“Un livello di infiltrazione nel mondo della politica veramente incredibile. Sono stati coinvolti in questa seconda tranche 5 consiglieri comunali. L’immagine di una amministrazione veramente ostaggio del mondo corruttivo purtroppo è un’immagine non del tutto sbagliata”. E’ la fotografia scattata dal presidente dell’Authority anticorruzione, Raffaele Cantone, sui nuovi sviluppi dell’inchiesta Mafia Capitale, che giovedì ha portato all’arresto di 44 persone.
Uno scandalo che ha fatto scoppiare l’ennesima bufera sul sindaco di Roma, Ignazio Marino, e moltiplicare le voci di coloro che chiedono il commissariamento del Comune: “E’ in corso un’attività ispettiva che deve ovviamente dimostrare una serie di cose – ha detto il numero uno dell’Anac rispondendo sul punto durante un seminario all’Università di Pisa all’Edicola dei saperi, che un anno fa è stata riaperta dopo essere stata confiscata alla mafia – spetterà al prefetto di Roma capire qual è la situazione. Bisogna vedere dove è arrivato il livello di infiltrazione, non dimentichiamo che lo scioglimento del consiglio comunale non è legato ai fatti corruttivi in sé, deve dimostrare l’esistenza di fatti di infiltrazione mafiosa. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell’arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini hanno riguardato l’attuale, quantomeno, consiliatura, non l’amministrazione”.
I tentacoli della piovra si allungavano dalla Capitale verso la Sicilia, sull’affare migranti. L’appalto da 100 milioni di euro del 2014 per il Cara di Mineo è la storia più delicata politicamente e più rilevante dal punto di vista economico di Mafia Capitale. “Siamo al paradosso che ci sono gli arresti e l’appalto è ancora in corso”, rileva Cantone in merito alla situazione al centro di accoglienza richiedenti asilo più grande d’Europa il cui appalto è al centro di un’inchiesta che vede indagato anche il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione (Ncd).
Su quell’appalto il presidente dell’Anac aveva da tempo accesso i fari, segnalandolo al ministero dell’Interno: “A noi era apparso immediatamente un abito su misura“, dice Cantone. “Abbiamo evidenziato – spiega – una serie di gravi irregolarità di quell’appalto. Qui ognuno deve fare la sua parte”, è l’appello. “Il livello vero della preoccupazione è il clamoroso coinvolgimento di pezzi dell’amministrazione pubblica, soprattutto politica”. Ma dal Viminale non è mai arrivata alcuna risposta.
Il 27 maggio scorso Cantone scriveva al ministro Angelino Alfano (Ncd, formazione politica nella quale milita anche Castiglione) una lettera in cui definiva illegittimo l’appalto. Tutto era iniziato il 25 febbraio quando Cantone definiva la gara “illegittima” perché “in contrasto con i principi di concorrenza, proporzionalità, trasparenza, imparzialità e economicità”. Ma dal ministero dell’Interno non arrivavano reazioni. Anzi: il 25 marzo davanti ai parlamentari del Comitato Schengen il prefetto Mario Morcone difendeva l’operato di chi gestisce il centro: “A certe situazioni bisogna fare attenzione, perché ci sono sicuramente aspetti di opacità, ma anche tanta gente per bene”, conclude il prefetto. Così il 6 maggio Cantone ribadiva per iscritto il proprio parere al Consorzio Calatino: la gara è illegittima. Ma il 15 maggio Giovanni Ferrera, direttore generale del Consorzio, indagato dalla procura di Catania insieme ad altre 5 persone tra cui Castiglione, firmava e pubblicava la determina che conferma l’appalto da 100 milioni.
Cantone ha puntato il dito anche contro la classe imprenditoriale italiana: “I principali imprenditori coinvolti nella Tangentopoli del 1992 – ha detto il capo dell’Anticorruzione – sono gli stessi coinvolti nelle pratiche corruttive di oggi e non credo che peccheremmo di eccesso di comunismo se dicessimo che la classe imprenditoriale italiana si nasconde dietro la corruzione per creare un sistema anti concorrenziale che alla fine ha bloccato lo sviluppo del sistema Paese”. “Non solo tutto ciò è stato prodotto – ha spiegato Cantone – da leggi criminogene come la legge Obiettivo, teoricamente perfetta e che invece non ha funzionato e ha consegnato il Paese nelle mani di una lobby di 10-12 costruttori“. Cantone ha poi sottolineato che “non è vero che tutta la legislazione, che secondo i più ha favorito fenomeni illeciti o correttivi, è colpa di Berlusconi, perché la legge sul falso in bilancio è stata fatta su richiesta di Confindustria perché quella legislazione avrebbe favorito uno sviluppo al Paese che invece non c’è stato”. “Questo perché – ha concluso – gli imprenditori hanno capito che i politici non vanno comprati ma allevati come polli da batteria, come rivelano le indagini su Mafia Capitale”.
Giustizia & Impunità
Mafia Capitale, Cantone: “Un livello di infiltrazione incredibile: Roma ostaggio”
All'Università di Pisa il presidente dell' Anticorruzione ha commentato gli sviluppi dell'inchiesta che giovedì ha portato all'arresto di 44 persone: "Commissariare il Comune? Spetterà al prefetto capire qual è la situazione. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell’arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini la riguardano". Poi il n.1 di Anac ha puntato il dito contro gli imprenditori: "Usano la corruzione per creare un sistema anti concorrenziale che ha bloccato il Paese"
“Un livello di infiltrazione nel mondo della politica veramente incredibile. Sono stati coinvolti in questa seconda tranche 5 consiglieri comunali. L’immagine di una amministrazione veramente ostaggio del mondo corruttivo purtroppo è un’immagine non del tutto sbagliata”. E’ la fotografia scattata dal presidente dell’Authority anticorruzione, Raffaele Cantone, sui nuovi sviluppi dell’inchiesta Mafia Capitale, che giovedì ha portato all’arresto di 44 persone.
Uno scandalo che ha fatto scoppiare l’ennesima bufera sul sindaco di Roma, Ignazio Marino, e moltiplicare le voci di coloro che chiedono il commissariamento del Comune: “E’ in corso un’attività ispettiva che deve ovviamente dimostrare una serie di cose – ha detto il numero uno dell’Anac rispondendo sul punto durante un seminario all’Università di Pisa all’Edicola dei saperi, che un anno fa è stata riaperta dopo essere stata confiscata alla mafia – spetterà al prefetto di Roma capire qual è la situazione. Bisogna vedere dove è arrivato il livello di infiltrazione, non dimentichiamo che lo scioglimento del consiglio comunale non è legato ai fatti corruttivi in sé, deve dimostrare l’esistenza di fatti di infiltrazione mafiosa. Gran parte delle vicende si sono verificate prima dell’arrivo di questa giunta, anche se alcune propaggini hanno riguardato l’attuale, quantomeno, consiliatura, non l’amministrazione”.
I tentacoli della piovra si allungavano dalla Capitale verso la Sicilia, sull’affare migranti. L’appalto da 100 milioni di euro del 2014 per il Cara di Mineo è la storia più delicata politicamente e più rilevante dal punto di vista economico di Mafia Capitale. “Siamo al paradosso che ci sono gli arresti e l’appalto è ancora in corso”, rileva Cantone in merito alla situazione al centro di accoglienza richiedenti asilo più grande d’Europa il cui appalto è al centro di un’inchiesta che vede indagato anche il sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione (Ncd).
Su quell’appalto il presidente dell’Anac aveva da tempo accesso i fari, segnalandolo al ministero dell’Interno: “A noi era apparso immediatamente un abito su misura“, dice Cantone. “Abbiamo evidenziato – spiega – una serie di gravi irregolarità di quell’appalto. Qui ognuno deve fare la sua parte”, è l’appello. “Il livello vero della preoccupazione è il clamoroso coinvolgimento di pezzi dell’amministrazione pubblica, soprattutto politica”. Ma dal Viminale non è mai arrivata alcuna risposta.
Il 27 maggio scorso Cantone scriveva al ministro Angelino Alfano (Ncd, formazione politica nella quale milita anche Castiglione) una lettera in cui definiva illegittimo l’appalto. Tutto era iniziato il 25 febbraio quando Cantone definiva la gara “illegittima” perché “in contrasto con i principi di concorrenza, proporzionalità, trasparenza, imparzialità e economicità”. Ma dal ministero dell’Interno non arrivavano reazioni. Anzi: il 25 marzo davanti ai parlamentari del Comitato Schengen il prefetto Mario Morcone difendeva l’operato di chi gestisce il centro: “A certe situazioni bisogna fare attenzione, perché ci sono sicuramente aspetti di opacità, ma anche tanta gente per bene”, conclude il prefetto. Così il 6 maggio Cantone ribadiva per iscritto il proprio parere al Consorzio Calatino: la gara è illegittima. Ma il 15 maggio Giovanni Ferrera, direttore generale del Consorzio, indagato dalla procura di Catania insieme ad altre 5 persone tra cui Castiglione, firmava e pubblicava la determina che conferma l’appalto da 100 milioni.
Cantone ha puntato il dito anche contro la classe imprenditoriale italiana: “I principali imprenditori coinvolti nella Tangentopoli del 1992 – ha detto il capo dell’Anticorruzione – sono gli stessi coinvolti nelle pratiche corruttive di oggi e non credo che peccheremmo di eccesso di comunismo se dicessimo che la classe imprenditoriale italiana si nasconde dietro la corruzione per creare un sistema anti concorrenziale che alla fine ha bloccato lo sviluppo del sistema Paese”. “Non solo tutto ciò è stato prodotto – ha spiegato Cantone – da leggi criminogene come la legge Obiettivo, teoricamente perfetta e che invece non ha funzionato e ha consegnato il Paese nelle mani di una lobby di 10-12 costruttori“. Cantone ha poi sottolineato che “non è vero che tutta la legislazione, che secondo i più ha favorito fenomeni illeciti o correttivi, è colpa di Berlusconi, perché la legge sul falso in bilancio è stata fatta su richiesta di Confindustria perché quella legislazione avrebbe favorito uno sviluppo al Paese che invece non c’è stato”. “Questo perché – ha concluso – gli imprenditori hanno capito che i politici non vanno comprati ma allevati come polli da batteria, come rivelano le indagini su Mafia Capitale”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.