Dopo aver fatto tanto parlare di sé per le sue opinioni conservatrici e aver messo al bando i libri gender dalle scuole veneziane, il sindaco Luigi Brugnaro ingrana la retromarcia. In due giorni passa dal “mai un gay pride a Venezia” ad offrire la disponibilità al “primo gay pride sull’acqua”. Il sindaco spiega di non amare le manifestazioni sopra le righe mentre “il diritto di manifestare è per tutti e lo rispetto”. Per assurdo, ha spiegato appunto il primo cittadino veneziano, sarebbe anche “disponibile al primo gay pride sull’acqua lungo il Canal Grande aperto anche agli eterosessuali e magari con Elton John che vi partecipa e suona per noi”. “Sembra – ha detto – che tutto debba essere strumentalizzato ma questo non è il mio scopo”.
Sempre in queste ore Brugnaro ha dato il patrocinio del Comune a un’iniziativa, che si svolge collateralmente alla Mostra del cinema della Biennale, per promuovere la cultura del rispetto del diverso orientamento sessuale, pari opportunità e contro l’omofobia. L’iniziativa è legata al “Queer Lion Award”, il riconoscimento che annualmente viene conferito al “Miglior Film con Tematiche Omosessuali e Queer Culture” tra quelli presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
“Al di là delle polemiche che in questi giorni hanno riempito le pagine dei giornali – ha sottolineato il sindaco Brugnaro – ribadisco che la mia posizione è sempre stata e sarà sempre totalmente rispettosa dei diritti di gay e lesbiche. L’assegnazione di questo patrocinio ne è un’ulteriore dimostrazione”.