“Respingere gli immigrati è un atto di guerra”. Papa Francesco ha rinnovato il suo forte appello a favore dell’accoglienza degli immigranti condannando duramente coloro che, invece, li respingono. Bergoglio, ricevendo nell’Aula Paolo VI in Vaticano 1500 ragazzi del Movimento eucaristico giovanile, ha fatto l’esempio dei migranti Rohingya popolazione musulmana in fuga dal Myanmar nell’Oceano Indiano respinta da diversi Paesi dell’area circostante, Birmania, Malesia, Thailandia e Indonesia. “Pensiamo – ha spiegato il Papa – a quei nostri fratelli Rohingya che sono stati cacciati via da un Paese, da un altro, da un altro. Vanno sul mare, quando arrivano a un porto, a una spiaggia, gli danno un po’ d’acqua, un po’ da mangiare e li cacciano via. Questo è un conflitto non risolto, questa è guerra, questo si chiama violenza, si chiama uccidere”.
Francesco, che ha scelto Lampedusa come meta del suo primo viaggio proprio per mettere al centro del suo pontificato l’accoglienza agli immigrati, recentemente ha chiesto “perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita”. Appello che gli aveva attirato le pesanti critiche del leader della Lega Matteo Salvini.
Ai giovani, ai quali ha chiesto di “non andare in pensione a 20 anni”, Bergoglio ha spiegato che “soltanto in paradiso non ci saranno i conflitti”. “Cosa sarebbe – ha domandato il Papa – una famiglia, una società senza conflitti? Sarebbe un cimitero, perché soltanto nelle cose morte non ci sono conflitti e tensioni”. Per Francesco, infatti, “le tensioni si risolvono con il dialogo, senza perdere la propria identità nel rispetto”. Non bisogna, dunque, avere paura di esse perché “se affrontate bene portano più in alto, verso l’armonia”. La “sfida” proposta dal Papa ai giovani è “riconoscere la pace che viene da Gesù e distinguerla da quella superficiale, finta, che viene dal diavolo. Il diavolo – ha aggiunto Bergoglio – ti distrugge, ti fa credere che questa è la strada e poi ti abbandona, il diavolo è un mal pagatore, mai paga bene, sempre ti truffa, ti fa vedere le cose truccate, tu credi che quello è buono, vai lì, e alla fine non trovi la pace. Gesù è il buon pagatore, paga bene, paga molto bene”.
Nell’udienza non sono mancati anche momenti divertenti con Francesco che ha chiesto a una ragazza brasiliana chi fosse il giocatore migliore tra Pelé e Maradona ricevendo una risposta scontata. Bergoglio ha anche voluto raccontare ai giovani un episodio simpatico avvenuto recentemente in piazza San Pietro. “Durante un’udienza generale, – ha detto il Papa – mentre facevo il giro sulla papamobile, ho visto tra la folla dei fedeli una donna molto anziana, ma con gli occhi molto vispi e pieni di luce. Ho chiesto di fermare la macchina e sono sceso a salutarla chiedendole quanti anni aveva. Mi ha risposto di averne compiuti 92. Le ho chiesto la ricetta per arrivare così bene alla vecchiaia e lei mi ha risposto: ‘Mangio i ravioli e li faccio io in casa!”.
Twitter @Francesco Grana