Il Suq è un’idea davvero contemporanea, così la filosofa e psicanalista Julia Kristeva, star internazionale, ha risposto in un’intervista dopo aver ritirato il Premio mondi migranti dal Centro Medì sul palcoscenico del Festival. Si aggiunge, il suo, ai tanti commenti del pubblico e degli ospiti – artisti, scrittori, giornalisti – che vedono nel Suq Festival una pratica culturale, anzi best practice, al passo con i tempi, ideale negli odierni momenti bui dove la conoscenza lascia il posto al pregiudizio e a slogan spesso superficiali e strumentali.
Dal 13 al 24 giugno nel Porto Antico di Genova il Suq Festival ha accolto oltre 70mila visitatori e ha parlato di Mediterraneo, seconde generazioni, periferie, religioni, sport, rifugiati, cucina, sostenibilità e buone pratiche per la cooperazione e l’ambiente.
Momenti di grande emozione per la rassegna ‘Teatro del Dialogo’ (unici appuntamenti a pagamento, il resto della programmazione ad accesso libero), che in scenografie diverse – nel bazar, sul mare, nel loggiato di Palazzo San Giorgio e nella splendida chiesa di Banchi – ha visto esibirsi con spettacoli forti e incisivi Pippo Delbono, Marco Baliani, Marta Cuscunà, Sara Bertelà, Mascherenere, la Compagnia della Luna e gli artisti della Compagnia del Suq. La prima nazionale e le repliche di ‘Teresa mon amour’ così come il reading su ‘Corano’ e altri testi sacri nella chiesa di Banchi hanno fatto sold out indicando questa apertura al nuovo spazio come una delle idee più apprezzate.
Il cibo è stato come sempre elemento di attrazione con le 13 cucine etniche e con lo spettacolo e il ricettario ‘Cuciniamoci il futuro’. L’attenzione all’ambiente si è sviluppata non solo con attività educative ma soprattutto grazie all’uso di stoviglie compostabili in Mater-Bi fornite da Novamont, e a una serrata raccolta differenziata. “E’ andata in scena la bellezza della diversità e del dialogo – ha sottolineato Carla Peirolero, fondatrice insieme a Valentina Arcuri e ad oggi direttrice artistica – e personalità internazionali si sono intercalate a improvvisazioni last minute del pubblico, o di qualche musicista di passaggio, perché questo è il bello del Suq, una vitale confusione mediterranea regolata da una regia professionale con i ritmi di un orologio svizzero”.
Oltre alla lectio magistralis di Julia Kristeva, tra gli incontri più seguiti quello con i disegnatori satirici Vauro Senesi e Nadia Khiari, per una manifestazione che da anni apre una finestra sul mondo e lo fa mescolando culture, favorendo la conoscenza tra comunità immigrate e cittadinanza, tra arti e progetti, tra intervento sociale e confronto culturale. Lo testimoniano i video, le fotografie e la rassegna stampa.