Si è dimesso da assessore regionale a causa del traffico. Sembra una boutade, un aneddoto brillante venuto fuori direttamente da Johnny Stecchino è invece è la pura e semplice cronaca di Sicilia. L’assessore siciliano alla Funzione Pubblica Ettore Leotta ha rimesso la sua nomina nelle mani del governatore Rosario Crocetta perché viaggiare dalla sua città, Siracusa, fino al capoluogo, Palermo, è diventato troppo faticoso. Colpa del crollo del viadotto Himera, sull’autostrada 19 che collega il capoluogo con Catania, che ha spezzato in due l’isola, aumentando di circa un’ora i tempi di collegamento tra la Sicilia occidentale e quella orientale. “Ho inviato una lettera al presidente in cui ho comunicato le dimissioni” – spiega l’ormai ex assessore all’Ansa – Sono stanco, dopo il crollo del pilone sulla A19, andare e venire da Siracusa è diventato complicato, ho una certa età e anche la difficoltà del viaggio ha influito sulla mia decisione”.
Magistrato amministrativo in pensione, ex presidente del Tar della Calabria, Leotta era stato nominato nel gennaio del 2015 in quota Udc: avrebbe dovuto portare a termine la contestatissima riforma per trasformare le province in liberi consorzi tra comuni, ma era finito impallinato dal voto dei franchi tiratori, che ad aprile avevano affossato la norma all’Assemblea Regionale Siciliana. “Lascio il mio incarico con il rammarico di non esser riuscito a completare la riforma che avrebbe restituito speranza ai dipendenti”, spiega l’ormai ex assessore. Che pochi giorni dopo essere finito impallinato dai franchi tiratori, aveva dovuto assistere al crollo del pilone sull’autostrada: da quel momento per raggiungere la sponda opposta della Sicilia si è resa obbligatoria una deviazione lungo la trafficatissima (e a sua volta franata) strada provinciale 626, che si arrampica sulle Madonie e passa al centro del piccolo comune di Polizzi Generosa.
Un viaggio troppo faticoso per Leotta che invece di prendere casa a Palermo, abbandonando momentaneamente la sua Siracusa, ha preferito optare per l’estrema decisione: dimettersi da assessore, lasciando anche l’ombra di una maledizione su quella delega alla Funzione Pubblica. Il magistrato contabile, infatti, aveva sostituito la dimissionaria Marcella Castronovo, che era rimasta in carica per appena due mesi, dato che era stata nominata nel novembre del 2014: in totale gli assessori nominati da Crocetta sono stati 33 in due anni e mezzo. Il numero 34 sarà probabilmente Giovanni Pistorio, segretario regionale dell’Udc, già assessore regionale con Totò Cuffaro e senatore con il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. Non proprio una faccia nuova della politica siciliana, ma magari Pistorio non si lascerà impressionare dal traffico e dalle deviazioni sull’autostrada interrotta.