Il Cavallino rampante ha iniziato ufficialmente il percorso per la quotazione sulla borsa di New York. Fiat Chrysler ha infatti depositato alla Sec, l’omologo statunitense della Consob, la documentazione sull’offerta pubblica iniziale del 10% delle azioni ordinarie di Ferrari sul listino New York Stock Exchange. In seguito Fca potrebbe anche fare domanda per una quotazione secondaria a Milano.
A depositare i documenti è stata la controllata di Fca New Business Netherlands, che una volta completata l’offerta assumerà il nome di Ferrari NV. La Rossa, dunque, diventa ufficialmente olandese. Tuttavia “il centro della effettiva gestione” è in Italia, a Maranello, per cui in base a una convenzione con Amsterdam la nuova società resterà residente in Italia ai fini fiscali. “La separazione di Ferrari da Fca non comporta e non comporterà il cambiamento della residenza fiscale di Ferrari spa, che continuerà infatti ad avere nazionalità e residenza fiscale italiane e pagherà le tasse sui propri redditi come fanno oggi tutte le società fiscalmente residenti in Italia”, si legge nella nota del gruppo guidato da Sergio Marchionne. Lo scorso 9 luglio Fca aveva ribadito che l’operazione ”non comporterà lo spostamento di personale da Ferrari, né ridurrà i livelli di occupazione o le attività attualmente condotte da Ferrari in Italia e non comporterà alcuna riduzione della base imponibile di Ferrari in Italia”.
Come quelli di Fca, anche gli azionisti della Ferrari potranno godere di voto multiplo se deterranno le azioni per almeno tre anni. Il prezzo e il numero delle azioni oggetto di vendita non è ancora stato definito: si sa solo che il limite massimo sarà del 10% del capitale.