Raffaele Fitto esce dal gruppo del Partito popolare europeo (Ppe) all’Europarlamento. E suggella lo strappo definitivo con Forza Italia. “Ho scritto una lettera al capogruppo del Ppe per spiegare che esco e ho mandato una richiesta di adesione al capogruppo dei conservatori europei”. Lo ha detto l’europarlamentare di Forza Italia alla trasmissione In Mezz’Ora di Lucia Annunziata su Rai 3. “La lettera l’ho scritta questa mattina: è una decisione che stavo maturando da tempo”.
“Per quanto mi riguarda Forza Italia è un capitolo chiuso“, ha aggiunto Fitto, “non ci sono più le condizioni per restare. Forza Italia non c’è più, mi sembra chiaro, anche per il clima e le finalità con le quali sta portando avanti la sua azione politica. Noi abbiamo bisogno di guardare avanti e di andare oltre. Stiamo lavorando a un centrodestra che abbia una prospettiva diversa: né con Merkel né con Le Pen. È necessario mettere in campo un progetto politico, questa scelta può rappresentare una nuova cornice culturale programmatica”.
Fitto ha poi replicato a Silvio Berlusconi, che pochi giorni fa gli ha dato il benservito riconducendo la sua iniziativa politica a “episodio assolutamente e soltanto regionale, è un episodio pugliese”. “Il centrodestra nel nostro Paese ha bisogno di mettere in campo qualcosa che vada oltre a una leadership che ha messo fine alla sua esperienza. In Forza Italia ci sono tante persone da cui ho ascoltato in questi mesi una condivisione delle posizioni, ma che poi non ha il coraggio. Dentro al partito tanta gente la pensa come me, ma non ha il coraggio di dirlo. Anche Salvini, sono convinto che dopo la campagna elettorale porrà con forza questa questione”.
Nell’intervista trovano spazio anche il tema dei legami personali e fiduciari del leader e quello delle alleanze. Fitto rigetta l’accusa di aver definito “badanti” le donne che gravitano intorno a Berlusconi nel cosiddetto cerchio magico: “Non troverà mai una mia offesa, io non ho mai insultato nessuno”. “Il punto che ho sollevato – aggiunge – è la totale mancanza di legittimazione: non si può scegliere una persona senza che ci sia un organismo in cui discutere. Io questo l’ho sempre denunciato, pubblicamente. E’ vero che mi sono interrogato più volte sull’esistenza di questo cerchio, ma soprattutto sul “magico” visto che tale non mi sembra, visto come ci troviamo”, con “9 milioni di elettori in meno”.
Infine la sua idea della concorrenza tra Fi e Lega. “Salvini? Ha contenuti in parte condivisibili, in partge no. Fra renzi e Salvini c’è uno spazio importante. Salvini fa il suo e lo fa bene dal suo punto di vista. La sua crescita è data dal fatto che Forza Italia gli ha lasciato campo, gli ha lasciato fare il bello e il cattivo tempo. Ma dal 1 giugno parte una fase nuova”.