La bandiera nera dello Stato Islamico sventola anche a Ramadi. Gli jihadisti hanno conquistato il palazzo governativo dopo violenti combattimenti con l’esercito. Lo riferisce il sindaco della città, Dalaf al-Kubaisi. I miliziani hanno lanciato ora un attacco contro il quartier generale del comando militare provinciale. Lo riferiscono fonti ufficiali irachene. In precedenza i miliziani avevano usato tre autobomba per raggiungere il centro di Ramadi, uccidendo una decina di poliziotti.

E’ dallo scorso anno che Ramadi, che si trova a 113 chilometri a ovest di Baghdad, è contesa tra l’Is e le forze del governo, che insieme alle milizie alleate e ai raid aerei condotti dalla coalizione internazionale a guida Usa hanno tentato di contenere la minaccia jihadista. In precedenza una fonte della sicurezza citata dall’agenzia di stampa Dpa aveva confermato l’avanzata odierna dell’Is nei distretti centrali e settentrionali di Ramadi.

I miliziani hanno detto di aver assaltato l’edificio e di averne preso il controllo dopo “aver eliminato gli infedeli” che restavano all’interno. Intanto gli scontri continuano in diverse parti di Ramadi e le forze governative sono ancora in controllo della base militare nell’ovest della città. Se questa cadesse completamente nelle mani dei juhadisti, sarebbe un duro colpo per il premier Haider al-Abadi, appena sei settimane dopo che l’esercito e le milizie sciite sono riuscite a riprendere Tikrit. Ramadi è contesa dallo scorso anno, ma lo Stato islamico ha ripreso l’offensiva ad aprile, guadagnando terreno verso il nord e l’est.

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