 ed esponente di quella “generazione di fenomeni” che negli anni ‘90 ha conquistato per due volte il titolo mondiale. A rappresentare il nuovo volto del volley italiano, Ekaterina Antropova, oro a Parigi 2024 con la nazionale allenata da Julio Velasco.
Le ultime Olimpiadi hanno visto pure l’ascesa di Andy Diaz, campione di salto triplo che proprio in Francia ha centrato la sua prima medaglia in azzurro, dopo aver lasciato Cuba. Tra i fuoriclasse presenti a Palazzo Vecchio anche Fabrizio Donato, bronzo nel salto triplo a Londra 2012, che tre anni fa non ha esitato ad accogliere Diaz in casa propria, diventando il suo allenatore. Idolo dell’atletica, Rigivan Ganeshamoorthy è entrato nel cuore degli italiani condividendo le sensazioni vissute alle Paralimpiadi di Parigi 2024, dove si è aggiudicato l’oro nel lancio del disco, migliorando per tre volte consecutive il primato mondiale.
Protagonista per lo sci Giuliano Razzoli, medaglia d’oro nello slalom speciale ai Giochi Invernali di Vancouver 2010 e Ambasciatore del Fair Play Menarini, che lo scorso maggio ha concluso la sua carriera ventennale. Al Salone dei Cinquecento applausi scroscianti pure per Borja Valero, centrocampista spagnolo diventato bandiera della Fiorentina e beniamino dei tifosi viola. Il giornalista Federico Buffa, tra i vincitori del 28° Premio Internazionale Fair Play Menarini, ha poi incantato gli spettatori con il suo modo unico di raccontare le storie delle icone mondiali dello sport.
Il talk show ha visto anche la partecipazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, rappresentato da Silvia Salis, vicepresidente vicario del Coni ed ex campionessa di lancio del martello, con all’attivo due partecipazioni olimpiche. Realizzato in partnership con Sky TG24, anche i telespettatori del canale 501 della piattaforma hanno potuto seguire per la prima volta l’evento in diretta. Trasportato con le stelle dello sport a Palazzo Vecchio, il pubblico televisivo ha assistito allo show presentato da Rachele Sangiuliano, ex campionessa di pallavolo e conduttrice di Sky Sport, e dai vicedirettori di Sky TG24, Omar Schillaci e Michele Cagiano, con Alessandro Acton, giornalista e conduttore di Sky Sport. “Anche in questa edizione de I campioni si raccontano abbiamo ascoltato storie uniche di persone che vivono lo sport nella sua essenza più profonda – dichiarano Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini – Non ci resta che darvi appuntamento all’estate 2025 per la ventinovesima edizione, con la voglia di continuare a trasmettere i valori del Fair Play Menarini soprattutto ai più giovani”.
- 20:34 - Milan-Empoli 3-0, Morata e Reijnders lanciano i rossoneri
(Adnkronos) - Nessuno scherzo per il Milan dalla nebbia di San Siro. I rossoneri vincono 3-0 contro l’Empoli, nell’anticipo della 14esima giornata di Serie A, salgono a 22 punti in classifica e fanno sorridere Fonseca. Decidono le reti di Morata e Reijnders, grande protagonista con una doppietta.
Fonseca sceglie ancora Musah nel suo 4-2-3-1 e davanti non regala sorprese. Spazio a Leao, Morata e Pulisic, con il solito Reijnders a suggerire. Tribuna per Okafor, fermato dalla febbre. D’Aversa punta invece sui grandi ex: Vasquez, protagonista di un ottimo avvio di stagione, tra i pali, e Colombo e Pellegri davanti. Si inizia a ritmi bassi, poi i rossoneri prendono il sopravvento sulle fasce e al 19’ pungono con Morata. Fofana recupera sulla destra, il pallone arriva in area e Leao ci prova: la difesa respinge, ma poi il più scaltro è Morata che fa 1-0 girando in rete con il destro. I toscani reagiscono subito e provano ad affacciarsi davanti con Colombo, ma la squadra di Fonseca è ordinata, corre pochi rischi e raddoppia a un soffio dall’intervallo. Viti allontana una palla da centro area, Reijnders ringrazia, imita Morata e infila il destro all’angolino. Due a zero a fine primo tempo.
Il successo infrasettimanale contro lo Slovan Bratislava riconsegna al pubblico di San Siro un gruppo ritrovato, capace di giocare e divertirsi. È così che al 70’, dopo una traversa di Maleh (primo vero pericolo per Maignan) arriva il tris di Reijnders: l’olandese chiude una bella ripartenza avviata da Fofana e trova il sesto gol stagionale battendo Vasquez con un destro rasoterra. Di fatto, la gara si chiude qui. Nel finale, Fonseca guarda al big match con l'Atalanta e si gioca tutti i cambi per evitare rischi di ogni tipo. Fuori dunque Gabbia, Musah, Fofana (a rischio squalifica), Morata e Leao e spazio a Pavlovic, Chukwueze, Loftus-Cheek, Abraham e Camarda. Stop per l'Empoli, che resta comunque a metà classifica con 16 punti. Il Milan riparte con un 3-0. E stavolta, San Siro canta.