La Procura di Roma ha inviato al gip la richiesta di convalida del fermo e l’emissione del provvedimento di custodia cautelare in carcere per Simone Borgese, il 30enne romano reo confesso dello stupro di una tassista. Spetterà al giudice per le indagini preliminari fissare l’interrogatorio di garanzia che potrebbe avvenire tra domani e mercoledì nel carcere di Regina Coeli dove Borgese è stato trasferito nella tarda serata di domenica.
Nel provvedimento il pm Eugenio Albamonte ha illustrato gli indizi a carico dell’uomo e ha allegato anche il verbale dell’interrogatorio durante il quale l’uomo ha ammesso le sue responsabilità. Entro pochi giorni, inoltre, si avranno risposte sugli esami del Dna e dei prelievi salivari. Ciò che ha colpito gli inquirenti è l’apperante mitezza con cui l’uomo ieri ha raccontato, in modo particolareggiato, cosa avvenuto in una strada sterrata nella zona di Ponte Galeria la mattina dell’8 maggio. Una calma e una lucidità che in passato hanno però lasciato spazio ad altri “raptus”: tra i precedenti di Borgese c’è un furto ad un autogrill e un’aggressione al compagno della madre.