“E’ impensabile che il principale hub italiano sia in balia di incidenti o, peggio, di malintenzionati. E se davvero l’incendio fosse stato di natura dolosa”, come sostiene il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, “ci troviamo di fronte ad un atto gravissimo”. Ancora: “E’ la seconda volta in pochi mesi che Fiumicino viene messo in ginocchio, questa situazione non è tollerabile”. Secondo quanto riportano fonti di Palazzo Chigi sono queste le parole che Matteo Renzi ha rivolto al ministro degli Interni Angelino Alfano, a seguito del rogo che ha paralizzato per oltre due ore il traffico dell’aeroporto romano che, riferisce Enac, solo dopo le 19 stava “lentamente tornando alla piena operatività”.
Una telefonata del presidente del Consiglio al capo del Viminale dai toni duri, visto che le conseguenze di quanto accaduto, ha continuato il premier, impattano direttamente su una delle principale infrastrutture del Paese, sul turismo e sull’economia. Lo stesso Renzi ha poi ricordato ad Alfano non è la prima volta che, nel giro di pochi mesi, lo scalo della Capitale va in tilt: il 7 maggio al terminal 3 un incendio provocato da un cortocircuito ha bloccato arrivi a partenze per tutta la mattina. E otto giorni dopo il guasto di un radar aveva causato rallentamenti.
Intanto la procura di Civitavecchia ha avviato un’inchiesta: gli inquirenti sono in attesa delle prime informative dei vigili del fuoco per configurare l’eventuale reato per cui procedere. Il procuratore Gianfranco Amendola ed il sostituto Valentina Zavatto, quest’ultima già titolare del fascicolo relativo all’incendio divampato lo scorso maggio, hanno dato incarico al Corpo Forestale di presidiare l’area interessata dal rogo in attesa di procedere domani ai primi rilievi. “Bene apertura inchiesta da parte della magistratura – ha commentato Alfano – Sette maggio non fu doloso. Su questo accertamenti rapidi. Si faccia chiarezza”.
L’incendio – Tutto è iniziato intorno alle 13, quando alcune sterpaglie nella pineta di Coccia di Morto, nei pressi dell’aeroporto, sono andate in fiamme, bloccando i decolli. Stop su tutte le piste, ad eccezione della 3, solitamente dedicata agli atterraggi, che è sempre stata operativa. Le fiamme, spinte dal forte vento, si sono inoltre propagate nell’area invadendo anche un parco macchine e bruciando alcune auto. Un’interruzione del traffico aereo che è durata per circa due ore: l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha comunicato la ripresa delle operazioni intorno alle 15.45 e intorno alle 16.30 Alitalia su Twitter ha annunciato la partenza del primo volo, diretto ad Ancona.
L’incendio, secondo il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, è stato un “raptus ingiustificabile, un atto distruttivo di violenza vandalica”, certamente di natura dolosa. “Non può essere altrimenti – ha detto – visto che il fuoco è partito contemporaneamente da tre punti lontani tra loro. Poi – sottolinea – il vento forte ha reso più complicata la situazione e le fiamme si sono estese almeno a una ventina di ettari”. E anche la guardia forestale concorda sulla natura dell’incidente: “Il fatto che l’incendio si presentava con tre differenti focolai – scrive in una nota – farebbe pensare all’origine dolosa”.
La superficie interessata dall’incendio, circa 40 ettari, ricade in un’area protetta di 16mila e il personale del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (Niab) del Corpo forestale dello Stato era sul posto per appurare le cause dell’innesco. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco con otto squadre, uomini della Protezione civile di Fiumicino, polizia locale e carabinieri e due elicotteri della Regione Lazio uno della Forestale e anche due Canadair della Protezione Civile. La direzione delle operazioni di spegnimento è stata effettuata congiuntamente dal Corpo forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco.
Guardia forestale: “Distrutti 9 ettari di vegetazione” – Sette ettari di prati e sterpaglie e due di pineta. E’ questa la stima dell’area andata in fiamme secondo la Guardia Forestale, che in una nota diffusa dopo le 19 spiega che le operazioni di spegnimento sono “ancora in corso”. “Si stanno domando gli ultimi focolai attivi – si legge nel comunicato – in quanto, trattandosi di conifere, il fuoco è particolarmente tenace e difficile da spegnere completamente”. Il contenimento delle fiamme “in tempi relativamente brevi” è stato possibile “grazie all’intervento massiccio dei mezzi aerei”, prosegue la nota.
Secondo la Forestale, “è probabile che l’incendio sia partito dalle sterpaglie per poi addentrarsi nella pineta“. Nella zona è ancora presente del fumo, fanno sapere nella nota, tanto che “un elicottero del Corpo forestale e un altro della Regione stanno ancora operando, prima di procedere alla bonifica, che proseguirà a terra”. Continuano intanto le indagini del nucleo investigativo antincendio boschivo (Niab) della Forestale volte ad accertare le cause del rogo e all’individuazione dei responsabili. Attivata anche un’altra pattuglia del Corpo forestale per effettuare la perimetrazione dell’area.
Cronaca
Fiumicino, ripresi i voli dopo l’incendio vicino alle piste. Sindaco: “E’ doloso”. Renzi chiama Alfano: “Inaccettabile”
Il presidente del Consiglio chiama il titolare del Viminale: "Impensabile la paralisi del principale hub italiano". Il sindaco Montino: "Incidente certamente di natura dolosa". Lo scalo paralizzato per ore dalle 13. La procura di Civitavecchia apre un'inchiesta
“E’ impensabile che il principale hub italiano sia in balia di incidenti o, peggio, di malintenzionati. E se davvero l’incendio fosse stato di natura dolosa”, come sostiene il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, “ci troviamo di fronte ad un atto gravissimo”. Ancora: “E’ la seconda volta in pochi mesi che Fiumicino viene messo in ginocchio, questa situazione non è tollerabile”. Secondo quanto riportano fonti di Palazzo Chigi sono queste le parole che Matteo Renzi ha rivolto al ministro degli Interni Angelino Alfano, a seguito del rogo che ha paralizzato per oltre due ore il traffico dell’aeroporto romano che, riferisce Enac, solo dopo le 19 stava “lentamente tornando alla piena operatività”.
Una telefonata del presidente del Consiglio al capo del Viminale dai toni duri, visto che le conseguenze di quanto accaduto, ha continuato il premier, impattano direttamente su una delle principale infrastrutture del Paese, sul turismo e sull’economia. Lo stesso Renzi ha poi ricordato ad Alfano non è la prima volta che, nel giro di pochi mesi, lo scalo della Capitale va in tilt: il 7 maggio al terminal 3 un incendio provocato da un cortocircuito ha bloccato arrivi a partenze per tutta la mattina. E otto giorni dopo il guasto di un radar aveva causato rallentamenti.
Intanto la procura di Civitavecchia ha avviato un’inchiesta: gli inquirenti sono in attesa delle prime informative dei vigili del fuoco per configurare l’eventuale reato per cui procedere. Il procuratore Gianfranco Amendola ed il sostituto Valentina Zavatto, quest’ultima già titolare del fascicolo relativo all’incendio divampato lo scorso maggio, hanno dato incarico al Corpo Forestale di presidiare l’area interessata dal rogo in attesa di procedere domani ai primi rilievi. “Bene apertura inchiesta da parte della magistratura – ha commentato Alfano – Sette maggio non fu doloso. Su questo accertamenti rapidi. Si faccia chiarezza”.
L’incendio – Tutto è iniziato intorno alle 13, quando alcune sterpaglie nella pineta di Coccia di Morto, nei pressi dell’aeroporto, sono andate in fiamme, bloccando i decolli. Stop su tutte le piste, ad eccezione della 3, solitamente dedicata agli atterraggi, che è sempre stata operativa. Le fiamme, spinte dal forte vento, si sono inoltre propagate nell’area invadendo anche un parco macchine e bruciando alcune auto. Un’interruzione del traffico aereo che è durata per circa due ore: l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, ha comunicato la ripresa delle operazioni intorno alle 15.45 e intorno alle 16.30 Alitalia su Twitter ha annunciato la partenza del primo volo, diretto ad Ancona.
L’incendio, secondo il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, è stato un “raptus ingiustificabile, un atto distruttivo di violenza vandalica”, certamente di natura dolosa. “Non può essere altrimenti – ha detto – visto che il fuoco è partito contemporaneamente da tre punti lontani tra loro. Poi – sottolinea – il vento forte ha reso più complicata la situazione e le fiamme si sono estese almeno a una ventina di ettari”. E anche la guardia forestale concorda sulla natura dell’incidente: “Il fatto che l’incendio si presentava con tre differenti focolai – scrive in una nota – farebbe pensare all’origine dolosa”.
La superficie interessata dall’incendio, circa 40 ettari, ricade in un’area protetta di 16mila e il personale del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (Niab) del Corpo forestale dello Stato era sul posto per appurare le cause dell’innesco. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco con otto squadre, uomini della Protezione civile di Fiumicino, polizia locale e carabinieri e due elicotteri della Regione Lazio uno della Forestale e anche due Canadair della Protezione Civile. La direzione delle operazioni di spegnimento è stata effettuata congiuntamente dal Corpo forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco.
Guardia forestale: “Distrutti 9 ettari di vegetazione” – Sette ettari di prati e sterpaglie e due di pineta. E’ questa la stima dell’area andata in fiamme secondo la Guardia Forestale, che in una nota diffusa dopo le 19 spiega che le operazioni di spegnimento sono “ancora in corso”. “Si stanno domando gli ultimi focolai attivi – si legge nel comunicato – in quanto, trattandosi di conifere, il fuoco è particolarmente tenace e difficile da spegnere completamente”. Il contenimento delle fiamme “in tempi relativamente brevi” è stato possibile “grazie all’intervento massiccio dei mezzi aerei”, prosegue la nota.
Secondo la Forestale, “è probabile che l’incendio sia partito dalle sterpaglie per poi addentrarsi nella pineta“. Nella zona è ancora presente del fumo, fanno sapere nella nota, tanto che “un elicottero del Corpo forestale e un altro della Regione stanno ancora operando, prima di procedere alla bonifica, che proseguirà a terra”. Continuano intanto le indagini del nucleo investigativo antincendio boschivo (Niab) della Forestale volte ad accertare le cause del rogo e all’individuazione dei responsabili. Attivata anche un’altra pattuglia del Corpo forestale per effettuare la perimetrazione dell’area.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".