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Giorno della memoria vittime terrorismo, Mattarella: “Ricordare è non rassegnarsi nella ricerca della verità”

Il Capo dello Stato, dopo aver deposto una corona di fiori sulla lapide di Aldo Moro in via Caetani, ha parlato in Senato: "La distanza temporale non deve attenuare ricordo e gratitudine per chi ha perso la vita". Sì alla proposta di un memoriale
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“Ricordare significa anche non rassegnarsi mai nella ricerca della verità”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato in Senato in occasione del Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, dopo aver reso omaggio ad Aldo Moro in via Caetani, nel luogo in cui venne ritrovato il cadavere, con la deposizione di una corona di fiori sotto la lapide dello statista nel 37esimo anniversario della sua uccisione. “La distanza temporale con quei tragici avvenimenti – ha proseguito il capo dello Stato – non deve attenuare il ricordo e la gratitudine per chi, servitore dello Stato o semplice cittadino, ha perso la vita a causa di disegni perversi e folli, pervasi di odio e di sopraffazione”. Mattarella ha anche detto di accogliere con favore la proposta di un memoriale di tutte le vittime del terrorismo in Italia.

“Desidero rivolgere un pensiero particolare alla memoria di quei tanti giovani, di qualunque orientamento, che hanno avuto la vita spezzata dalla violenza politica, che è sempre esecrabile”, ha ricordato durante la cerimonia il Capo dello Stato, il cui fratello Piersanti venne ucciso dalla mafia e gli morì fra le braccia. “Il terrorismo – ha concluso Mattarella – ha lasciato nei familiari delle vittime ferite profonde. Vorrei dire a tutti coloro che hanno perso un genitore, un compagno, un figlio, un fratello o un amico che sono loro vicino, con comprensione e solidarietà”.

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