Cinema

Cinema Ritrovato, Isabella Rossellini: “Che peccato non poter baciare Robert De Niro!”

L’attrice ed ex modella a Bologna per il centenario della nascita di mamma Ingrid Bergman parla del nuovo film di David O. Russell in cui interpreta la fidanzata del celebre attore. La madre? “Efficiente e sportiva, recitava per vocazione”. Papà Roberto Rossellini: “Geloso e all’antica, riceveva tutti in pigiama”

di Davide Turrini
Cinema Ritrovato, Isabella Rossellini: “Che peccato non poter baciare Robert De Niro!”

Bisogna guardarla da vicino e porsi ancora una volta la domanda fatidica: ma Isabella Rossellini quanti anni ha? Quaranta? Quarantacinque? Cinquanta non glieli riesci a dare. Figuriamoci i 63 che risultano all’anagrafe. Il viso di Isabella rifulge di luminosità e fascino come fosse ancora la ragazza impaurita sul set di Velluto Blu. Anche se nel tempo tutto è filtrato attraverso l’eleganza di mamma Ingrid e la lungimiranza intellettuale di papà Roberto. La signora Rossellini gestisce l’impeto di curiosità e domande su di lei con un savoir-faire invidiabile. “Sono molto felice del nuovo film che ho interpretato. S’intitola Joy ed è diretto da David O. Russell, che con sé ha portato il suo solito crew, tra cui Bradley Cooper e Jennifer Lawrence. E con loro ci siamo anche io e Robert De Niro”, spiega a FQMagazine la splendida 60enne in una delle più raffinate sale dell’Hotel Baglioni di Bologna. “Non posso dire granché della trama, perché il film uscirà in dicembre negli Stati Uniti. L’unico rammarico è che pur interpretando la parte della fidanzata di Bob, non me lo hanno fatto baciare. Dopo aver accettato il ruolo ho ringraziato David e poi gli ho chiesto: ‘Mannaggia a te, ma chi ha scritto questa scena in cui alla fine non ci si bacia?”.

Sembra sincera, Isabella, che dagli uomini di cinema, dello spettacolo e della moda ha avuto davvero tanto. E lo dice chiaramente a tutti quelli che provano a ficcare il naso nel dietro le quinte dello showbiz: “Gli attori sono persone timidissime. De Niro interpreta spesso ruoli da mafioso, in cui spara, uccide, ma fuori dal set, nella vita, si mette in un angolo, timido e riservato. Un atteggiamento che ricorda quello che aveva mia mamma Ingrid”. La Rossellini è qui, sotto i portici felsinei roventi di inizio luglio, per accompagnare la retrospettiva che il Cinema Ritrovato 2015 dedica alla Bergman a cent’anni dalla nascita. “Mamma ha raccolto fin da giovane le sue lettere, foto e documenti, perché ha sempre pensato che nel momento in cui non ci fosse più stata sarebbero servite a ricordarsi di lei, del suo lavoro, della sua passione per il cinema – continua l’attrice che è stata moglie di Martin Scorsese e compagna di David Lynch. “Lei era efficiente e sportiva, puliva sempre la casa. Recitare per lei era una vocazione. Papà, invece, era più mediterraneo, geloso e all’antica. Riceveva amici e ospiti per lavoro in pigiama. Diceva che bisognava conservare l’energia per la testa che doveva pensare. Per questo si metteva spesso borse del ghiaccio sulla fronte e mangiava molto zucchero”.

Una carriera da attrice quasi trentennale con alcune recenti e fortunate deviazioni di ruolo: sceneggiatrice per Mio padre ha 100 anni (“ho chiesto in prestito a Guy Maddin la sua estetica per mostrare questa enorme pancia di papà con cui dialogo nel film”) e regista della seguitissima serie Green Porno sulla sessualità degli animali e delle piante: “Mi sono sempre piaciuti gli animali e ho sempre voluto studiare etologia, materia che quando ero ragazza non veniva insegnata. Così oggi mi sono iscritta all’università per seguirne i corsi. È una sensibilità verso il mondo animale che ho sempre avuto. Quando ho rivisto Stromboli restaurato dieci anni fa mi ha colpito la scena della tonnara. Oggi i tonni nel Mediterraneo sono tutti spariti. L’idea che in una generazione sola si sia fatta una tale distruzione dell’ambiente mi ha scioccato”.

Nei primi anni Novanta Isabella Rossellini fu al centro di una polemica legata al mondo della pubblicità che fece scalpore. La Lancôme, di cui era testimonial, non le rinnovò il contratto una volta superati i 40 anni. “Non ricordo di aver detto all’epoca che le donne non devono puntare solo sul fisico, ma soprattutto sulla loro intelligenza e gentilezza. Bisogna puntare su tutte le armi che una donna ha a disposizione. Certo è che quando nel maggio scorso sono stata a Cannes, come membro della giuria di Un Certain Regard, e ad ogni angolo di strada, nei ristoranti, nei negozi di abbigliamento, nelle profumerie, vedevo il manifesto del festival con la foto di mia mamma 40enne ammirata da tutti, non ho sentito nessuno chiedere di sostituire quella foto con quella di una modella 20enne”.

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