Il 22 luglio il Parlamento della Catalogna ha approvato una legge che vieta i circhi con gli animali selvatici, grazie alla campagna CLAC (Catalunya Lliure d’Animals en Circus), lanciata dall’associazione animalista LIBERA e dalla Fondazione Franz Weber, diventando così la prima comunità della Spagna a proibire l’uso degli animali nei circhi. La legge entrerà in vigore entro due anni per consentire al settore circense di adeguarsi a questa nuova realtà legislativa ma anche per avere il tempo di trovare una nuova casa agli animali presenti nei circhi. Il divieto, per il momento, riguarda solo gli animali selvatici, ma la legge prevede l’istituzione di un Osservatorio scientifico composto da etologi, zoologi, veterinari, associazioni per la protezione degli animali e rappresentanti dei circhi che utilizzano animali domestici.
Lo scopo è monitorare in questi due anni gli animali per determinare quali altre specie, oltre a quelle selvatiche, dovranno essere incluse nel divieto; la Camera ha preso in considerazione il parere degli esperti, i quali sostengono che la sofferenza provocata dalla reclusione, dagli addestramenti e dai metodi coercitivi provoca gravi danni di salute fisica e psicologica agli animali di qualsiasi specie, anche domestici. Secondo le due associazioni, il lavoro dell’Osservatorio dimostrerà che anche quest’ultimi soffrono, se costretti a svolgere determinate attività, quali assumere comportamenti innaturali o subire trasferimenti continui a causa della natura itinerante dei circhi. Pertanto, se l’Osservatorio riterrà opportuno inserire nella lista anche gli animali domestici, si creerà un precedente storico, spiega Leonardo Anselmi, portavoce della campagna CLAC, diventando un punto di riferimento per tutti i paesi che al momento hanno vietato nei circhi solamente l’utilizzo degli animali selvatici.
La risposta italiana a tutti i paesi che negli ultimi due anni stanno discutendo o approvando leggi contro i circhi con gli animali è la XVII edizione del Festival Internazionale del Circo di Latina, evento patrocinato dal Comune e dalla Camera di Commercio di Latina, dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, dal Ministero per la Gioventù, dal Consiglio Regionale del Lazio, da diversi assessorati regionali, dalle Amministrazioni della Provincia, che si terrà dal 15 al 19 ottobre 2015 a Latina. Tra gli organizzatori la famiglia Montico, depositaria dell’antica tradizione del circo italiano. Circa dieci circhi provenienti da vari paesi approderanno a Latina, con l’obiettivo “di avvicinare il pubblico al mondo del circo e di sostenerne ogni implicazione culturale legata alla sua antica tradizione”.
Tradizione, brutta parola, se intrisa di violenza, oppressione, crudeltà e sfruttamento animale. Sottratti dal loro habitat naturale, addestrati con la violenza – nessun animale si presterebbe a compiere attività non consone alla propria natura, ad essere ridicolizzato con abiti, accessori, paillettes degni delle famose show girl anni ’60, a saltare in cerchi di fuoco, quando qualsiasi animale, uomo compreso, scapperebbe per istinto da questo elemento -, trasportati da una nazione all’altra senza tenere conto delle condizioni metereologiche, legati, tenuti in gabbie minuscole, picchiati, privati di ogni dignità. Questa è la realtà patinata dei circhi con animali.
Per contrastare il Festival Internazionale del Circo di Latina, è stato organizzato da Latina Antifascista un corteo nazionale che si terrà il 17 ottobre, con partenza alle ore 16:00 da Piazza del Popolo, a cui hanno già aderito: Compagnia del libero orto, Collettivo Swamp, Antispecisti Libertari, Finochielle a 90 (Collettivo Queer), Coordinamento Antispecista, Antispecisti Pratesi, No Mattatoio. “Sono chiamate a raccolta tutte le realtà antispeciste, antifasciste, libertarie e ogni individualità affine, per ribadire a gran voce la necessità di un festival del circo che veda al centro l’arte e le abilità dell’uomo piuttosto che lo sfruttamento e la sofferenza dell’animale”.
L’alternativa al Festival Internazionale del Circo di Latina è la XXII edizione di Castellarte, il principale festival di artisti di strada del centro sud, che da domani 24 luglio sino a domenica 26 luglio, nel suggestivo e piccolo borgo di Capocastello, paesino nascosto nella provincia di Avellino, caratterizzato da vicoletti in pietra, ospiterà artisti di strada, giocolieri, acrobati, burattinai, performance circensi, spettacoli teatrali, marching band e il progetto Juke Box Man, con disco a richiesta dietro versamento di 20 centesimi, il cui incasso sarà donato al canile di Atripalda. L’ingresso al festival è libero, gli spettacoli sono gratuiti, ma se riempirete i “cappelli” degli artisti con un paio di monetine, non si offenderanno sicuramente. Ogni anno, gli organizzatori dell’evento, scelgono un tema legato al sociale; quest’anno, inevitabilmente, l’argomento è la dis-integrazione dei migranti.
Tamara Mastroiaco
Giornalista, speaker e dj. Attivista per l'ambiente e gli animali
Ambiente & Veleni - 23 Luglio 2015
La Catalogna vieta il circo con animali, l’Italia lo promuove
Il 22 luglio il Parlamento della Catalogna ha approvato una legge che vieta i circhi con gli animali selvatici, grazie alla campagna CLAC (Catalunya Lliure d’Animals en Circus), lanciata dall’associazione animalista LIBERA e dalla Fondazione Franz Weber, diventando così la prima comunità della Spagna a proibire l’uso degli animali nei circhi. La legge entrerà in vigore entro due anni per consentire al settore circense di adeguarsi a questa nuova realtà legislativa ma anche per avere il tempo di trovare una nuova casa agli animali presenti nei circhi. Il divieto, per il momento, riguarda solo gli animali selvatici, ma la legge prevede l’istituzione di un Osservatorio scientifico composto da etologi, zoologi, veterinari, associazioni per la protezione degli animali e rappresentanti dei circhi che utilizzano animali domestici.
Lo scopo è monitorare in questi due anni gli animali per determinare quali altre specie, oltre a quelle selvatiche, dovranno essere incluse nel divieto; la Camera ha preso in considerazione il parere degli esperti, i quali sostengono che la sofferenza provocata dalla reclusione, dagli addestramenti e dai metodi coercitivi provoca gravi danni di salute fisica e psicologica agli animali di qualsiasi specie, anche domestici. Secondo le due associazioni, il lavoro dell’Osservatorio dimostrerà che anche quest’ultimi soffrono, se costretti a svolgere determinate attività, quali assumere comportamenti innaturali o subire trasferimenti continui a causa della natura itinerante dei circhi. Pertanto, se l’Osservatorio riterrà opportuno inserire nella lista anche gli animali domestici, si creerà un precedente storico, spiega Leonardo Anselmi, portavoce della campagna CLAC, diventando un punto di riferimento per tutti i paesi che al momento hanno vietato nei circhi solamente l’utilizzo degli animali selvatici.
La risposta italiana a tutti i paesi che negli ultimi due anni stanno discutendo o approvando leggi contro i circhi con gli animali è la XVII edizione del Festival Internazionale del Circo di Latina, evento patrocinato dal Comune e dalla Camera di Commercio di Latina, dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, dal Ministero per la Gioventù, dal Consiglio Regionale del Lazio, da diversi assessorati regionali, dalle Amministrazioni della Provincia, che si terrà dal 15 al 19 ottobre 2015 a Latina. Tra gli organizzatori la famiglia Montico, depositaria dell’antica tradizione del circo italiano. Circa dieci circhi provenienti da vari paesi approderanno a Latina, con l’obiettivo “di avvicinare il pubblico al mondo del circo e di sostenerne ogni implicazione culturale legata alla sua antica tradizione”.
Tradizione, brutta parola, se intrisa di violenza, oppressione, crudeltà e sfruttamento animale. Sottratti dal loro habitat naturale, addestrati con la violenza – nessun animale si presterebbe a compiere attività non consone alla propria natura, ad essere ridicolizzato con abiti, accessori, paillettes degni delle famose show girl anni ’60, a saltare in cerchi di fuoco, quando qualsiasi animale, uomo compreso, scapperebbe per istinto da questo elemento -, trasportati da una nazione all’altra senza tenere conto delle condizioni metereologiche, legati, tenuti in gabbie minuscole, picchiati, privati di ogni dignità. Questa è la realtà patinata dei circhi con animali.
Per contrastare il Festival Internazionale del Circo di Latina, è stato organizzato da Latina Antifascista un corteo nazionale che si terrà il 17 ottobre, con partenza alle ore 16:00 da Piazza del Popolo, a cui hanno già aderito: Compagnia del libero orto, Collettivo Swamp, Antispecisti Libertari, Finochielle a 90 (Collettivo Queer), Coordinamento Antispecista, Antispecisti Pratesi, No Mattatoio. “Sono chiamate a raccolta tutte le realtà antispeciste, antifasciste, libertarie e ogni individualità affine, per ribadire a gran voce la necessità di un festival del circo che veda al centro l’arte e le abilità dell’uomo piuttosto che lo sfruttamento e la sofferenza dell’animale”.
L’alternativa al Festival Internazionale del Circo di Latina è la XXII edizione di Castellarte, il principale festival di artisti di strada del centro sud, che da domani 24 luglio sino a domenica 26 luglio, nel suggestivo e piccolo borgo di Capocastello, paesino nascosto nella provincia di Avellino, caratterizzato da vicoletti in pietra, ospiterà artisti di strada, giocolieri, acrobati, burattinai, performance circensi, spettacoli teatrali, marching band e il progetto Juke Box Man, con disco a richiesta dietro versamento di 20 centesimi, il cui incasso sarà donato al canile di Atripalda. L’ingresso al festival è libero, gli spettacoli sono gratuiti, ma se riempirete i “cappelli” degli artisti con un paio di monetine, non si offenderanno sicuramente. Ogni anno, gli organizzatori dell’evento, scelgono un tema legato al sociale; quest’anno, inevitabilmente, l’argomento è la dis-integrazione dei migranti.
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Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - "Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento". Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che "ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l'esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d'attacco contro di esse".
"Proprio ieri - prosegue il post - dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l'inverno: di notte c'erano meno 6 gradi Celsius".
"Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace".
Roma, 19 feb. (Adnkronos) - Si svolge oggi, alle 15, il Question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento. Il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a una interrogazione sulle iniziative volte a salvaguardare la produzione nazionale di ortofrutta, attraverso un corretto equilibrio tra esigenze produttive e sicurezza alimentare.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, risponde a interrogazioni sulle iniziative normative per limitare il ricorso alla custodia cautelare, anche nell'ottica della riduzione del sovraffollamento all'interno delle carceri; sulle iniziative in relazione alla situazione all'interno delle carceri, con particolare riferimento al sovraffollamento e al fenomeno dei suicidi; sulle tecnologie in uso alla polizia penitenziaria; sulle risorse finanziarie destinate al funzionamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, del Gruppo operativo mobile e del Nucleo investigativo centrale e chiarimenti in ordine ad attività di intercettazione svolte da strutture finanziate dal ministero della Giustizia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, risponde a interrogazioni sulle iniziative volte ad arginare i fenomeni di sfruttamento lavorativo nell'ambito delle filiere del made in Italy; sullo sviluppo dell'industria aerospaziale italiana; sulle iniziative volte a salvaguardare la continuità produttiva degli stabilimenti liguri della Piaggio aerospace e i relativi livelli occupazionali, con riferimento alla procedura di cessione all'azienda turca Baykar; sulle iniziative a sostegno della produzione industriale nazionale a tutela dei livelli occupazionali, nonché per stimolare la crescita economica e rafforzare la competitività; sull'adozione del Libro bianco sulla nuova strategia italiana di politica industriale.
Palermo, 19 feb. (Adnkronos) - I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (Gruppo Operativo Regionale Antifrode - Gora), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Termini Imerese (su richiesta della Procura termitana), con cui è stato disposto il sequestro preventivo di 10 complessi aziendali, nonché di beni e di disponibilità finanziarie per oltre 15 milioni di euro nei confronti di 13 soggetti (anche per equivalente). Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Palermo in co-delega con il citato Ufficio dell’A.D.M., hanno consentito di ricostruire l’operatività di un’associazione per delinquere attiva nelle province di Palermo, Agrigento e Catania e dedita alla commissione di illeciti tributari, con particolare riferimento alla commercializzazione di prodotti energetici sottoposti ad aliquota agevolata (c.d. “gasolio agricolo”).
Secondo la ricostruzione compiuta, la frode avrebbe permesso di sottrarre al pagamento delle imposte oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero e sarebbe stata perpetrata attraverso l’utilizzo strumentale di operatori economici del settore e la predisposizione di documentazione mendace. Più nel dettaglio, diversi depositi commerciali riconducibili ai vertici del sodalizio criminale avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti e predisposto DAS fittizi al fine di documentare cartolarmente la vendita di carburante a “società di comodo” o aziende del tutto ignare di quanto avveniva, mentre lo stesso, in realtà, veniva ceduto “in nero” a soggetti terzi non aventi titolo a riceverlo. Il che consentiva a questi ultimi di praticare prezzi fortemente concorrenziali a discapito degli altri operatori del settore.
Il descritto sistema di frode - come accertato all’esito di indagini tecniche, servizi di riscontro su strada e mirate attività ispettive - avrebbe garantito un significativo abbattimento dell’I.V.A. e delle Accise dovute, oltre che delle imposte dirette, generando un’evasione d’imposta, e un conseguente danno alle casse dello Stato, pari a 15.231.376,80 euro. Agli indagati sono contestati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, irregolarità nella loro circolazione e illeciti di natura tributaria.
Abu Dhabi, 19 feb. (Adnkronos) - Il segretario di Stato americano Marco Rubio è arrivato negli Emirati Arabi Uniti, ultima tappa del suo primo tour in Medio Oriente, dopo i colloqui di ieri con i funzionari russi a Riad. Rubio incontrerà ad Abu Dhabi il presidente degli Emirati Mohammed bin Zayed Al Nahyan e il ministro degli Esteri Abdullah bin Zayed Al Nahyan.
La visita di Rubio negli Emirati Arabi Uniti precede il vertice di venerdì in Arabia Saudita dei sei Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo, nonché di Egitto e Giordania, per rispondere al piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la Gaza del dopoguerra.
L'amministrazione Trump, che respinge qualsiasi ruolo futuro di Hamas nel devastato territorio palestinese, ha invitato i paesi arabi, fermamente contrari a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza, a proporre alternative al piano del presidente degli Stati Uniti.
Kiev, 19 feb. (Adnkronos) - Il massiccio attacco notturno con droni russi contro la città e l'oblast meridionale di Odessa ha ferito almeno quattro persone, tra cui un bambino. Lo ha riferito il governatore Oleh Kiper, secondo cui nell'attacco sono rimasti danneggiati una clinica pediatrica, un asilo, grattacieli e alcune automobili.
Tel Aviv, 19 feb. (Adnkronos) - I caccia israeliani hanno colpito depositi di armi appartenenti all'ex regime siriano di Bashar Assad a Sasa, nella Siria meridionale. Lo ha reso noto l'esercito israeliano in una nota.
Brasilia, 19 feb. (Adnkronos/Afp) - L'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro è stato incriminato per un presunto piano di "colpo di stato" volto a impedire il ritorno al potere del suo successore Lula dopo le elezioni del 2022. La procura ha dettagliato in un comunicato l'incriminazione dell'ex leader dell'estrema destra (2019-2022) e di altri 33 indagati "accusati di incitamento e compimento di atti contrari ai tre poteri e allo Stato di diritto democratico".
L'atto d'accusa è stato consegnato alla Corte Suprema, che ora dovrà decidere se processarlo. L'ex capo dello Stato è stato incriminato per presunti piani di "colpo di stato", "tentato tentativo di abolizione violenta dello stato di diritto democratico" e "organizzazione criminale armata". Se si aprisse un processo, Jair Bolsonaro rischierebbe una condanna da 12 a 40 anni di carcere.
Secondo l'accusa, questa presunta cospirazione "era guidata dal presidente Bolsonaro e dal suo candidato alla vicepresidenza Walter Braga Netto che, alleati con altri individui, civili e militari, hanno tentato di impedire, in modo coordinato, l'applicazione del risultato delle elezioni presidenziali del 2022".