Il mercato italiano dell’auto è cresciuto anche ad agosto: le immatricolazioni – secondo i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – sono state 59.203, il 10,65% in più rispetto stesso mese del 2014. Negli otto mesi del 2015 sono state vendute 1.065.556 auto, il 15,03% in più rispetto alle 926.362 immatricolazioni dello stesso periodo del 2014. Ad agosto sono stati registrati 233.338 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -0,78% rispetto ad agosto 2014, durante il quale ne erano stati registrati 235.179.
Ad agosto il volume globale delle vendite (292.541 autovetture) ha interessato per il 20,24% auto nuove e per il 79,76% auto usate. In gennaio-agosto sono stati registrati 2.924.144 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +7,91% rispetto a gennaio-agosto 2014, durante il quale ne erano stati registrati 2.709.895.
Sul fronte dei marchi Fiat Chrysler Automobiles ha immatricolato in agosto 16.695 auto, il 12,67% in più dello stesso mese 2014. Negli otto mesi 2015 il gruppo ha consegnato 302.345 vetture, il 17,14% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso.
In previsione dell’intero anno il Centro Studi Promotor stima un totale di 1.560.000 immatricolazioni nel 2015, il 14,7% in più rispetto al 2014, ma il 37,4% in meno rispetto ai livelli ante-crisi. Il Csp ricorda che “la ripresa in atto sul mercato italiano dell’auto è stata trainata nella prima parte dell’anno soprattutto dagli acquisti delle aziende” e che questa “ha rallentato con il passare dei mesi, mentre si rafforzavano gli acquisiti dei privati stimolati dalle promozioni delle case automobilistiche, dalle attese di ripresa dell’economia e soprattutto dalla necessità per molte famiglie di sostituire vetture ormai da tempo mature per la rottamazione”.
Gli operatori del settore dell’auto interpellati nel quadro dell’inchiesta congiunturale condotta a fine agosto dal Centro Studi Promotor manifestano un cauto ottimismo sulle prospettive del mercato. Il 25% degli intervistati si attende infatti domanda in crescita, il 65% domanda stabile e soltanto il 10% ipotizza vendite in calo. Anche il clima di fiducia degli operatori si mantiene su livelli abbastanza elevati.
Non tutti però esultano: “L’analisi del dato di agosto è a molto semplice: in un mese che esprime numeri storicamente contenuti, il mercato auto rallenta la sua crescita. E questo nonostante avessimo a disposizione un giorno lavorativo in più rispetto al 2014”, sostiene la Federauto: “I dati di oggi segnalano una correzione al rialzo del Pil ma, per superare di slancio l’1% di crescita e mirare al 2%, dati che si rifletterebbero più che positivamente sul mercato automobilistico, è necessario un cospicuo impulso fiscale in grado di rianimare il mercato interno”.