E’ boom divorzi in Italia, grazie alla formula “breve” che dimezza i tempi (approvata a maggio) e per un quinto si tratta di over 65. Dal 26 maggio, quando il Parlamento ha approvato definitivamente la legge, secondo la stima dell’Associazione matrimonialisti italiani – riportata da Italia Oggi – sono state 50mila le pratiche firmate. E il numero potrebbe crescere ancora, visto che ad oggi ci sono almeno 250mila coppie di separati che potrebbero decidere di accedere alla formula che accorcia i tempi.
Secondo gli esperti, l’effetto “dirompente” è causato dal fatto che si tratta di norme retroattive, quindi valide per tutte le coppie che hanno inoltrato una formale domanda di separazione a partire dal 2011 fino a sei mesi fa. L’impennata riguarda soprattutto le coppie dai 65 anni in su: una coppia su 5 ha scelto il divorzio breve negli ultimi due mesi. “Il divorzio breve prevede sei mesi per una separazione consensuale e un anno per una giudiziale – ha detto il presidente dell’Ami Gian Ettore Gassani al Corriere della Sera – Prima i tempi erano di minimo tre anni per la prima sentenza. Per le giudiziali non prevediamo in realtà una reale velocizzazione, perché quando c’è una causa in corso i tempi finiscono per essere quelli biblici dei tribunali italiani”. Il presidente dei matrimonialisti ha spiegato che “le giudiziali sono lunghe, costose ed estenuanti, meglio il divorzio veloce”. Per le famiglie separate che scelgono il divorzio veloce “si riduce la conflittualità. Meno attesa – ha aggiunto – significa meno risentimenti. In sei mesi è tutto finito. Con grande beneficio per i figli”. Il numero in crescita dei sessantacinquenni divorziati sorprende Gassani che spiega il dato come la conseguenza di “questa epoca di grandi egoismi e individualismi. Le coppie con i figli grandi, che non hanno più un progetto di vita comune, scelgono ora più facilmente il divorzio”.