Denaro ai giocatori per perdere le partite e salvare il Catania dalla Lega Pro. Sono sette le persone finite in manette per frode sportiva e truffa. Secondo gli inquirenti hanno alterato l’esito delle partite di serie B a vantaggio del Catania. Tra gli arrestati, adesso ai domiciliari, anche il presidente della società siciliana Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Paolo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri. L’inchiesta fa perno su presunte gare comprate con il fine di salvare il Catania dalla retrocessione, in particolare al centro dell’indagine ci sarebbero 5 partite. Il 12 giugno 2014, dopo la retrocessione della squadra in serie B Antonino Pulvirenti, disse: “Torneremo subito in serie A”.
L’elenco delle partite che gli inquirenti considerano truccate è composto da cinque match tutti giocati nello scorso campionato di Serie B. si tratta di: Varese-Catania 0-3, Catania- Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0 e Catania-Livorno 1-1. I sospetti degli inquirenti si concentrano anche su un’ altra partita, Catania-Avellino, terminata 1-0 per il club etneo. Durante la conferenza stampa,gli inquirenti hanno spiegato che l’indagine è partita da un esposto dello stesso presidente del Catania, Antonino Pulvirenti. “La denuncia è arrivata dal presidente del Catania per motivi di preoccupazione riguardo la tifoseria, motivi di preoccupazione fisica e da questa indagine se ne è passata ad un’altra che ha portato agli arresti di oggi”, ha spiegato il questore di Catania Marcello Cardona in conferenza stampa.
“Almeno cinque partite, forse sei sono state truccate con somme di denaro versate a giocatori”, ha detto, invece, il procuratore di Catania Giovanni Salvi.”Ci sono altre persone indagate, ma non faremo i nomi”, ha continuato il capo degli inquirenti etnei.”Gli arresti sono arrivati dopo un’indagine molto complessa e nata da una denuncia dello stesso Catania”, ha spiegato il dirigente della Digos Antonella Paglialunga .”I sospetti sono nati prima della partita con il Varese (che il Catania vinse) ma lo schema era sempre lo stesso. Tutto partiva dal presidente Pulvirenti che dava avvio al tentativo di combine con l’agente di scommesse online Giovanni Impellizzeri. A quel punto – spiega Paglialunga – si attivava uno schema di combine grazie all’altro agente Piero di Luzio prima della consegna del denaro ai giocatori per truccare le partite”. Il nome dell’operazione, I treni del gol, prende spunto proprio dall’indagine. Gli indagati, intercettati, infatti indicavano come “treni” le partite da truccare e con gli orari i numeri di maglia dei giocatori che avevano ricevuto somme di denaro per alterare le partite.
Tra gli indagati a piede libero c’è il proprietario del Messina calcio Pietro Lo Monaco (ex dirigente del Catania calcio), l’amministratore delegato Alessandro Failla e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi(Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina). Agli arresti domiciliari, emessi dal gip di Catania su richiesta della Dda della procura, anche altre quattro persone: due procuratori sportivi e altrettanti gestori di scommesse online. I provvedimenti sono stati eseguiti da polizia di Stato e Digos in collaborazione con la polizia postale. L’operazione di polizia è stata denominata ‘I treni del goal’ e nell’inchiesta non sarebbero, al momento, indagati né appartenenti ad altre società sportive né giocatori. Ma la Procura di Catania starebbe vagliando la posizione di alcuni di loro alla luce di intercettazioni telefoniche eseguite dalla polizia di Stato e confluite nel fascicolo.
Secondo quanto rivela Agipronews, lo scorso 11 aprile all’Uiss, l’Unità informativa scommesse sportive del Viminale, era stata segnalata la partita Catania – Trapani: i bookmaker avevano individuato strani picchi nei flussi di scommesse, con le puntate indirizzate sull’abbinata 1-over 2,5, in pratica un risultato sbilanciato sulla vittoria del Catania con tre reti di scarto e alla fine la partita era finita 4 a 1 in favore della società rossazzurra. Il flusso di scommesse su quel risultato era talmente alto che alcune agenzie di scommesse avevano chiuso le giocate già lunedì poche ore dopo dalla diffusione delle quote. La partita era stata segnalata anche da Federbet, che aveva registrato anche sospetti di combine su altre tre partite giocate dalla squadra etnea: la partita d’andata con il Trapani del 16 novembre 2014, la gara del 24 aprile 2015 con la Ternana e quella del 16 maggio 2015 con il Cittadella.
La prima reazione sul terremoto catanese è del presidente della Lega di Serie B. Andrea Abodi ha detto a Sky TG24 che “il rischio di invalidare il campionato non esiste. Per definizione la responsabilità è individuale, quindi risponde chi paga. La situazione – ha aggiunto – è circoscritta, anche se indubbiamente c’è un incidente sulla competizione stessa. A questo punto mi auguro soltanto che, al di là della competizione che si è appena chiusa, si possa riaprire la nuova sotto gli auspici migliori e che ci sia un processo che velocemente ci consenta di iniziare la competizione”.
HomeSport Calcio
Antonino Pulvirenti, arrestato presidente Catania Calcio: inchiesta gare comprate
L'accusa è di truffa e frode sportiva: sarebbero stati comprati match per salvare la squadra dalla retrocessione. "Se non ci pensavamo noi per queste 5 partite eravamo retrocessi…” dice il presidente dei rossoazzurri intercettato. Gli indagati indicavano come "treni" le partite da truccare, mentre gli "orari di arrivo" erano i numeri di maglia dei giocatori che avevano ricevuto somme di denaro per alterare le partite
Denaro ai giocatori per perdere le partite e salvare il Catania dalla Lega Pro. Sono sette le persone finite in manette per frode sportiva e truffa. Secondo gli inquirenti hanno alterato l’esito delle partite di serie B a vantaggio del Catania. Tra gli arrestati, adesso ai domiciliari, anche il presidente della società siciliana Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Paolo Cosentino e l’ex direttore sportivo Daniele Delli Carri. L’inchiesta fa perno su presunte gare comprate con il fine di salvare il Catania dalla retrocessione, in particolare al centro dell’indagine ci sarebbero 5 partite. Il 12 giugno 2014, dopo la retrocessione della squadra in serie B Antonino Pulvirenti, disse: “Torneremo subito in serie A”.
L’elenco delle partite che gli inquirenti considerano truccate è composto da cinque match tutti giocati nello scorso campionato di Serie B. si tratta di: Varese-Catania 0-3, Catania- Trapani 4-1, Latina-Catania 1-2, Catania-Ternana 2-0 e Catania-Livorno 1-1. I sospetti degli inquirenti si concentrano anche su un’ altra partita, Catania-Avellino, terminata 1-0 per il club etneo. Durante la conferenza stampa,gli inquirenti hanno spiegato che l’indagine è partita da un esposto dello stesso presidente del Catania, Antonino Pulvirenti. “La denuncia è arrivata dal presidente del Catania per motivi di preoccupazione riguardo la tifoseria, motivi di preoccupazione fisica e da questa indagine se ne è passata ad un’altra che ha portato agli arresti di oggi”, ha spiegato il questore di Catania Marcello Cardona in conferenza stampa.
“Almeno cinque partite, forse sei sono state truccate con somme di denaro versate a giocatori”, ha detto, invece, il procuratore di Catania Giovanni Salvi.”Ci sono altre persone indagate, ma non faremo i nomi”, ha continuato il capo degli inquirenti etnei.”Gli arresti sono arrivati dopo un’indagine molto complessa e nata da una denuncia dello stesso Catania”, ha spiegato il dirigente della Digos Antonella Paglialunga .”I sospetti sono nati prima della partita con il Varese (che il Catania vinse) ma lo schema era sempre lo stesso. Tutto partiva dal presidente Pulvirenti che dava avvio al tentativo di combine con l’agente di scommesse online Giovanni Impellizzeri. A quel punto – spiega Paglialunga – si attivava uno schema di combine grazie all’altro agente Piero di Luzio prima della consegna del denaro ai giocatori per truccare le partite”. Il nome dell’operazione, I treni del gol, prende spunto proprio dall’indagine. Gli indagati, intercettati, infatti indicavano come “treni” le partite da truccare e con gli orari i numeri di maglia dei giocatori che avevano ricevuto somme di denaro per alterare le partite.
Tra gli indagati a piede libero c’è il proprietario del Messina calcio Pietro Lo Monaco (ex dirigente del Catania calcio), l’amministratore delegato Alessandro Failla e i giocatori Alessandro Bernardini (Livorno) Riccardo Fiamozzi(Varese), Antonio Daì (Trapani) e Matteo Bruscagin (Latina). Agli arresti domiciliari, emessi dal gip di Catania su richiesta della Dda della procura, anche altre quattro persone: due procuratori sportivi e altrettanti gestori di scommesse online. I provvedimenti sono stati eseguiti da polizia di Stato e Digos in collaborazione con la polizia postale. L’operazione di polizia è stata denominata ‘I treni del goal’ e nell’inchiesta non sarebbero, al momento, indagati né appartenenti ad altre società sportive né giocatori. Ma la Procura di Catania starebbe vagliando la posizione di alcuni di loro alla luce di intercettazioni telefoniche eseguite dalla polizia di Stato e confluite nel fascicolo.
Secondo quanto rivela Agipronews, lo scorso 11 aprile all’Uiss, l’Unità informativa scommesse sportive del Viminale, era stata segnalata la partita Catania – Trapani: i bookmaker avevano individuato strani picchi nei flussi di scommesse, con le puntate indirizzate sull’abbinata 1-over 2,5, in pratica un risultato sbilanciato sulla vittoria del Catania con tre reti di scarto e alla fine la partita era finita 4 a 1 in favore della società rossazzurra. Il flusso di scommesse su quel risultato era talmente alto che alcune agenzie di scommesse avevano chiuso le giocate già lunedì poche ore dopo dalla diffusione delle quote. La partita era stata segnalata anche da Federbet, che aveva registrato anche sospetti di combine su altre tre partite giocate dalla squadra etnea: la partita d’andata con il Trapani del 16 novembre 2014, la gara del 24 aprile 2015 con la Ternana e quella del 16 maggio 2015 con il Cittadella.
La prima reazione sul terremoto catanese è del presidente della Lega di Serie B. Andrea Abodi ha detto a Sky TG24 che “il rischio di invalidare il campionato non esiste. Per definizione la responsabilità è individuale, quindi risponde chi paga. La situazione – ha aggiunto – è circoscritta, anche se indubbiamente c’è un incidente sulla competizione stessa. A questo punto mi auguro soltanto che, al di là della competizione che si è appena chiusa, si possa riaprire la nuova sotto gli auspici migliori e che ci sia un processo che velocemente ci consenta di iniziare la competizione”.
Articolo Precedente
Ancona Calcio, nasce la prima società di proprietà di tifosi: ‘Speranza del pallone’
Articolo Successivo
Antonino Pulvirenti, dal fallimento della Wind Jet alle partite truccate del Catania
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Ultimi articoli di FQ Sport
Calcio
Follia ultras, treno in corsa con i tifosi del Venezia assaltato a Udine da supporter di Udinese e Salisburgo
Calcio
Gli arbitri e l’allergia alle tasse, l’Aia richiama i fischietti: “I compensi vanno dichiarati tutti, anche quelli percepiti all’estero”
Calcio
Sergio Conceição non ci sta: “Leggo tante bugie che mi infastidiscono. Questo Milan è molto distante da quello che voglio io”
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Desidero esprimere la mia totale solidarietà al Presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, professionista di comprovata competenza e integrità, recentemente bersaglio di un attacco inaccettabile da parte del Senatore Zaffini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la Fondazione GIMBE svolge un ruolo essenziale nel garantire analisi indipendenti e basate su evidenze scientifiche nel settore della sanità pubblica. Analisi che non solo aiutano l’opinione pubblica a comprendere la realtà dei fatti, ma forniscono strumenti indispensabili proprio a noi parlamentari per svolgere il nostro lavoro con cognizione di causa". Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Susanna Camusso.
Ma ormai chiunque osi dissentire con l’operato del Governo Meloni – scienziati, magistrati, professori, giornalisti – viene puntualmente delegittimato. Peccato che sia lo stesso Presidente Zaffini ad ammettere che su sei decreti attuativi promessi per smaltire le liste d’attesa, sia stato approvato solo quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio. La colpa? Dipende dal giorno: molto spesso è dei governi precedenti – nonostante la destra governi da tre anni – altre volte, come in questo caso, delle Regioni - nonostante la stessa destra stia spingendo per l’Autonomia. Mentre milioni di italiani non possono curarsi e il SSN è al collasso, il governo continua a giocare a scaricabarile, additando nemici immaginari e scaricando le colpe su chiunque tranne che su sé stesso”.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Dopo il record di 150.000 iscritti, Forza Italia rafforza il suo radicamento sul territorio con l’avvio della stagione dei Congressi Comunali e Circoscrizionali. Si parte da 9 regioni per eleggere i nuovi segretari comunali e circoscrizionali, in un percorso di partecipazione e crescita che coinvolgerà tutta Italia". Lo scrive Forza Italia sui suoi profili social.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Rispondo a chi ogni tanto ci accusa di non avere una visione. Certo che ce l'abbiamo, anche bella forte. Magari a qualcuno non piace, non sarà quello che si aspettavano dal Pd di prima, ma oggi il Pd è autodeterminato in questa direzione". In mezzo al dibattito su 'meglio presentarsi uniti o divisi per colpire uniti', innescato dalla proposta di Dario Franceschini, Elly Schlein continua a insistere sui temi piuttosto che sui tatticismi. E rilancia la visione del 'suo' Pd a fronte di perplessità, più o meno esplicite, avanzate nei suoi confronti nell'ultimo periodo.
"La giustizia sociale, la giustizia climatica, il lavoro dignitoso, l'innovazione, i diritti delle persone", elenca la segretaria dal palco della prima iniziativa col Terzo Settore (previste altre 4 a febbraio) a Monterotondo. Come aveva fatto la settimana scorsa davanti all'ospedale di Vicenza per parlare di sanità o con gli operai a Marghera o quelli della crisi Beko su lavoro e politiche industriali.
Alla questione aperta da Franceschini, Schlein ha però dato una risposta l'altra sera a Piazza Pulita dopo giorni di silenzi, conditi da freddezza dell'inner circle della segretaria. Andare divisi per colpire uniti? "Io continuo a insistere, sono testardamente unitaria", la risposta di Schlein. Insomma, nonostante al momento non vi siano passi avanti nella costruzione dell'alleanza, lo schema della segretaria non cambia. Resta 'testardamente unitario'. "Ce lo chiede la gente", la tesi di Schlein. Il sondaggio mandato in onda durante la trasmissione pare darle ragione con quasi l'80% degli elettori di centrosinistra a invocare un accordo tra le opposizioni.
Un accordo che però non c'è e la proposta di Franceschini ha avuto anche l'effetto di evidenziare ulteriormente le resistenze rispetto a un'alleanza organica. Basta leggere l'elenco di quelli che hanno promosso o quanto meno si sono detti interessati alla possibilità di 'marciare divisi, per poi colpire uniti' dopo il voto: da Carlo Calenda a Giuseppe Conte. Chi invece non è sembra interessato, è Romano Prodi che in una lunga intervista avverte: "Senza un programma condiviso non è politica, ma solo cinismo. Si possono anche vincere le elezioni, ma si uccide il Paese”.
"Ma come si può fare questo discorso due anni e mezzo prima delle elezioni?", si chiede Prodi. "Potrebbe essere l'ultima spiaggia alla vigilia del voto. Ma se partiamo dall'idea che non ci si può mettere d'accordo su un programma, mi pare difficile vincere le elezioni". L'Ulivo non è più riproponibile, aggiunge, "quel che si può fare è cercare quattro grandi problemi sui quali trovare una visione comune: sanità, casa, scuola, lavoro".
Non basta solo criticare: "Politica è dire quel che serve all'Italia per la distribuzione del reddito, la sanità, la casa. Non dire solo che mancano le risorse, ma dire come vanno riformati gli ospedali, i medici di base, le case di comunità". Chi può riuscire a federare il campo delle opposizioni in ordine sparso? Per Prodi la risposta è aperta: "Il problema è vedere chi è in grado di federare. Quel ruolo si conquista, non è dato. La competizione è aperta per tutti, Schlein e altri".
Tel Aviv, 1 feb. (Adnkronos) - Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando la possibilità di nominare il ministro degli Affari strategici Ron Dermer a capo del team negoziale di Israele per i colloqui sugli ostaggi con Hamas, secondo le notizie di Channel 12. Subentrerebbe al ruolo del capo del Mossad David Barnea. Secondo quanto riferito, Barnea resterebbe nella squadra insieme al capo dello Shin Bet Ronen Bar e all'uomo chiave per la presa degli ostaggi delle Idf Nitzan Alon, con Dermer a supervisionare i colloqui.
I funzionari israeliani hanno dichiarato che Netanyahu riconosce che i negoziatori vogliono fare tutto il possibile per garantire che la seconda fase dell'accordo sulla restituzione degli ostaggi con Hamas abbia luogo, e il premier vuole mantenere aperte le sue opzioni. Secondo Channel 12, i funzionari del team di Netanyahu affermano che, poiché i colloqui principali si stanno svolgendo con l'amministrazione Trump, dovrebbero essere guidati da qualcuno con una formazione più diplomatica, che non nella sicurezza.
Sembra che l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, abbia detto a Netanyahu che preferirebbe lavorare con Dermer e che ha delle riserve sulla collaborazione con l'attuale team negoziale. Witkoff e Netanyahu hanno parlato oggi, ha riferito Channel 12, aggiungendo che il primo ministro israeliano terrà un incontro stasera per decidere se inviare una delegazione di medio livello in Qatar questa settimana. In risposta, l'ufficio di Netanyahu ha affermato che "i resoconti non sono veri" e che "le decisioni sui negoziati saranno prese solo dopo il ritorno del primo ministro dagli Stati Uniti".
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - “Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro di dipendenti e dirigenti Rai a viale Mazzini. Lo storico palazzo, simbolo del Servizio Pubblico, che dagli anni 60 rappresenta la Rai, chiuderà per essere interessato da importanti ed ampi lavori di ristrutturazione". Lo dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai.
"Interventi che consentiranno alla Rai di usufruire di una sede moderna, digitale e all’avanguardia, capace così di confrontarsi con un mercato televisivo sempre più competitivo. È un merito di questa dirigenza che oltre a garantire un sempre più ampio pluralismo, così come si pretende dal Servizio pubblico, un’offerta e una qualità nella programmazione, adesso garantirà alla Rai anche strutture di prim’ordine. Infatti, la sede di viale Mazzini si affiancherà al nuovo centro di produzione a Milano che sarà uno dei più avanzati in Europa. Al contempo va rivolto un vivo ringraziamento ai dipendenti Rai, che stanno affrontando con grande impegno e dedizione questo significativo momento di passaggio, che servirà a costruire il Servizio pubblico del futuro”.
Ramallah, 1 feb. (Adnkronos) - Le forze israeliane hanno arrestato due giornalisti palestinesi e sequestrato la loro attrezzatura nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando il giornalista Ihab al-Alami, che ha riferito, dopo essere stato rilasciato, che "lui e il suo collega, Nidal al-Natsheh, sono stati arrestati dai soldati israeliani mentre documentavano i danni su terreni di proprietà palestinese vicino all'insediamento israeliano illegale di Karmei Tzur". I soldati hanno sequestrato tre telecamere prima di costringerli ad abbandonare la zona, ha aggiunto il reporter.
Roma, 1 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Roma si è svolta la Direzione Nazionale di Fratelli d'Italia, un momento di confronto interno al partito in vista del giro di boa della metà legislatura. Non si è trattato, evidentemente, di una seduta del Consiglio dei Ministri, un dettaglio che i deputati di Italia Viva, cui resta solo la polemica, potrebbero facilmente cogliere solo sfogliando un qualsiasi manuale di diritto costituzionale". Così Antonio Baldelli, deputato di Fratelli d'Italia, risponde alle polemiche sollevate da Italia Viva sull'assenza del Presidente del Consiglio all'assemblea di FdI e sulla presenza del capo della segreteria politica, Arianna Meloni.