Ufficiale giudiziario in azione e conti pignorati per mezzo milione di euro. E siamo solo all’inizio: il pasticcio Buonitalia – in breve, 19 persone che verranno pagate per non lavorare – rischia di costare ai contribuenti italiani almeno un paio milioni. Merito dell’Ice–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (nota ai più come ex Ice, il vecchio Istituto per il commercio estero), sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del dicastero dello sviluppo economico. Due settimane fa l’ufficiale giudiziario ha bussato al Monte dei Paschi di Siena, filiale di via Franz Liszt 21, e alla sede di Poste Italiane, in viale Europa, dove l’Agenzia dispone di conti correnti e fondi di investimento, e ha consegnato i primi atti di pignoramento per conto di tre ex dipendenti Buonitalia. E per la gioia di Riccardo Maria Monti, il presidente dell’Agenzia-Ice, altri costosi decreti ingiuntivi sono in arrivo nei prossimi giorni.
La storia è surreale. Buonitalia era la società creata dal ministro An all’Agricoltura Gianni Alemanno per la promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani. E’ stata chiusa nel 2011 per via della gestione allegra all’epoca di Luca Zaia, ma il decreto di soppressione prevedeva il trasferimento di funzioni, fondi e personale all’Agenzia-Ice. L’Ice era un altro carrozzone di Stato soppresso da Giulio Tremonti nel 2011 e resuscitato da Corrado Passera nel 2012, che gli ha cambiato nome e ha poi messo a dirigerlo Monti, un suo vecchio amico di famiglia. Bene: soldi e funzioni di Buonitalia Monti se li è presi, ma i 19 dipendenti, nonostante la carenza di organico lamentata dall’Agenzia e nonostante la loro evidente specializzazione nel made in Italy agroalimentare, li ha lasciati a spasso.
E a spasso sono tuttora. Così, mentre l’Agenzia procedeva a nuove assunzioni senza gare o concorsi (ilfattoquotidiano.it ha segnalato anche il caso anomalo di un portavoce da 105 mila euro) i 19 hanno dato il via a una vera e propria guerra giudiziaria: il 31 luglio 2013 il tribunale del lavoro di Roma ha dichiarato l’illegittimità del loro licenziamento; il 13 gennaio 2014 il Tar del Lazio ha accertato l’inadempienza dei ministeri competenti condannandoli a “provvedere entro 60 giorni” all’assunzione dei “buonitaliani”, previa verifica della loro idoneità; il 28 gennaio 2014 l’Agenzia-Ice è stata condannata a “dare immediata attribuzione alle disposizioni illegittimamente disattese e ad assumere i ricorrenti”, come spiega in un’interrogazione il senatore Aldo Di Biagio (AP). Il 7 ottobre il giudice del Lavoro Capaccioli ha dato ragione, per l’ennesima volta, a cinque ex dipendenti di Buonitalia, imponendo all’Ice di immetterli in ruolo e risarcirli degli stipendi mancati. Risultati? Zero.
Nessuna risposta neanche ai decreti ingiuntivi (rispettivamente per 100 mila euro, 150 mila e 250 mila euro) presentati da tre ex dipendenti. La palla è così passata all’ufficiale giudiziario, che ha pignorato presso le banche «conti correnti e/o titoli e/o azioni e/o obbligazioni e comunque qualsiasi altra somma dovuta, a qualsiasi titolo, a Ice-Agenzia (…) fino alla concorrenza della somma precettata».
Ma la somma rischia di lievitare ancora. I risarcimenti di cui sopra, infatti, riguardano solo il periodo intercorso tra il decreto di trasferimento del personale e l’avvio della «procedura di idoneità selettiva» nel dicembre 2014. Una specie di concorso, diciamo. Ma secondo quanto denunciato in due diverse interrogazioni dal senatore Di Biagio e dal deputato Massimo Fiorio (Pd), la Commissione ha dichiarato “non ammissibili” tutti i candidati provenienti da Buonitalia. Da qui: nuovi ricorsi al Tar, nuovo lavoro per gli avvocati, nuovo calvario per i senza lavoro. E, oltretutto, nuove spese in arrivo per i contribuenti. Totale previsto, a spanne, sui 2 milioni di euro. Soldi pubblici. Con un paradosso finale: “Tali somme saranno corrisposte dall’Ice a fronte di nessuna prestazione di lavoro”, commenta amaro Di Biagio. Insomma, gli ex dipendenti di Buonitalia, alla fin fine, verranno pagati per non aver potuto lavorare, nonostante ci abbiano provato a tutti i costi. Dirà qualcosa, la Corte dei Conti, al momento di approvare il bilancio dell’Agenzia? E, soprattutto, chiederà conto a qualcuno dell’eventuale danno erariale?
Palazzi & Potere
Pasticcio Ice: conti pignorati per pagare gli ex dipendenti Buonitalia
Ufficiali giudiziari all'attacco presso Monte dei Paschi e Poste italiane. Dove l'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane hai suoi depositi. E' l'ultimo atto della querelle giudiziaria avviata dopo la chiusura della società del ministero delle Politiche agricole. Avvenuta in seguito all'allegra gestione dell'era Zaia
Ufficiale giudiziario in azione e conti pignorati per mezzo milione di euro. E siamo solo all’inizio: il pasticcio Buonitalia – in breve, 19 persone che verranno pagate per non lavorare – rischia di costare ai contribuenti italiani almeno un paio milioni. Merito dell’Ice–Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (nota ai più come ex Ice, il vecchio Istituto per il commercio estero), sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del dicastero dello sviluppo economico. Due settimane fa l’ufficiale giudiziario ha bussato al Monte dei Paschi di Siena, filiale di via Franz Liszt 21, e alla sede di Poste Italiane, in viale Europa, dove l’Agenzia dispone di conti correnti e fondi di investimento, e ha consegnato i primi atti di pignoramento per conto di tre ex dipendenti Buonitalia. E per la gioia di Riccardo Maria Monti, il presidente dell’Agenzia-Ice, altri costosi decreti ingiuntivi sono in arrivo nei prossimi giorni.
La storia è surreale. Buonitalia era la società creata dal ministro An all’Agricoltura Gianni Alemanno per la promozione all’estero dei prodotti agroalimentari italiani. E’ stata chiusa nel 2011 per via della gestione allegra all’epoca di Luca Zaia, ma il decreto di soppressione prevedeva il trasferimento di funzioni, fondi e personale all’Agenzia-Ice. L’Ice era un altro carrozzone di Stato soppresso da Giulio Tremonti nel 2011 e resuscitato da Corrado Passera nel 2012, che gli ha cambiato nome e ha poi messo a dirigerlo Monti, un suo vecchio amico di famiglia. Bene: soldi e funzioni di Buonitalia Monti se li è presi, ma i 19 dipendenti, nonostante la carenza di organico lamentata dall’Agenzia e nonostante la loro evidente specializzazione nel made in Italy agroalimentare, li ha lasciati a spasso.
E a spasso sono tuttora. Così, mentre l’Agenzia procedeva a nuove assunzioni senza gare o concorsi (ilfattoquotidiano.it ha segnalato anche il caso anomalo di un portavoce da 105 mila euro) i 19 hanno dato il via a una vera e propria guerra giudiziaria: il 31 luglio 2013 il tribunale del lavoro di Roma ha dichiarato l’illegittimità del loro licenziamento; il 13 gennaio 2014 il Tar del Lazio ha accertato l’inadempienza dei ministeri competenti condannandoli a “provvedere entro 60 giorni” all’assunzione dei “buonitaliani”, previa verifica della loro idoneità; il 28 gennaio 2014 l’Agenzia-Ice è stata condannata a “dare immediata attribuzione alle disposizioni illegittimamente disattese e ad assumere i ricorrenti”, come spiega in un’interrogazione il senatore Aldo Di Biagio (AP). Il 7 ottobre il giudice del Lavoro Capaccioli ha dato ragione, per l’ennesima volta, a cinque ex dipendenti di Buonitalia, imponendo all’Ice di immetterli in ruolo e risarcirli degli stipendi mancati. Risultati? Zero.
Nessuna risposta neanche ai decreti ingiuntivi (rispettivamente per 100 mila euro, 150 mila e 250 mila euro) presentati da tre ex dipendenti. La palla è così passata all’ufficiale giudiziario, che ha pignorato presso le banche «conti correnti e/o titoli e/o azioni e/o obbligazioni e comunque qualsiasi altra somma dovuta, a qualsiasi titolo, a Ice-Agenzia (…) fino alla concorrenza della somma precettata».
Ma la somma rischia di lievitare ancora. I risarcimenti di cui sopra, infatti, riguardano solo il periodo intercorso tra il decreto di trasferimento del personale e l’avvio della «procedura di idoneità selettiva» nel dicembre 2014. Una specie di concorso, diciamo. Ma secondo quanto denunciato in due diverse interrogazioni dal senatore Di Biagio e dal deputato Massimo Fiorio (Pd), la Commissione ha dichiarato “non ammissibili” tutti i candidati provenienti da Buonitalia. Da qui: nuovi ricorsi al Tar, nuovo lavoro per gli avvocati, nuovo calvario per i senza lavoro. E, oltretutto, nuove spese in arrivo per i contribuenti. Totale previsto, a spanne, sui 2 milioni di euro. Soldi pubblici. Con un paradosso finale: “Tali somme saranno corrisposte dall’Ice a fronte di nessuna prestazione di lavoro”, commenta amaro Di Biagio. Insomma, gli ex dipendenti di Buonitalia, alla fin fine, verranno pagati per non aver potuto lavorare, nonostante ci abbiano provato a tutti i costi. Dirà qualcosa, la Corte dei Conti, al momento di approvare il bilancio dell’Agenzia? E, soprattutto, chiederà conto a qualcuno dell’eventuale danno erariale?
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.