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Gianna Nannini patteggia 1 anno e 2 mesi per evasione fiscale. “Ma non è colpa mia”

Il gup ha accolto l'accordo tra la cantautrice accusata di aver eluso al fisco quasi 4 milioni di euro e la Procura di Milano. Per l'avvocato Giulia Bongiorno "gli addebiti sono riferibili esclusivamente all'operato di soggetti terzi"
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Il gup di Milano Fabio Antezza ha accolto la richiesta di patteggiamento di Gianna Nannini, nel procedimento che la vede accusata di una presunta evasione fiscale da 3 milioni e 750mila euro. La pena sarà di 1 anno e 2 mesi di carcere, con la sospensione condizionale della pena e senza che la condanna venga menzionata nel casellario giudiziario. Nei giorni scorsi il legale della rockstar, l’avvocato Giulia Bongiorno, avrebbe raggiunto l’accordo con la Procura. Da quanto si è saputo la Bongiorno, nella fase delle indagini, aveva depositato alcune fatture che l’accusa riteneva inesistenti. In questo modo, secondo la difesa, l’importo della presunta evasione si sarebbe ridotto a circa un milione di euro.

La Nannini, spiega l’avvocato Bongiorno, “amareggiata e sorpresa dalla vicenda, nel ribadire l’assoluta trasparenza della propria condotta, nega recisamente qualsiasi interposizione fittizia con società estere e sottolinea che gli addebiti sono riferibili esclusivamente all’operato di soggetti terzi nei quali nutriva una sconfinata e tuttavia malriposta fiducia“. Dunque la decisione della Gmg Musica, la società della cantautrice, di arrivare a un accordo conciliativo con l’Agenzia delle entrate “deriva dalla volontà di mettere al più presto la parola fine ad un doloroso capitolo giudiziario”.

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