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Flavio Briatore condannato ad un anno e 11 mesi per il caso Force Blue

Oltre a essere armatore e proprietario dello yacht, l'imprenditore è accusato di essere amministratore di fatto e proprietario della società Autumn Sailing Limited, la società che gestiva l'imbarcazione. Per lui i pm avevano chiesto 4 anni di carcere
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Un anno e undici mesi di carcere con la condizionale: è la pena a cui i giudici del tribunale penale di Genova hanno condannato Flavio Briatore. L’imprenditore era accusato, insieme ad altre quattro persone, di reati fiscali legati al noleggio dello yacht Force Blue. I pm Patrizia Petruzziello e Walter Cotugno avevano chiesto per Briatore una condanna pari a 4 anni di carcere.

Nella richiesta di rinvio a giudizio
 i magistrati sostenevano che Briatore, oltre a essere armatore e proprietario dello yacht, fosse anche amministratore di fatto e proprietario della società Autumn Sailing Limited, la società proprietaria dell’imbarcazione.

I giudici hanno condannato a 1 anno e undici mesi anche il comandante dello yacht, Ferdinando Tarquini. Condannati anche i due amministratori della Autumn Sailing Limited che si sono avvicendati nel tempo: Dominique Warluzel a un anno e undici mesi e Maria Pia De Fusco al pagamento di una multa di 7 milioni di euro. Assolta invece Laurence Eckle Teyssedou.

Il megayacht era stato sequestrato mentre a bordo c’erano Elisabetta Gregoraci, moglie di Briatore, il figlio e oltre 20 membri del’equipaggio: recentemente i giudici hanno autorizzato ad usare l’imbarcazione com charter nonostante sia ancora sotto sequestro. I pm avevano invece chiesto la confisca.

Secondo l’accusa è stata simulata un’attività commerciale di noleggio per utilizzare l’imbarcazione per uso diportistico in acque territoriali italiane dal luglio 2006 al maggio 2010 senza versare la dovuta Iva all’importazione per 3,6 milioni di euro: il mega yacht infatti era iscritto in un paese extracomunitario e di proprietà della Autumn Sailing Limited con sede nelle Isole Vergini Britanniche. Briatore è anche accusato di aver utilizzato carburante come esente dalle imposte mentre doveva essere tassato.

“Lo yacht ha solo fatto attività di noleggio. Non sono un evasore : pensavo di essere in regola. Se la Guardia di Finanza mi avesse detto che dovevo pagare lo avrei fatto senza problemi”,  si era difeso Briatore davanti al gup Nadia Magrini,  durante l’udienza preliminare. “E’ un risultato che non ci aspettavamo. La nave continua a produrre incassi:proporremo appello e ci batteremo fino alla fine”è stato il commento a caldo di Massimo Pellicciotta, legale di Briatore.

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